New Allison

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Arrivo in ospedale sfinita. Tutti i medici e gli infermieri che passano di corsa accanto a me mi guardano malissimo. Cerco Stiles. È l unica cosa che posso fare. Ormai non ho altro da fare. Potrei ferirmi e vivere in ospedale ma guarirei in un attimo.
I corridoi mi sembrano tutti uguali. Sono salita un paio di volte in ascensore credo. E finalmente trovo Stiles. Mi corre incontro con il sorriso. Però quando si avvicina abbastanza per vedermi, per vedere la mia faccia, capisce che ho qualcosa che non va.
-Elise cosa...
Abbandono le valigie a terra. Abbraccio Stiles. Mi abbandono nelle sue braccia.
E piango. Ho già pianto per strada. Ma non così. Non gettando via tutte le mie lacrime. La mia vita era grossomodo perfetta: una famiglia, degli amici, un ragazzo fantastico che aveva deciso che io gli piacevo. Io. E poi dopo un pomeriggio fantastico scopro che la mia infanzia è tutta una finzione. Qualcosa di irreale.
-Elise... che succede?
-Zitto....-dico fra le lacrime e i singhiozzi- non...non riesco a parlare... non... non riesco... a dirlo... i... miei... sono .... giaguari mannari... loro... non... sonoimieiverigenitoriemihannotrovatadavanticasaloro....-dico poi tutto d'un fiato.
-Mi dispiace Elise. Vorresti vivere a casa nostra? Noi potremmo...
-No.-mi asciugo le lacrime.-Avete già troppi problemi economici sulle spalle.
-Come fai a...
-Stiles non sei l unico che fruga fra le cose di tuo padre. Quel giorno che ero venuta a casa tua ho visto che qualcosa ti preoccupava e ho visto sul tavolo un foglio con scritto debiti.
-Elise non preoccuparti ce la caveremo...
-No non...
-Elise!-dice una voce dalle mie spalle.
È il signor Argent.
-Elise!
-Signor Argent. Perché non me l ha detto prima?
-L ho scoperto oggi. Stavo venendo a dirtelo ma i tuoi falsi genitori mi hanno fermato.
-Chi sono i miei genitori? Vivono qui? RISPONDA!-dico tra le lacrime. Ho ricominciato a piangere. Così non va bene.
-Sono... morti. Io avevo un fratello. Insieme a tua madre erano venuti a conoscenza del piano di Kate di incendiare casa Hale. Erano andati ad avvisare gli abitanti della casa di fuggire. Ma era troppo tardi. Tua madre ti aveva portata con sé. Eri una neonata.
La casa prese fuoco. Tua madre riuscì a lanciarti fuori dalla casa lontano dall inferno di fuoco.
Insieme a te riuscì ad inviare un messaggio. Anzi due messaggi.
-Come hanno fatto a non bruciarsi?-chiede Stiles.
-Erano in una freccia d'argento.
Come quelle di Allison. Quando arrivai sul luogo prima dei soccorritori non ti trovai. Trovai la freccia. Trovai i corpi di tua madre e tuo padre. Ma non il tuo. Pensai che magari fossi rimasta a casa. Ma poi lessi il messaggio. Pensai fossi morta. Le tue ossa troppo deboli mangiate dal fuoco. Questo pensai. Presi i corpi dei tuoi genitori in modo che quando le autorità avessero indagato non avrebbero trovato nulla di strano.
-I miei genitori sono morti.
Mi metto seduta per terra. Appoggiata al muro. Non riesco a sopportare il peso del mio corpo. Ora è il momento. Il momento di svenire. Avanti. Voglio che la mia vista si appanni. Che la mia testa sia libera. Niente rumori. Niente realtà. Solo sogni che mi danno una sensazione di realtà perfetta. Ora. Voglio che la mia testa ceda. Voglio cadere a terra. Voglio stare in coma. Per qualche mese. O anno. Che importanza avrebbe.
Ma niente di questo succede. Le mie gambe decidono che devo alzarmi in piedi. La mia testa dice di stare sveglia. Mi alzo. Asciugo le lacrime. Guado il mio vestito bianco con il giubbetto di jeans. Non è decisamente adatto a me. Al mio umore. Prendo con cura qualcosa dalla valigia. Entro in bagno prima che Stiles o il signor Argent dicano qualsiasi cosa.
Sono sicura di voler essere così?
Ci ragiono solo un secondo.
E poi la risposta è sì. Esco dalla porta. Stiles e il padre di Allison mi guardano sorpresi. Giubbetto di pelle nero. Pantaloni neri. Stivali alti neri. Capelli legati in una coda.
-Signor Argent. Dovremmo continuare il mio addestramento come cacciatrice non trova?
Annuisce.
-Potrai vivere a casa mia.- dice- A patto che tu non mi uccida nella notte.
-Perfetto. Stiles ci vediamo domani. Mi dirigo verso l ascensore. Ora è così che voglio essere. Quello che non uccide ti fortifica. La morte non ci è riuscita. Non è riuscita a catturarmi. È ora di lottare. Lottare per me. Per la mia vita. Per la vita di chi mi sta a cuore. E difendere le persone normali dalle creature sovrannaturali. È ora di avere una nuova Allison in città. E ora c'è. We protect those who cannot protect themselves.

Non aggiungo molti commenti.
Lunedì ho il temaaa😱
E poi il pomeriggio i colloqui con tutti gli insegnanti e devo andarci anche io. Sarò in mezzo cercando il mantello dell invisibilita o qualcosa con cui nascondermi...
Bebe_Butch
StrangeGirl02
Capirete
Spero che il capitolo vi sia piaciuto se è così lasciate una stellina.
TeenWolfLove11
itisaciredef
loorenzaa_
SubjectA5_

BansheeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora