capitolo 6

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"Dovrebbe essere questa la casa se non mi hanno detto male" penso fra me e me. Una strana voglia di correre indietro e tornare a casa si espande all'interno della mia mente. "No devo farlo". Dopo una lunga riflessione suono il campanello e dopo qualche minuto di attesa finalmente una voce risponde al citofono.
《Chi è?》 Sento dall'altra parte, è una voce secca e fredda
《O salve, sono una compagna di università di Giovanni, dovevo dargli alcuni appunti per la tesina》
《A Laura sei tu entra pure》
Era Giovanni? Ma perché era andato lui a rispondere al citofono, non c'erano altri familiari a casa?
Salgo le scale velocemente per poi trovarmi davanti una porta con su scritto "Leveghi" busso delicatamente alla porta, e dopo un pó viene qualcuno ad aprirmi. Mentre la porta si apre sento il mio cuore battere all'impazzata.
《Ciao Laura,entra pure, come mai sei venuta proprio tu qua》mi si presenta davanti Giovanni, ha la faccia tutta rossa, è sudato e ha lo sguardo spento, si vede che sta male.
《Cavolo Giovanni, sei tutto malmesso, vieni che ti sistemo sul divano》
Lo afferrò per un braccio e lo metto sul divano, è bollente.
《Ma non ci sono i tuoi?》
《No sono via per lavoro》
《Cavolo e cosa hai mangiato?》
《Niente》
《Cavolo allora ci credo che stai male, ti preparò subito qualcosa》
Mi fiondo in cucina e prendo del riso e del curry e inizio a cucinare. Tempo 30 minuti e tutto era già pronto, non potevo chiedere a Giovanni di alzarsi avrebbe fatto troppa fatica.
《Tieni》
《Grazie mille》 mi guarda con una acceno di sorriso. Mentre vedo lui intento a cercare di prendere la forchetta e mangiare decido di intervenire, gli prendo la forchetta di mano e lo inizio ad imboccare, ha il viso più sollevato e rilassato, è davvero bellissimo. Appena finito di mangiare non faccio neanche in tempo ad alzarmi che lui mi prende la mano e mi porta nel divano con se.
Mi infilo sotto la coperta.La sua mano è rovente ma non posso permettermi di lasciarglela sembra così tranquillo adesso.Sono a soli otto centimetri dal suo angelico viso. Non faccio neanche in tempo ad ammirarlo che si avvicina e mi abbraccia.Ora siamo solo noi due abbracciati sotto le coperte, mano nella mano. Appena mi appoggio al petto di Giovanni automaticamente chiudo gli occhi e mi addormento con lui. Siamo davvero troppo vicino il cuore mi batte all'impazzata un'altra volta.

Il Mio Fottuto AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora