capitolo 5

1.5K 123 19
                                    

-E così...siamo una coppia? Ci siamo baciati, quindi gli piaccio. E lui piace a me, ovvio. Cosa devo fare?!- dico a mio padre.
-mmh- riflette. Con tutta calma prende la tazza dal tavolo e ne beve il contenuto. -diamine!- esclama.
-cosa? Pensi non sia il ragazzo adatto o...- -no, non questo. Ho messo il sale invece che lo zucchero! E pensare che è un buon caffè...- ne beve un altro po'.
-puoi fare il serio per favore?! Sono veramente preoccupato!-
-okay...ehm...hai provato a rilassarti? Insomma...tu piaci a lui. Lui piace a te. Perché farsi tanti problemi?- -non è solo questo- dico frustrato -non so assolutamente come comportarmi! Sai che non ho mai avuto a che fare con queste cose...- -sii naturale. Sperimenta come hai sempre fatto- -ma papà! Non stiamo parlando di una cavia da laboratorio o di un robot. Parliamo della persona che mi fa battere il cuore...che mi fa sorridere quando penso alla mamma...-papà mi guarda meravigliato e poi dice -e hai ancora dei dubbi? Quel ragazzo è riuscito a fare in una settimana quello che non sono riuscito a fare io in cinque anni! È un genio!- -non proprio...-.

Ding dong
-ahh! È arrivato!- grido -che faccio? Che faccio? Che faccio?- -calmati figliolo...perché non vai ad aprire la porta?- -giusto...la porta!- mentre vado ad aprire a Kyoko sento papà sghignazzare.
Quando sono di fronte alla porta prendo la cartella, mi do una rapida sistemata ai capelli (che non collaborano) ed esco di casa.
Lui è davanti ai miei occhi e sta giocando con Pitagora.
-quante volte devo dirti di non viziarlo?- lo rimprovero -koichi!- non appena mi vede corre da me e mi abbraccia -a-andiamo o faremo tardi- gli dico arrossendo. -si!- dice lui prendendomi la mano e tirandomi verso scuola.

-Il professor Akuzori è assente per malattia- ci comunica la professoressa Mikasa.
-dirigetevi nell'aula di arte dal professor Kuraoi, o in palestra con me. Avete due minuti per decidervi-.
Lancio un occhiata a Kyoko, seduto poco lontano da me. Anche lui mi guarda e per farmi capire che aveva deciso tira fuori dall'astuccio un pennello. Mi sorride e io sorrido a lui, facendogli capire che sono d'accordo.

-bene ragazzi, prendete una tela e disegnate una cosa che vi piace. Il disegno migliore prenderà un bel voto- ci spiega il professor Kuraoi. È un uomo giovane, con i capelli castani e un paio di baffi.
-se vi servono consigli o materiali, chiedete pure a me-.
"Una cosa che mi piace..." penso nella mia testa. Lancio un'occhiata a Kyomori, che ha già cominciato a disegnare. Anche questa volta non siano riusciti a prendere i posti vicini, infatti lui è quasi davanti a me. I cavalletti sono posizionati in cerchio e tutti tranne me sono intenti a disegnare.
-non trovi l'ispirazione?- mi chiede il prof. -una tela bianca è stata venduta per oltre 5.000 euro, in Europa. Ma nel mio corso non la valuto neanche. Voglio che mettiate voi stessi nei disegni che fate, chiaro?- -certo. Devo solo trovare l'ispirazione- -concentrati- mi consiglia. Poi si dirige verso un altro alunno, dopo avermi dato una pacca sulla spalla.
Mentre abbozzo il disegno vedo che si ferma da Kyoko. I due parlano ma non riesco a sentire nulla. Dopo poco se ne va, dando qualche pacca anche a lui.

L'ora passa in fretta e il mio disegno, che dovrebbe essere un libro aperto, assomiglia a un ragno che agonizza.
-è... Interessante- commenta il professore -non pensavo ti piacessero le rane- -...veramente dovrebbe essere un libro...- -...se lo dici tu ti credo. Abichi, fammi vedere il tuo- -eccolo!- dice entusiasta il ragazzo mentre gli passa la tela, senza mostrarmela.
-davvero...incredibile! Mi piace perché sei sincero in questo disegno, senza peli sulla lingua. Un ottimo lavoro, anzi il migliore. Ti meriti il voto più alto- dice felice il maestro.
-emh...professor Kuraoi, posso mostrarglielo?- -certo! Anzi, è d'obbligo!-.
Kyoko viene verso di me, col quadro stretto al petto. Poi me lo porge, consentendomi finalmente di poterlo vedere.
-è... Io! Cioè è bellissimo e sono io!- sono veramente io! Nel senso che ha dipinto me! Ed è anche bellissimo, adoro queste pennellate! C'è solo una cosa che mi lascia perplesso... -perché sono senza maglietta?- -il prof ha detto di disegnare qualcosa che ci piace e io ho subito pensato a te- -sai dolcissimo- gli dico sinceramente -ma questo non risponde alla mia domanda...- -bhe...- arrossisce -diciamo "gusti personali"-.

Una volta terminate le lezioni torniamo a casa. Lungo il tragitto mi spiega che a volte aiuta Migun con i suoi fumetti e che quindi ha imparato a disegnare.
-a proposito di Migun- gli dico -l'altro giorno mi ha detto che se fossi piaciuto ai tuoi genitori mi avrebbero accettato come hanno accettato lui. Sai che vuol dire?-
-mhh...assolutamente no-.

Poco dopo arriviamo davanti a casa mia. -senti...- comincia lui -il quadro, ecco... Vorrei lo tenessi tu. Come ringraziamento per l'aiuto che mi stai dando e per...-
Mi spingo in avanti e lo bacio. Le sue labbra sanno di zucchero e mele. Sono così vellutate, come petali di rosa. Poi tutto finisce.
Kyoko mi guarda sorridente.
-a cosa lo devo?- mi chiede.
-semplicemente non sapevo che dire- gli rispondo -e poi volevo farlo da stamattina- - e perché non l'hai fatto, allora?- -vedi...la gente a volte non capisce le altre persone. Ci sono così tante persone così al mondo che, ad essere sincero, preferirei vivere su un altro pianeta. Non posso giudicare i nostri compagni o i nostri professori, però non posso fare a meno di essere spaventato da quello che potrebbero dire...o fare. Per adesso è meglio tenerlo per noi, d'accordo?-.
Lui mi guarda perplesso, ma subito dopo torna a sorridere. Poi mi bacia.
-non sapevo cosa dirti- dice.
Mi metto a ridere. Sono proprio felice di averlo incontrato.
-siete carinissimi- dice mio padre dall'uscio della porta.
-papà! Che stai facendo?- dico sorpreso -osservo mio figlio- dice -e non posso fare altro che esserne fiero. Solo una cosa però. Finché avrò la forza e le capacità di combattere, ti difenderò. Quindi non aver paura di dire al mondo chi è Koichi Numikya. Gridalo al mondo se vuoi!-.
Mio padre è fatto così. Ha una grande capacità di pensare e agire subito dopo.
-ah, Kyomori. Se vi va domani tu e la tua famiglia siete invitati a cena da noi- -grazie signor Nameron. Penso accetteranno- -allora a domani!- e così ci salutiamo.
Una volta in casa, però, ricordo una cosa importante. I suoi non sanno nulla!

Spazio me
Pubblico in ritardo, purtroppo ma in questo/i mese/i sono successe cose...cosose. Non chiedete.
Comunque spero vi piaccia il capitolo ;)
In questi giorni uscirà il capitolo di "esprimi un desiderio"
Miaoo
Sag

Il genio e il contadino: uno Yaoi tra lacrime e risateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora