On/Off

Capitolo 9

Ha detto Sam che finalmente oggi avrò l'onore di conoscere Jenny, la sua amica e complice in questo "inferno di scuola", o almeno lei così la definisce, ma io per il momento mi trovo più che bene, fortunatamente fino ad ora non ho avuto a che fare con nessuna biondina prepotente, montata e "c'è l'ho solo io, tu non sei nessuno", nessuna difficoltà di socializzazione, e addirittura anche gli insegnanti mi sembrano okkey. C'è solo un unico e grande problema, che ha un nome e cognome ed abita nella casa accanto alla mia.

Ieri, dopo che se ne andò, caddi in un sonno profondo e disperato. Avevo davvero bisogno di staccare la mente ed eliminare ogni forma di pensiero. Al risveglio trovai Sam ai piedi del letto che messaggiava masticando fastidiosamente una gomma. Dopo avermi rimproverata per il fatto che mi fossi addormentata mentre lei voleva uscire a fare shopping, mi raccontò che non era realmente andata via, ma che si era vestita il più veloce possibile e uscendo si era nascosta nel mio giardino per lasciarci soli. Dopo aver visto Stew uscire furioso, ho bussato almeno 10 volte il campanello per rientrare, ovviamente senza avere nessun segno di vita da parte mia che dormivo beatamente. Dovette quindi aspettare il ritorno di mia madre, dato che era uscita senza trucco e con i capelli spettinati e non si sarebbe mai allontanata da lì in quello stato. Passammo poi tutto il pomeriggio a fare shopping, anche se mi annoiavo a morte. Eh già, quanto si mette nelle orecchie non c'è proprio modo di dirgli no.

Sono le 7:45 e, sempre a causa sua, sono già fuori scuola ad aspettare lei e Jenny. Vuole presentarmela per bene. Se solo si degnasse a venire mi farebbe anche piacere. Vado a sedermi su un muretto lì vicino per stare più comoda e mentre sono intenta a prendere le cuffiette dalla borsa per ascoltare un po di musica, vedo Stew uscire da un'auto. Non sono un granchè brava con i nomi delle macchine, ma da quello che vedo sicuramente costerà una cifra. E' bellissima, ma lui lo è di più, con i suoi soliti pantaloni a cavallo basso, T-shirt semplice, anfibi e un paio di occhiali da sole per completare il tutto. Appena mi vede toglie gli occhiali e cammina nella mia direzione avvicinandosi sempre di più. Non mi muovo, resto immobile a fissarlo in tutta la sua perfezione, il cuore come sempre inizia a pulsare più velocemente ad ogni suo passo e il mio corpo trema al solo pensiero di noi due. Non abbiamo ancora parlato dopo quel piccolo inconveniente successo a casa mia, e mi sorprende che lui voglia prendere l'iniziativa per parlarmi, almeno non mi ingnorerà come il resto delle volte. Se prima volevo essergli indifferente, adesso voglio sapere tutto di lui addirittura il suo numero di scarpe.

"Alis!"... fantastico Sam, tempismo perfetto amica mia. Come avevo immaginato, Stew si blocca sul posto, guardandomi un'ultima volta per poi fare marcia indietro e unirsi al gruppo dei suoi amici. Accidenti! Ma non poteva fare un'altro pò di ritardo?

"Sam!", dico ricambiando l'abbraccio che mi ha appena dato, ma continuando a guardare triste nel lato in cui si trova adesso Stew. Mi rassegno voltandomi nella direzione della mia amica e di quella di una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi castani. E' alta, magra e con forme perfette. In questo momento la mia autostima è calata sotto lo zero. Mi sorride immediatamente facendomi notare anche la sua dentatura perfetta. Ricambio il sorriso sperando di non avere nulla tra i denti. 

"Piacere io sono Jenny, Sam non fa altro che parlarmi di te!", dice porgendomi la mano. 

"Alison. Spero ti abbia detto solo cose positive", rido stringendo la sua mano e guardando male Sam. 

"Hey non iniziare a fare l'antipatica di prima mattina", borbotta Sam offesa. Rido per poi abbracciarla tirando nella stretta anche Jenny che era rimasta lì impalata a guardarci. Non so dove sia finita la mia timidezza in questo momento, ma ovunque sia spero che non torni, sono stufa di chiudermi a guscio per paura di non piacere agli altri. "Saremo un trio perfetto da oggi in poi, ne sono sicura!", esclama la mora battendo le mani.