Ci baciamo teneramente all'ombra di un grande albero dietro la scuola. Lontani da occhi indiscreti. Sono molto teso per la cena di stasera. Kyomori, invece, sembra più rilassato che mai.
-tutto bene?- mi chiede stringendomi ancora di più la mano.
-si...no. I tuoi genitori non sanno di te, vero?-.
-e cosa dovrebbero sapere?- chiede confuso.
-che stiamo insieme! Non sempre la gente vede di buon occhio queste cose... E se i tuoi dovessero portarti via?- Kyoko mi bacia.
-non preoccuparti per questo- dice guardandomi negli occhi.
-alla mia famiglia stai simpatico-.
-non penso tu abbia veramente capito la situazione...- dico prima di essere interrotto dalla campana. Interrompiamo il discorso per andare a lezione.La prima ora abbiamo educazione fisica con la professoressa Mikasa, quindi andiamo negli spogliatoi per metterci le tute da ginnastica.
Sfortunatamente i nostri armadietti sono lontani. Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto scoprire cosa c'è sotto quella maglietta. Ma c'è di peggio...
-guarda guarda... Bakoichi! Come stai vecchio compare?- mi schernisce Rozuki.
-non mi pare siamo mai stati compari...ne tanto meno amici-.
-suvvia! Lasciamoci il passato alle spalle! Qua la mano!- dice porgendomi la sua mano sporca.
-ecco...no, grazie.- gli rispondo. Poi, silenziosamente mi cambio e raggiungo Kyoko.
In tuta da ginnastica è carinissimo! La maglietta smanicata mette in mostra le sue braccia abbronzate forgiate dal duro lavoro in campagna, e gli shorts lo rendono, senza alcuna ragione apparente, ancora più carino!
-stai benissimo!- gli dico facendolo arrossire.
-grazie. Anche tu- mi risponde con un sorriso.
Sto per dire qualcosa ma vengo interrotto da un fischio acuto.
-TUTTI IN PALESTRA!- grida la professoressa Mikasa. Vengo interrotto per la seconda volta oggi.-quest'oggi giocheremo a dodgeball!- annuncia la professoressa -state attenti alle palle, cercate di non mirare alla faccia e rispettate le regole: non superare la linea di metà campo; chi viene colpito è eliminato; se la palla viene bloccata con le mani, il giocatore che l'ha lanciata è eliminato, e un giocatore della propria squadra, che è stato precedentemente eliminato, può tornare in campo-.
Con un fischio da il via alla partita, e tutti cerchiamo di prendere una palla.
In pochi secondi tutti i miei compagni di squadra, Kyoko compreso, sono stati eliminati. Io sono riuscito a sopravvivere come ho sempre fatto, cioè scappando. Schivo altre palle e fortunatamente riesco a bloccarne una, eliminando chiunque me l'abbia lanciata.
Sul campo adesso rimaniamo io e Kyomori contro altri quattro ragazzi. Riusciamo a schivare alcune pallonate e a eliminare un altro avversario. Rozuki, dall'altra parte del campo mi guarda con aria di sfida. Per un secondo lo vedo mentre bisbiglia qualcosa a un suo compagno, poi una pallonata mi colpisce in faccia, facendomi volare via gli occhiali.
Dolorante, ma sopratutto incavolato, vado a riprendere gli occhiali che sono finiti a qualche metro da me per poi andare a sedermi per vedere la fine della partita. Il compagno di Rozuki lancia la palla in aria, facendo distrarre Kyoko, che viene subito colpito da una seconda palla che gli arriva dritta sul naso. E così termina il massacro...volevo dire partita!-aia...- si lamenta Kyomori.
-ho quasi finito- gli dico mentre finisco di medicargli il naso.
-quella palla ti ha quasi spaccato il setto nasale. Possiamo dire che sei stato fortunato- -nessuno di noi due è stato fortunato oggi- commenta facendo riferimento al mio livido sulla guancia e agli occhiali rotti.
-l'importante adesso è fermare l'emorragia. Con del ghiaccio forse dovremo riuscirci-.
-non è necessario- mi avverte -penso si sia bloccata da sola-.
-sei sicuro? Se vuoi possiamo andare in infermeria o...- Kyoko si spinge in avanti e mi bacia. Arrosisco leggermente ma ormai ci ho fatto l'abitudine.
-grazie. Ne avevo bisogno- dico.
-anch'io- dice lui, aggiungendo poi -ma l'ho fatto perché mi piace farlo-.
-O. Mio. Dio!- dice Rozuki scandendo ogni parola mentre entra negli spogliatoi.
-Sei frocio!- grida per poi cominciare a ridere come un folle.
-non riesco a immaginare le facce dei nostri compagni quando vedranno questa!- esclama mostrandoci una foto sul suo cellulare. Una foto che ritrae me e Kyoko mentre ci baciamo.
-non vedo l'ora di dirlo a tutti- dice.
"Ora basta" penso. Mi do un occhiata in torno. Non c'è nessun altro apparte noi.
-dammi quel telefono- gli dico convinto.
-altrimenti?- risponde lui beffardo.
-ricorda che sono più forte di te-.
-e tu tieni a mente che se fai un solo passo, questa foto sarà vista da tutti-.
Cosa posso fare? Devo avere quel telefono!
-mi dispiace per te, Bakoichi. Stavolta ho vinto io-.
In un attimo una figura umana compare da dietro gli armadietti e spinge Rozuki, facendolo cadere a terra. Poi scappa via. Il telefono scivola sul pavimento e si ferma quando sbatte sulla mia scarpa. Senza perdere un secondo lo calpesto finché non lo distruggo.
-chi cavolo è stato?!- chiede il bullo cercando chiunque l'abbia spinto. Approfittando della distrazione vado da lui e gli tiro un calcio sul mento, facendolo cadere di schiena e rendendolo ancor più arrabbiato, ma guadagnando ugualmente il tempo per poter scappare con Kyoko.
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Il genio e il contadino: uno Yaoi tra lacrime e risate
RomanceKoichi è il miglior studente della scuola superiore Gogorima. È sempre al centro dell'attenzione di tutte le ragazze della sua classe, anche se lui preferisce ben altro e odia l'ignoranza. La sua vita viene messa a soqquadro dall'arrivo di Kyomori...