Night

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Entrammo e seduto sul divano c'era un uomo sulla cinquantina, dai capelli corti castano chiaro, corti ma abbastanza lunghi da attorcigliarsi in dei piccolissimi boccoli.
Il mio eroe era seduto sul nostro nuovo divano.

''Papà! " esclamo io correndo tra le sue braccia che aveva già allargato.
" piccola " aveva una voce calda, morbida. Adoravo quando mi chiamava così. Sin da bambina mi aveva affidato questo nomignolo.
Calum non sembrava contento di vederlo.
"Cal.." Disse guardandolo, cercando invano di essere salutato.
Mio fratello alzò lievemente la testa, era il suo saluto.

Avevamo passato il pomeriggio in palestra a fare box, solo io e papà però, Calum ha detto che aveva da fare.
Era palesemente una scusa.

Mi era mancato allenarmi con lui.
Verso le 7:30 siamo tornati a casa.i ha promesso che per le vacanze andremo a stare qualche giorno con lui a Brighton. Non vedo l'ora.

Appena entrata in casa, noto che mia madre è in cucina a preparare la cena.
La saluto e saluto anche Rocky che gironzolava per casa indisturbato.
Corro verso la mia camera, dovevo assolutamente farmi una doccia, puzzavo in una maniera incredibile.
"Ehi puzzola" era Calum che usciva dalla camera, seguito da Luke Ashton e Micheal.
"vaffanculo" dico io in risposta, sorridendo.
Aprii la porta mentre lore si erano avviati verso le scale, stavo per varcare la soglia quando una mano mi strinse la pelle sopra il fianco.
Mi girai ma erano già scesi tutti i gruppo.
Forse era Calum.
Entrai, aprii l'acqua e mi feci una doccia.







"Des, dai è ora!" Erano cinque minuti che stava urlando dal piano di sotto.
"Arrivoo " finisco di sistemarmi i capelli e poi scendo.
Avevo messo dei pantaloncini corti a vita alta di pelle nera e un top dello stesso colore. Il trucco era leggerissimo.

In fondo alle scale c'era Calum che appena mi vide disse "Dai muoviti ci stanno aspettando"
Sì avviò verso la porta, lo seguii.
"Sei troppo scoperta, comunque.." Disse sottovoce.
Sorrisi.
In fondo al viale di pietra c'era una auto nera, al volante c'era Luke.
Per tutto il tragitto, non che sia stato particolarmente lungo, nessuno aveva aperto bocca.
Arrivammo. La musica si sentiva davvero forte già dal cortile.
C'erano persone che bevevano, altre che pomiciavano uno buttato addosso all'altra.
Non sapevo dove stavamo andando, seguivo Calum e Luke.
La casa era davvero enorme, aveva un salotto enorme i divani su cui erano ammassate tutte la persone , erano enormi. Tutto era enorme.

Mio fratello si fermò davanti ad un gruppo di ragazzi radunati qualche paia di poltroncine.
Tra questi c'erano Ashton Micheal e Justin che aveva una rossa sulle gambe.
Quando vide mio fratello i suoi occhi si fecero strani. Con una mossa fece scendere la ragazza e di sistemò di nuovo sulla poltrona.
Justin e Micheal si scambiarono un occhiata.
"Vado a prendere qualcosa da bere" Disse mio fratello. Sparì prima ancora di aver finito la frase.
Sbaglio o c'era qualcosa che non andava tra quei due.
"Vieni " Disse Micheal picchiettando la mano sulla coscia.
Mi avvicinai a lui ma prima di mettermi a sedere dissi "Dai , fatti più in là che ci entriamo entrambi"
Sorrisi lui ricambiò.

Guardai Justin che era impegnato a fare la pulizia interdentale a quella.
Disgustoso.
"Allora giochiamo..?" Disse Micheal agitando la bottiglia vuota nella mano sinistra.
Non credevo che giocassero ancora a giochi del genere, non avevano più 12 anni.
Micheal senza ricevere nessuna risposta, fece girare la bottiglia sul tavolino davanti.
La bottiglia iniziò a girare per poi fermarsi davanti a Justin.
"Bieber..Allora..Verità qual'è il posto più strano dove l'hai fatto?"
Il gioco me lo ricordavo diverso, ma così sarà più interessante.
Bieber ghignò
"Oh.. vediamo" fece la faccia di uno che pensa e poi rispose " in spiaggia credo, si".
Con uno scatto prese la bottiglia e la fece girare.
Sentivo la mano di Ashton avvicinarsi alla mia coscia, che cosa dovevo fare? Lasciarlo stare e fare la figura della puttanella o scansarlo e fare la verginella?
Optai per la prima, anche se io non ero quel genere di ragazza.
La bottiglia si fermò davanti a me, Justin non perse tempo e decise per me.
"Ti obbligo a baciare Ashton" Disse con un sorriso stampato in faccia.
"No" dissi decisa.
Non lo conoscevo neanche, per uno stupido gioco non l'avrei fatto.
"Come no? È un obbligo.Devi"
"Ho detto di no"
"Oh è arrivata la suora,misà che hai sbagliato la chiesa è dall'altra parte " Disse la rossa suscitando non poche risate.
Ashton mi passò il pollice sulla coscia, per confortarmi.
Non avevo bisogno di conforto.
Allontanai la sua mano.
Justin dopo aver capito che non l'avrei fatto prese una bottiglia al suo fianco, conteneva un liquido marroncino.
" Va bene, bevi " agitava lievemente la bottiglia. La parte che conteneva era minima rispetto a ciò che poteva contenere. Erano un centimetro e mezzo , due.
L'afferrai.
" Tutta" ribadì, mettendosi comodo sulla poltrona circondando con una mano la rossa, della quale ancora non sapevo il nome.
Portai la bottiglia alle labbra e tirai la testa indietro.
Setti in quella posizione pochi secondi finché tutto il liquido sparì.
Posai la bottiglia e mi alzai " Vado in bagno" iniziai a camminare senza una meta ben precisa, sapevo solo che avevo bisogno di un bagno.
Dopo essermi fatta largo tra persone ubriache che ballavano.
L'aria era diventata irrespirabile, tra la puzza di alcool e di sudore.
Avevo bisogno di una boccata d'aria.
Salii le scale e aprii un paio di porte, erano due camere da letto in una delle quali trovai anche due ragazzi a fare le loro cose.
Io non l'avrei mai fatto in casa di un altro, ubriaco e con la porta aperta.
Mi vengono i brividi solo a pensarci.
Stavo per aprire l'ennesima porta quando qualcuno alle mie spalle parlò.
"È l'altra" mi girai era Ashton. Doveva esserci stato parecchie volte per potersi ricordare dov'era il bagno.
"Grazie, avrò aperto dieci porte. Non gli bastava una sola camera?"
Dissi non riferendomi a qualcuno in particolare, non conoscevo il padrone.
Sorrise " A mio padre piace fare le cose un grande"
Avevo appena fatto una figura di merda era chiaro "Oh.. è bella però" dissi cercando di rimediare. Sorrisi.
Sorrise anche lui.
Aprii la porta, inutile dirlo il bagno era grande, la vasca era grande , lo specchio era grande. Tutto sulle tonalità dell'azzurro. Stupendo.
Aprii la finestra. L'aria era finalmente respirabile.
Mi guardai allo specchio, il trucco era un pò sbavato ma non ero in pessime condizioni.
La porta si aprii, lo vidi dallo specchio che entrava. Era Justin.
"Che vuoi?" Dissi girandomi verso di lui.
"Deco pisciare, non posso?" Disse con aria ovvia.
"Bhe? È occupato vattene" Era avanzato verso di me.
Andai alla finestra e tirai fuori le mie Chesterfield.
Ne presi una, vidi con la coda dell'occhio che mi seguì. Poggiò i gomiti sul davanzale.
Con un gesto mi sfilò dalle mani il pacchetto.
"Che sigarette di merda fumi?" Ne prese ugualmente una.
"Se non ti piacciono puoi rimetterla dentro" risposi acida togliendogli il pacchetto.
La accesi.
"Che fai me l'accendi oppure? " Disse alzando un sopracciglio quando stavo rimettendo in tasche l'accendino.
Glielo tirai "vedi di fare poco.." non riuscii a finire la frase che mi ritrovai la sua faccia contro la mia " sennò?" Disse con tono spavaldo.
Nei suoi occhi caramello c'era il vuoto. Mi chiesi se poteva provare emozione oltre il divertimento di prendere in giro le persone.
"Chiami papino e mi fai picchiare?" Sì staccò. Accese la sigaretta e iniziò a tirare.
Non avrei potuto chiamarlo era già partito per l'Inghilterra, ma anche se fosse stato qui non l'avrei fatto.
Continuai a fumare, anche se era già bella che consumata, solo per non dargliela vinta.

Finì , poi me ne andai di sotto.
Cercai mio fratello.
Lo trovai in un angolo della casa con gli altri.
Volevo andarmene.


Alloraa, ecco il capitolo.
Mi dispiace non aver aggiornato per così tanto tempo ma devo studiare quest'anno ho gli esami ( che noiaa )
Cercherò di aggiornare il prima possibile.
Spero che la storia vi stia piacendo , fatemi sapere.

Ciaoo!

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