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Mi dimeno,ma non riesco a liberarmi da quella stretta.

Così decido di fare la cosa più ovvia e più semplice:gli mordo la mano.

Lancia un grido e finalmente riesco a liberarmi.

Corro,più veloce che posso.

-Ehi Sara che succede?-Grida Sandro vedendomi arrivare di corsa e terrorizzata.
Mi fiondo tra le sue braccia e cerco di riportare i battiti alla normalità.
Lui mi accarezza piano la schiena e io riesco a tranquillizzarmi.
-Qualcuno... Ha cercato di portarmi via. Ero dietro quel cespuglio e mi ha afferrata per un braccio e trascinata lontano.
-Tranquilla, va tutto bene ora.-sussurra.

-Posso chiederti una cosa?-domanda dopo essere andato a prendermi un bicchiere d'acqua
-Certo
-Cosa ci facevi dietro il cespuglio?-domanda,quasi divertito

Cavolo...cosa gli dico "mi ero nascosta lì dietro per spiarti"? È da maniaci.

-Mi...mi sembrava di...di...di aver visto un cagnolino-rispondo
-Ah-fa lui
-Beh...io vado...ciao!- corro via prima che possa farmi altre domande.

Questo ragazzo riesce sempre ad affascinarmi e farmi andare nel pallone allo stesso tempo.

***
-Ragazzi...oggi iniziamo a parlare del testo descrittivo-dice il prof di italiano.

Io sono letteralmente con la testa altrove...mi sembra di vedere occhi verdi dappertutto.

-Gulio,inizia tu...-fa il prof.

Lui lo guarda storto,ma poi chiede:-Cosa dovrei descrivere prof?
-Iniziamo da una cosa semplice... Descrivi...tua madre. Capelli,occhi,poi passa a quello che provi quando sei con lei.

Lui non fiata.

Si alza,scaraventa la sedia a terra e corre fuori dalla classe.

-Prof vado in bagno!-dico ed esco senza che mi dia il permesso.

Dove può essersi cacciato?
L'ho cercato in giardino,vicino alle macchinette,persino in palestra...ma di lui nessuna traccia.

-Cavolo la serra!- dico a me stessa portandomi una mano alla fronte

Corro le scale più veloce che posso e quando arrivo alla porta la trovo socchiusa.

Bingo!

Eccolo li,seduto tra i mille colori dei fiori.

-Ehi-dico quasi dolcemente.

Non so cos'è che l'abbia fatto scattare in quel modo alla richiesta del professore,ma di sicuro niente di buono.

-Vattene Sara.
-Ma,volevo sapere perché...
-Ho detto di antartene!!!-sbraita
-No! Non me ne vado! Voglio sapere perché sei scappato in quel modo dalla classe.

Si alza in piedi e viene verso di me con uno sguardo furioso:- Perché dovrei dirtelo? Tu non sei nessuno per farti i cazzi miei. E ora sparisci da qui!

Mi volto e me ne torno da dove sono venuta.

-Signorina Russo, stava per beccarsi una nota-dice il prof quando rientro in classe

Faccio cenno di si con la testa e torno a sedermi.

Dopo qualche minuto rientra anche Giulio.

-Professore,mi scusi per prima- fa lui e poi torna a sedersi al suo posto davanti a me.

***
Giulio mi ha evitata per l'intera giornata.

Non so cosa diavolo gli sia preso, ma è mia intenzione scoprirlo.

Dovrei studiare inglese perché domani ho una specie di test,ma la mia mente non fa che passare da occhi verdi a occhi celesti.

Mi arriva un messaggio.

Preparati, tra 5 minuti passo a prenderti. G

Scherziamo vero? Prima mi ignora e ora passa pure a prendermi?

Questo qui deve avere qualche rotella fuori posto.

Però a casa non riesco a studiare così mi cambio ed ogni tre secondi mi affaccio alla finestra per vedere quando arriva.

Sento il campanello e corro giù per le scale.

-Prendi la bici-fa lui quando apro la porta.

Faccio come dice e lo seguo.

Mi porta in una stradina che non conosco.

-Posso sapere dove stiamo andando?-domando

-Niente domande...seguimi e basta.

Mi blocco immediatamente.

Cosa pensa,di potermi comandare a bacchetta?

Mi guarda con aria stizzita e sbuffa.

-Muoviti dai,manca poco. Potrai vederlo con i tuoi occhi.

Caspita però. Fa male ammetterlo ma sto morendo dalla curiosità.

Dopo circa dieci minuti lasciamo le biciclette e procediamo a piedi.

-Wow...-riesco solo a dire

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