Capitolo 1

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Ho sempre pensato che il mondo fosse piccolo. Forse ciò è dovuto dal fatto che ho sempre vissuto in un paese piccolo, in piccola casa ad un certo piccolo numero.

Vivevo in uno di quei paesini di montagna, in cui si conoscono tutti, quelli in cui puoi girare da solo a sette anni perché tanto c'è sempre qualche anziana signora affacciata alla finestra. L'anno scorso lo stesso piccolo mondo ha incominciato a ingrandirsi, a plasmarsi sotto i miei occhi, mi stavo rimpicciolendo sempre di più.

Il paese in cuipotevo girare ed essere felice era diventato l'epicentro dei problemi del quale la mia vita si era riempita negli ultimi mesi. Mio padre era morto,trapassato,irrecuperabile. Mia madre seppur viva aveva perso se stessa insieme al suo amore. Non parlava, non viveva.

Io e mia sorella eravamo rimaste sole, ma stare tra le persone che ci conoscevano da tutta la vita era ancora peggio. Ci guardavano tutti con gli occhi carichi di compassione e non riuscivamo ad andare avanti, il mondo era diventato di nuovo troppo piccolo e stretto.

Così quando lo scorso mese nostra zia ci è venuta a trovare e ci ha proposto di trasferirci da lei a New york noi abbiamo subito accettato.

New York è la città perfetta per ricominciare a vivere, è abbastanza grande da farci sentire di nuovo parte di qualcosa, io Annabel e la zia. Non era stato molto difficile andare via, avevamo qualche conoscente, ma niente per cui restare.

Avevo un 'amica in particolare, Serena, ma ci siamo ripromesse che dopo il diploma lei sarebbe venuta a studiare qui. Perciò abbiamo aspettato giusto il tempo di svolgere qualche faccenda burocratica e dopo qualche settimana siamo partite.

Io ho 18 anni e mia sorella poco meno, quindi andiamo ancora a scuola. Ora viviamo con nostra zia, ma appena avrò trovato un lavoro tutto mio ci troveremo una casa qui vicino. Nostra zia viaggia molto ed ha sempre avuto molta intimità, visto che ha sempre vissuto da sola. Lei dice che le fa piacere se restiamo da lei,ma noi non vogliamo essere un impiccio.

Siamo qui da qualche settimana ed ho trovato lavoro in una caffetteria, i turni sono perfetti per quando andrò a scuola. Per adesso non andiamo a vivere da sole perchè non abbiamo abbastanza soldi per permetterci un appartamento in affitto, quindi aspetteremo un po'.

Domani incomincerà la scuola e io e mia sorella siamo nervosissime. Dai film e le serie TV gli americani non sembrano molto...cordiali(?)

In più l'essere le nuove arrivate non aiuta. Nelle ultime settimane ci siamo esercitate molto con la lingua perché vogliamo essere preparate, non ce la caviamo tanto male .

La zia è partita per lavoro ieri sera e non tornerà prima di dopo domani, ha cercato di restare, ma noi l'abbiamo costretta ad andare, non volevamo metterla nei guai con il lavoro visto che ha già saltato 2 conferenze da quando siamo qui.

Oggi ho fatto il mio prima turno qui in caffetteria e devo dire che è stato stancante. Non vedo l'ora di arrivare a casa e raccontare ad Annabel della mia giornata. Oggi ha fatto molto caldo e non vedo l'ora di farmi una doccia fresca.

Appena entro in casa cerco mia sorella in cucina, ma scopro subito che si è gia addormentata sul divano, è così carina con le sue sopracciglia aggrottate, le lascio un caldo bacio sulla fronte e mi dirigo verso il bagno.

Spero proprio che si ambienti, o sarà dura per noi...chissà quali sorprese ci riserverà questa città.


SPAZIO AUTRICI:

Ciao a tutti. Questo è il primo capitolo della nostra storia. Speriamo che vi sia piaciuto. Noi personalmente ci siamo divertite tantissimo a scriverlo. Ci scusiamo per il breve capitolo, ma i prossimi che scriveremo li faremo (promettiamo...) un po' più lunghi. Se avete trovato eventuali errori o se volete scriverci la vostra opinione non esitate a farlo. Ne saremmo molto felici. Ringraziamo inoltre amoKurtCobain per l'aiuto che ci ha dato in questo primo capitolo. Un bacione a tutti e alla prossima.

Serena&Michelle

IL NOSTRO PRIMO TRAMONTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora