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Capitolo 9

Un rumore forte mi sveglio, apri gli occhi ed erano le 3.00 del mattino. Una mano era sulla mia schiena e l'altra mi teneva la testa. La mia testa era sul petto di David. Ci metto poco a capire che ero su David e la porta di casa si era chiusa, ciò significa che la mamma e mio zio erano arrivati a quest'ora. Tra le sue braccia mi misi a pensare il motivo per cui erano rientrati alle 3 del mattino. 

Mi spostai da sopra di David ma tutti i miei sforzi per alzarsi sono stati inutili. Ogni volta che cercavo di alzarmi la mano di David si faceva sempre più pesante, a un certo punto ci rinuncio e sento la porta di camera mia aprirsi e compare uno spiraglio di luce, faccio finta di dormire. 

In questo preciso momento ho capito che anche se mi piace non potremmo mai stare insieme, a mia madre verrebbe un colpo e mio zio si incavolerebbe a dir poco. Forse sto sbagliando tutto ma se non altro anche oggi in macchina eravamo cosi a dormire... <Gabry i ragazzi sono qua, in camera di Angela  a dormire che facciamo gli svegliamo?> sentendo mio zio dire queste parole non volevo più alzarmi. <No Jhon, glielo diremo domani, vedi se riesci a prendere Angela e metterla a letto di David> sento subito  le braccia di David stringermi ancora più forte.

 Sento i passi di mio zio sempre di più vicini due mani forti molto più forti di David cercavano di togliere le mani di David. <Ragazzi solo noi sapete cosa state facendo. Se non vi conoscessi direi che avete una relazione>. A quelle parole senti che lui non potrà mai essere mio come io non potrò mai essere sua. 

David rallento la presa subito dopo ciò che ha detto zio Jhon. Mio zio mi prese e mi porto nella camera di David e se ne andò. Apri gli occhi e l'occhio mi cade sul orologio sono le 4.15 e passata un ora. Non riesco più a dormire vicino alla sveglia c'era una foto, pensavo che fosse la foto con lui e Federica, cosi prendo la foto e la volevo mettere con la faccia all'ingiù. invece guardo bene la foto e mi accorgo che siamo io e lui da piccoli.. dove io sono davanti a lui e lui abbraccia. In questa foto avevamo 9/10 anni non me la ricordavo neanche. Eravamo cosi uniti che nessuno ci poteva dividere e ora invece siamo cosi deboli. 

Poso la foto e vado diritto nel suo armadio mi prendo una sua maglietta bianca. Tolgo la mia e metto la sua, forse per lui sono molto importante per lui sono cosi importante come lui è importante per me!? Forse se no non avrebbe messo la nostra foto, ma avrebbe messo la foto con Federica. 

Mi metto nel suo letto e per quanto mi pare difficile cerco di dormire. 

Una mano mi tocca i capelli e una sfilza di baci mi vengono lasciati sulla guancia. Apro gli occhi e mi vedo David con tutto il suo splendore. 

<Buon Giorno piccola>

 <giorno>

Lui si avvicina a me e mi lascia un piccolo bacio sulle labbra. Ricambiai il bacio anche se sapevo che dovevamo affrontare un discorso.                                                                                                                                             Un telefono squillo e ci interrompe, David si gira per trovare il telefono e risponde, ma chi mai potrà mai essere... 

<Federica> dice rispondendo al telefono..

Ecco chi deve rompere le scatole ogni volta FEDERICA! Mentre lui e al telefono io cerco di alzarmi tanto e inutile che rimango il con lui mentre e al telefono con la sua ragazza. Cerco di alzarmi anche se sara impossibile perché e completamente addosso a me e poi il suo braccio mi stringe in vita. cercai di tirarmi su ma il braccio di David mi ributta giù. 

<bene bene te?> dice guardandomi nei occhi e se non ci fosse il telefono so già che a quest'ora le sue labbra saranno sulle mie, e invece nulla e al telefono con quella e mi guarda..

DAVID POV'S 

C'è Angy che si vuole alzare e non capisco il perchè, se solo non stessi parlando con Federica a quest'ora sarei benissimo. 

<Volevo parlare di quello che mi hai chiesto..> Federica grida dal altra parte del telefono e sinceramente non ho la voglia di sentirla. <emm, bene ma ora non posso parlare> spero che chiuda subito la chiamata. < Ma, come ti dico che ne voglio parlare e te mi dici che ora non puoi?!> detto come la detto sembro un ebete ma non mi interessa. Angela sta cercando di non guardarmi e cerca di tirarsi su. <ci sei?> mi richiama Federica.. <si tesoro ci sono> detto ciò Angela mi tira un pugno in pancia e se ne va. VAFFANCULO FEDERICA!

Ora pero so che lei è gelosa e questo mi piace.. 

<si, potremmo vederci domani cosi ne parliamo di persona, pero e stato tutto un grosso equivoco, cioè io..> non la faccio neanche finire. <okay, ne riparleremmo di persona. ora basta pero e lasciami stare! CIAO FEDERICA> chiudo la chiamata non ne posso più. 

Mi alzo per andare da Angela.. 

ANGELA POV'S

vedo la porta della mia camera aprirsi e vedo entrare David non ne posso più era la con me e a scelto di stare con Federica a parlare di cavolate. 

<ei, tesoro> 

<Tesoro ci chiami Federica> 

<ma che sei gelosa?> 

<io?! gelosa di lei? te lo più scordare> dissi fredda 

<non di lei.. non intendevo di lei> disse avvicinandosi a me sempre di più 

<ei,ei, fermo!! mi hai svegliato, lei ti ha chiamato, tu le hai risposto e ora vieni di qua come se nulla fosse!?> 

<io ti ho svegliato per stare con te, se poi lei chiama sembra nei momenti meno opportuni non e colpa mia.. dai.. > 

lo guardo, non dico nulla ha ragione lui.. pero.. 

<ammetti che sei un po gelosa!> dice.. la sua bocca sfiora la mia 

<io..io.. io> smette di sfiorare la mia bocca con la sua 

<si? tu> dice ridendo <sto aspettando.. > 

<non sono gelosa, mi da solo fastidio che lei ci interrompe ogni volta che io e te siamo insieme.. > 

<quindi sei gelosa.. guarda che non c'è nulla di male> 

<e allora io non sono gelosa> 

<va bene, vedrai che da questa gita diventerai gelosa> 

<ma io..> non feci neanche il tempo di ribattere che la sua lingua e la mia si rincorrono.. 

Ci stacciamo solo per riprendere fiato, non staccò manco un attimo i suoi occhi su di me 

<allora dove eravamo arrivati prima?> mi dice spingendomi sul letto 

<ah si mi stavi dando il bacio del buon giorno> 

<allora, riprendiamo da la> disse avvicinandosi a me