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È la casa sull'albero più grande che abbia mai visto...

Le pareti sono di mille colori diversi,ma la cosa che colpisce di più è la scritta enorme

Dreams really do come true
I sogni diventano realtà.

Molto bella...

-Ti piace?- mi chiede lui
Annuisco...incapace di dire qualcosa che sia abbastanza per descrivere la bellezza di questo posto

Lo vedo salire una scala a chiocciola e poi sparire dentro la casa,così lo seguo.

Anche dentro le pareti sono coloratissime.

-Perché mi hai portata qui?-chiedo
-Perché avevo voglia di stare con te...
-Ma tu sei sicuro di non soffrire di qualche malattia strana? Perché, ti ricordo,che fino a qualche ora fa non volevi altro che togliermi dai piedi

Non risponde e va a sedersi su una scrivania.

-Qual'è il tuo sogno?-dice
-Non ti so dire... Ce ne sono così tanti
-Impossibile...dimmene uno
-Beh,ad esempio,vorrei che mio padre e mia madre non avessero mai litigato...ma indietro nel tempo non si può tornare.
-Ah.

Dopo qualche minuto di silenzio gli faccio la stessa identica domanda
-conoscerla-risponde
-Chi?
-Mia sorella.

Non credevo avesse una sorella.

Squilla il cellulare.
Il numero è sconosciuto, ma rispondo ugualmente nel caso sia mamma.

-Pronto?
-Sara,ma che fine hai fatto?

Sandro???

Ho la tachicardia e sento molto caldo.

-S...Sandro...oggi non era mica il mio turno...
-si invece...
-OK...arrivo appena posso

Detto ciò riattacca.

-Vai pure...-dice Giulio non appena chiudo la chiamata.
-Sicuro... Volevi stare un po' con me...
-Vai-dice serio

***
-Sono arrivata,Cris! -urlo
-Ehi!- Sandro sbuca da dietro il pick-up

Temo di sbavare.

Indossa dei jeans e una maglietta bianca,che è letteralmente fradicia e aderisce al suo petto.

Rimango per un momento senza fiato.

-Ehm...c...ciao...c'è Cris?
-No non c'è ,è andata via.
-Scusami,ho fatto più in fretta che potevo. Me n'ero proprio dimenticata
-Tranquilla... Io qui ho quasi finito. Manca solo da riempire le ciotole dei cuccioli.
-Ah OK ,lo faccio io-rispondo,già avviandomi.

Ma poi sento il rumore di un motorino e mi giro per vedere chi sia.

È una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi azzurri.

Quando si fionda tra le braccia di Sandro e lo bacia,sento le gambe cedere.

Mi giro e mi avvio di nuovo verso i cuccioli,ma sento che mi chiama e non posso far finta di non averlo sentito.

-Si?
-Sara,lei è Aurora,la mia ragazza.

Cazzo quanto fanno male quelle parole.

-Aurora,lei è Sara, una ragazza che fa volontariato qui.

Lei sorridente mi tende una mano e io sono costretta a ricambiare.

***
Mi stendo sul letto e le cuffie come al solito mi aiuta a superare il volume dei miei pensieri.

Forse allontanarmi un po' da questo posto può farmi bene...
E poi,in fondo in fondo,mio padre mi manca e vorrei ristabilire un po' il rapporto con lui.

Scendo giù e trovo mamma a giocare con uno dei gemelli.

-Mamma,posso parlarti?
-Certo tesoro. Piccolo ora torno,continua da solo.

Mi porta in cucina e mi fa sedere di fronte a lei.

-Mamma,la lettera dell'altro giorno era di papà.-a sentire quel nome la sua espressione cambia- Mi ha chiesto di passare qualche giorno a Lecce da lui.
Io non voglio darti un dispiacere, ma vorrei andarci...


Salve genteee!!!
Scusate se è un po' corto e non è proprio il massimo,prometto di fare meglio nel prossimo capitolo.
Che ve ne pare della storia in generale? Ve gusta? Spero tanto di si.
Bacioni😘😘

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