La gita

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Mi alzo ma sono ancora assonnata a causa degli eventi della notte scorsa.
Ho delle occhiaie da paura.
Per fortuna Lydia mi ha consigliato un prodotto che copre benissimo.
Penso sia miracoloso. In pochi istanti ritorno ad essere me. Almeno all esterno.
Mi trucco leggermente e mi metto dei jeans e una maglietta blu. Sopra un giacchetto di jeans.
Devo proprio andare a fare shopping con Lydia uno di questi giorni.
Prendo lo zaino ed esco da casa. Lydia è in macchina che mi aspetta.
Per il tragitto stiamo in silenzio.
Quando arriviamo ci dirigiamo ai nostri armadietti.
È davvero strano, di solito troviamo sempre qualcosa di cui parlare.
-Ciao.
-Stiles.
-Tutto bene? Fatti i compiti?
-Stiles per favore.
-Okay okay. Ieri...
-Stiles è tutto ok.
-Grazie. Mi hai evitato la parte difficile.
Mi cinge le spalle con un braccio e camminiamo per il corridoio dirigendoci verso il campo di lacrosse.
Stamattina il coach ci ha invitato ad assistere ad un allenamento e in questo modo posso saltare l ora di inglese.
Mi dispiace ma per qualche motivo non sopporto l insegnante.
Scott e Lydia ci vengono incontro.
-Stiles vieni dobbiamo...
Si ferma. Il suo sguardo e quello di Lydia indugiano sul braccio di Stiles che è ancora appoggiato sulla mia spalla.
-...andare a cambiarci. Il coach ha detto che tra poco iniziamo.
Scott trascina il suo amico negli spogliatoi mentre Lydia mi porta verso gli spalti.
Quando ci sediamo mi dice:
-Elise c'è qualcosa che vorresti dirmi?
Tipo se sei fidanzata con Stiles Stilinski o cose così.
-Ehm no direi di no.
Lydia mi guarda malissimo.
-No non siamo fidanzati ma forse c'è qualcosa.
-Sareste carini insieme.- interviene Allison che si siede vicino a me.
Poi iniziamo a parlare della partita e di come secondo noi dovrebbero essere le squadre.
La squadra entra. Individuo Stiles. È il numero 24.
Cominciano a correre.
Stiles è ultimo come al solito. Non corre veloce.
Proprio come me prima di ricevere il Morso.
Poi guarda verso di me. Gli sorrido.
Subito dopo inizia a correre più veloce e riesce perfino a raggiungere Scott che è in testa al gruppo.
Sento il coach urlare che finalmente ci mette un po di impegno e che è quasi fiero di lui.
Be è positivo. Credo.
Poi iniziano la partita. Stavolta Scott e Stiles sono nella stessa squadra.
Cominciano a giocare.
Stiles non sta giocando bene. Anzi tutt'altro.
Scott tenta di passargli la palla un paio di volte ma Stiles non riesce ad assestare un buon tiro.
Dopo una mezz'ora fanno una pausa.
Stiles si siede in panchina, afflitto.
Lo raggiungo scendendo verso il campo.
-Stiles.
-Dio faccio schifo lo so.
-No Stiles. Non è così e lo sai. Mettici impegno.
-Ma non ci riesco. Non sono mica un lupo con la super velocità e i super riflessi. E neanche un cacciatore. Sono l umano ok? L unico umano.
-Ed è proprio per questo che dovresti essere più bravo.
Perché Scott ha un abilità in più. E quindi non è naturale. Tu invece se riesci a segnare quel punto lo farai senza alcun aiuto sovrannaturale.
Stiles tu proprio perché sei umano sei il migliore.
Gli si stampa un sorriso in volto.
Forse sono riuscita a dargli sicurezza.
Torno al mio posto sugli spalti.
La partita ricomincia.
I giocatori della squadra di Stiles si passano la palla.
Arriva a Scott. Stiles gli fa segno di passargliela.
Per un secondo Scott esita poi gliela lancia.
Stiles corre. Corre veloce.
Gli manca solo un metro.
Un giocatore avversario gli va addosso ma ormai niente sembra poterlo fermare. Alza la mazza. Tira. E segna.
Tutti i compagni gli stanno attorno. Lo abbracciano.
Io, Allison e Lydia insieme ad altri studenti iniziamo a gridare il nome di Stiles mentre il coach ci guarda male.
Poi i giocatori si siedono tutti in panchina.
-Sentite. Non vi ho chiamato qui a caso. Faremo un uscita domani. Chi vuole andare prenda l avviso sopra alla mia scrivania. Grimberg tu meglio che non vieni. Anzi non entrare proprio nel mio ufficio.
Ci alziamo tutti.
Io Allison e Lydia aspettiamo fuori dagli spogliatoi dei ragazzi.
-Cosa gli hai detto?- chiedono le mie amiche insieme.
-Mh gli ho detto solo che era in grado di segnare.
Scott e Stiles escono.
Stiles mi raggiunge e ci dirigiamo insieme verso i nostri armadietti.
Mentre ci allontaniamo sento distintamente Scott dire:
-Che strana coppia.
Il giorno dopo
Sono davanti scuola.
Ci sono ancora pochi studenti sono arrivata molto presto oggi.
Scott mi deve delle spiegazioni.
Ieri pomeriggio avremmo dovuto vederci per un progetto di scuola. Stiles e Allison si sono presentati. Lui no. Stiles controllava il telefono di continuo.
Alla fine abbiamo fatto il progetto ma di Scott neanche l ombra. Allison è andata via prima doveva fare qualcosa in casa mi pare.
-Ciao Elise.
-Ciao Stiles. Vieni ti devo chiedere una cosa.
Ci avviciniamo alla scuola.
-Stiles tu sai perché ieri Scott non è venuto?
-No...
-Stiles.
-Davvero non lo so.
-Sei sicuro. Perché in teoria faccio parte del suo branco ora quindi dovrei sapere cosa gli succede no?
-Ok. Era andato a parlare con Deucalion.
-Cosa?!?
-Sì. E sapeva quali erano i rischi ma ha voluto tentare.
E Derek è morto.
Nonostante Derek non mi abbia mai fatto una buona impressione mi sorprende. E mi rattrista.
-Mentre lui rischiava la vita con quel maledetto psicopatico di Deucalion e Derek moriva io facevo uno stupido progetto di scuola. Perché non mi ha avvertito?
-Questo non lo so proprio.
In quel momento arriva Scott. È appena sceso dalla macchina della madre.
M dirigo verso di lui, furiosa quando vedo che si tiene la mano sulla pancia. E c'è odore di sangue.
Il coach ci invita a salire sul pullman.
Mi metto accanto a Stiles in fondo al bus.
Allison e Lydia non vengono. Parlo un po con Tara, una mia compagna di classe che mi sta vicina di banco ad inglese. (È un personaggio che nella serie non esiste ma mi serve per la storia). Poi mi volto verso Scott.
-Ehi sei ferito?- mi costringo a chiedere.
Annuisce.
-Perché non mi hai avvertito? Avrei potuto aiutare. Fare qualcosa.
-Appunto. Dovevi proteggere Stiles e gli altri in caso non fosse andata bene.
-Ne sono onorata ma la prossima volta che rischi la vita dimmelo.
Stiles, per passare il tempo, inizia a dire a Scott delle parole e lui deve trovare dei sinonimi.
Ad un tratto dice:
-Darach. È un nome. O avanti Scott prima o poi dobbiamo parlarne.
-Scott l odore di sangue sta aumentando.- gli sussurro.
Sulla sua maglia c'è del sangue.
-Fammi vedere Scott.- dice Stiles.
Solleva la maglietta. Ha uno squarcio abbastanza profondo che continua a sanguinare.
-Perché non guarisci?- domanda Stiles.
-È fatta da un Alpha. Per questo ci metterà di più a guarire.
-Chiamo Lydia e Allison.
-E come possono aiutare? Sono a Beacon Hills.
-No ci stanno seguendo da ore.
-Sì è vero.- continuo io. Guardo dietro il pullman e vedo la macchina di Allison.
Quando attacca Stiles dice che deve trovare un modo per far fermare il bus.
L autobus si ferma dopo che un ragazzo ha vomitato per colpa di Stiles. Stavo per vomitare anche io.
Portiamo Scott nel bagno e poi ci vengono in aiuto anche Lydia ed Allison.
Lydia e Stiles vanno a distrarre il coach per non far ripartire il bus mentre io faccio la guardia alla porta per non far entrare nessuno.
Quando dopo 5 minuti circa escono dal bagno tiro un sospiro di sollievo nel vedere Scott abbastanza in forma.
Sul pullman mi metto vicina a Isaac. Scott mi ha chiesto di calmarlo perché prima ha riempito di botte Ethan il gemello di Aiden quando ha scoperto in quali condizioni era Scott.
Ma non ho molto da dirgli.
Lo faccio giocare con il mio cellulare.
Ore dopo
-L evento è stato rimandato a domani.
Dopo questo annuncio il coach fischia poi torna al suo posto.
Chiamo i miei egli dico di non preoccuparsi.
Finalmente arriviamo ad un motel.
Scendo con Allison e Lydia.
Le camere che il coach ci assegna sono da due. Io dividerò la camera con Tara.
Mi fermo insieme a Lydia ad osservare il posto.
-Non mi piace.- le sussurro.
Annuisce.
Poi cammino verso Tara che ha la chiave.
-Questo posto non mi piace.- sento dire da Lydia.
-Secondo me non piace neanche ai padroni.
È solo per una notte.- ribatte Allison.
-In una notte possono accadere molte cose.
E mi trovo pienamente d accordo con Lydia mentre mi dirigo verso la stanza.

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