5. Un nuovo inizio

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Non sono riuscita a chiudere occhio per tutto il viaggio a causa delle mille domande che mi assillano, ma non solo. Devo ammettere che non ero mai stata in un aereo e la cosa mi ha messo abbastanza in agitazione, soprattutto perché non si tratta di poco tempo. Siamo saliti ventuno ore fa e dobbiamo ancora scendere.

Markus ha dormito gran parte del tragitto e tutt'ora lo sta facendo, non voglio nemmeno sapere come ci riesce, fatto sta' che mi ha lasciata sola con le mie cuffiette e le mie insicurezze, un'abbinamento che mi ha fatto sentire a pezzi e debole.

- Vi preghiamo di allacciare le cinture, stiamo iniziando a perdere quota e tra qualche minuto eseguiremo la manovra di atterraggio.- Dice una voce al microfono facendo svegliare di soprassalto il mio migliore amico che spalanca gli occhi.

- Allison, tutto bene?- Mi sussurra in modo premuroso incrociando il mio sguardo e soffermandosi su di esso.

A volte non capisco perché parli così piano, ma in fondo mi piace, ci fa isolare dal mondo e in quel momento esistiamo solo io e lui.
Io e lui.

Abbasso lo sguardo verso le sue labbra e mi ricordo il nostro primo bacio. Oddio dimmi che non lo sto pensando per davvero.
Mi accorgo che la canzone nell'unica cuffia che ho tenuto è cambiata. Ed Sheeran, ora ci si mette anche lui.

"And it's dark in a cold December,
But I've got ya to keep me warm
And if you're broke I'll mend ya and keep you
Sheltered from the storm that's raging on           

I'm out of touch, I'm out of love
I'll pick you up when you're getting down
And of all these things I've done I think I love you better now."

- Allison?-

- Si scusa, sto bene e ti conviene allacciare la cintura, finalmente stiamo per atterrare.- Sussurro a mia volta, gli passo l'altra cuffietta e mi appoggio sulla sua spalla per trovare un po' di conforto. Lui per tutta risposta mi poggia il braccio sulle spalle, ma noto che è stranito dal mio comportamento.
In questo momento ho bisogno di lui. Anzi, ho sempre bisogno di lui anche se non glielo dico mai penso che lo sappia.

Dopo qualche minuto atterriamo, prendiamo le valigie e sistemiamo l'ora nel cellulare dato che in questo momento sono circa le quattro di notte.

- Dove alloggeremo fino a che non troveremo una casa dove passare questi due mesi? Lo sai che non voglio essere d'intralcio ai tuoi nonni, se vuoi puoi rimanere tu da loro, io so badare a me stessa.- Gli dico rivolgendogli un sorriso, in realtà spero proprio che non mi lasci sola.

- Tua madre ha insistito per prenotare in un hotel, ha fatto tutto lei ma so per certo che non è molto vicino da qui, si trova vicino alla scuola quindi saremo comodi.- Mi dice passandomi la brochure che dice che da qui per arrivarci dobbiamo muoverci in autobus o in taxi. Presupponiamo che a quest'ora non ci siano autobus, quindi optiamo per il taxi e dopo mezz'ora troviamo davanti a noi uno stabile bianco leggermente elegante con l'insegna scura con scritto "Springfield Lodge".
Siamo arrivati.

Entriamo e nonostante l'ora l'entrata è luminosa quasi da far male agli occhi, passiamo accanto a gruppi di divani bianchi dall'aspetto comodo e che nascondono in parte dei piccoli tavolini color ciliegio.
Nell'aria c'è un gradevole profumo di fuori e a me sembra di essere in vacanza. Non dovrebbe essere un hotel grandissimo oltre al fatto che è a tre stelle, ma confronto a casa mia sembra di essere in Paradiso.

Ci dirigiamo verso la reception e dopo aver mostrato i nostri documenti e averne firmati altri ci danno le chiavi della stanza con un letto matrimoniale, la numero 249.
- Scusi, ma penso ci sia stato un errore.- Comincia Markus - Avevamo chiedo due letti singoli.- Continua imbarazzato.

- Penso abbiate frainteso, la signora che ha chiamato per effettuare la prenotazione era al corrente che era rimasta disponibile solo una stanza ed è quella che vi abbiamo affidato.- Risponde con educazione la ragazza da dietro il bancone, quando sposta lo sguardo verso di me e notando il mio imbarazzo fa un sorriso malizioso.
Non la sopporto già.

Saliamo in camera in silenzio portando le valige e il mio migliore amico apre la porta di quella che, si spera per un breve periodo, sarà la nostra stanza.
A fianco all'entrata c'è un bagno non molto grande ma dotato anche di vasca idro massaggio per due, penso che in questo momento la mia espressione sia vagamente schifata mentre la guardo perché Markus scoppia a ridere aggiungendo un - Non dobbiamo farlo per forza.- leggendomi nel pensiero.
Sono quasi le cinque e siamo iscritti alla scuola qui vicino, già oggi possiamo cominciare ad andarci quindi decidiamo di riposarci due ore, come se lui ne avesse bisogno e di andarci.

TRE ORE DOPO.

La scuola è più vicina di quanto immaginavo dato che in dieci minuti a piedi ci siamo arrivati e ora ci troviamo nel giardino della scuola che frequenteremo in questo periodo per non perdere l'anno al nostro rientro a Londra. Non mi pento di essermi truccata leggermente, non voglio sembrare uno zombie il primo giorno in questa scuola anzi, voglio fare bella impressione e riuscire ad avere ottime raccomandazioni per l'università.

- Dovremo noleggiare una macchina.- Dico a Markus mentre noto un ragazzo che si sta avvicinando a noi.

Sembra un angelo con quei capelli corti biondi e quegli occhi chiari.

- Ehi ciao, siete nuovi?- Dice alternando lo sguardo tra me e il mio migliore amico mentre continuo a fissarlo adorante.


ED ECCOVI L'AGGIORNAMENTO!

Finalmente sono riuscita ad aggiornare e vi anticipo che nel prossimo capitolo ci saranno una o più aggiunte al cast, ma non anticipo nulla!

Cosa ne pensate di questo capitolo? Quelli precedenti sono solo un introduzione a quelli che verranno.

Un abbraccio. 

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