Capitolo( nuovo)

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Introduzione
Vi prego non mi uccidete, lo so che non pubblico da tanto e per farmi perdonare ho un capitolo lunghissimo, ma è uno speciale, quindi non c'entra con la storia. Non fermatevi a leggere fino a qui solo perché ho detto ciò, provatelo e fatemi sapere con un commento che me pensate.
Inizio:
Quella sera ero seduta sulla panchina della stazione, stavo aspettando il treno delle 18:00 per poter tornare a casa.
Avevo le cuffiette alle orecchie, come sempre, quando l'auto parlante annunciò che il treno sarebbe arrivato con trequarti d'ora di ritardo.
Annoiata rimisi l'altra cuffia e, continuai ad ascoltare la musica. Dopo poco però, il 5% di batteria che mi rimaneva,mi abbandonò; così rimasi lì, sola, a fissare un punto vuoto davanti a me. Il tempo passò, e arrivò anche il treno. Salii e mi misi a sedere nell'unico posto libero, vicino ad un ragazzo.
Appena entrai si girò a guardarmi: "è bellissimo" fu la prima cosa che pensai. Aveva gli occhi azzurri, freddi, di ghiaccio, che però trasmettevano calore e sicurezza; e poi, quel sorriso, da mozzarti il fiato. Quel sorriso che, pur non essendo perfetto, trasmetteva allegria. Cominciò a parlare, raccontava di sé, e chiedeva di me. Comincia a raccontargli tutto, tutto quel che pensavo, liberamente, senza la paura di essere giudicata; prima di quel momento non mi ero mai fidata così tanto di qualcuno.
Presto arrivò la mia fermata, e così a malincuore, lo salutai: lui sarebbe sceso a qualche fermata dopo.
Per la prima volta, ero davvero felice, avevo conosciuto una persona magnifica.
Cominciai a prendere, tutti i giorni quel treno delle sei e trequarti. Lo vedevo sempre e mi innamoravo sempre più di lui.
Cominciammo ad uscire: ci trovavamo sul mare, che a noi piaceva tanto.. Su una scogliera a picco sul mare, in un punto che nessuno conosceva: "è il nostro piccolo posto segreto" mi sussurrava ogni volta.
Rimanevamo lì, ore a parlare, a guardare il tramonto, i gabbiani che volavano verso l'orizzonte.
Lui, poi incominciò a dire quanto si odiasse, quanto fosse diverso da tutti, quanto non riusciva ad accettarsi; parlava, si confidava con me, fino a quando i suoi occhi di ghiaccio si sciolsero in un mare di lacrime.
Lui, in realtà, era perfetto, ma non sapevo come dirglielo, le parole mi si bloccavano in gola, e rimanevo zitta.
Passarono i giorni, i mesi, e io mi innamoravo sempre di più, ma lui era ancora più triste.
Un giorno notai un livido sul suo polso, ma non gli chiesi nulla, avevo paura di essere troppo invadente.
Mi auto convinsi che era solo la mia immaginazione e tutti e due ci limitammo a guardarci in silenzio, non avevamo più niente da dirci.
Ogni giorno ci trovavamo sempre lì, al solito posto, e poi tornavamo a casa insieme, con quel treno delle 6:45, dove ormai, quasi un anno prima, ci eravamo conosciuti.
Era quasi estate, e lui portava troppo spesso la sua felpa arancione, però non gli chiesi niente, come al solito.
Un giorno eravamo sul bordo della scogliera, io sentivo il suo cuore e lui il mio, che batteva solo per lui, ma questo non lo sapeva, non sono mai riuscita a dirglielo.
Il tempo passava ancora e purtroppo arrivò quel 16 agosto e quando arrivai nel nostro piccolo posto segreto, lui non c'era; c'era solo un biglietto: l'aveva scritto lui.
Aveva l'abitudine di scrivere col Lapis, e poi di ripassare con la penna, cercando di cancellare i segni della matita, sperando che nessuno se ne accorgesse.
Sapeva che il lapis si poteva cancellare, mentre la penna no, una volta scritto, non poteva più essere cancellato.
Scriveva la sua vita in lapis, perché di quello non ne era mai sicuro; non era sicuro nemmeno di stare vivendo.
Ma quel "addio" no, non lo scrisse in lapis, perché di quello era sicuro, ma subito in penna; sapeva che non si sarebbe potuto cancellare, sapeva che una volta scritto, che una volta detto, sarebbe stato per sempre.
Scoppiai a piangere.
Il giorno dopo, sui giornali, c'era un articolo che parlava di un ragazzo che si era tolto la vita; era lui, si era suicidato sulla nostra scogliera, proprio perché sentiva che poteva nascondersi da tutti.
Quella scogliera da cui noi guardavamo il tramonto insieme, e i gabbiani che volavano.
Il suo corpo non fu più ritrovato, solo la sua felpa arancione che indosso ancora oggi, per sentire il suo profumo.
Lui era perfetto, io l'amavo più di quanto ami me stessa e lo amo ancora e, si, ora glielo voglio dire: tu sei perfetto, io "ti amo" e ti amerò per sempre. Lo urlavo sempre al cielo quando ero lì, Da sola; così, chissà, magari un giorno mi avrebbe sentito: ormai di lui mi rimaneva solo un ricordo, il ricordo di quegli occhi azzurri, che pur essendo di ghiaccio erano riusciti a sciogliermi il cuore, il ricordo di quel sorriso, del suo sorriso unico del mondo, il ricordo di quel
Sorriso, del suo sorriso unico al Mondo, il ricordo di quelle braccia che quando mi abbracciavano mi facevano sentire a casa.
Ormai era tutto solo un ricordo, un ricordo indelebile dalla mia mente, che nemmeno il passare del tempo sarebbe riuscito a cancellare.
E nessuna cosa, nessuna persona al mondo, sarebbe mai riuscita a colmare il vuoto che lui aveva provocato dentro di me.
Continuavo a tornare lì, in quel posto, tutti i giorni, e poi tornavo a casa con quel treno delle sei e trequarti, e sedevo sempre il quel posto dove lo avevo incontrato la prima volta che lo avevo Visto.

Amore mio,
Ora è di nuovo il 16 agosto; è passato un anno da quando sei volato in cielo, come un angelo. Tu eri un angelo, il mio angelo, e la terra, si sa, non è posto per angeli. Ora, mentre scrivo queste cose, sono qui, nel nostro piccolo posto segreto; però, stasera, non prenderò il nostro treno, perché verrò a trovarti. Ti ricordi quando ti dissi "per sempre"? Ecco io non scioglierò questa promessa, io voglio stare con te per sempre. Non ho bisogno di scrivere "addio" perché il mio mondo sei tu, è qui non sto lasciando nessuno.
Quindi, adesso, con il pennarello indelebile, scriverò la cosa di cui sono più convinta in questo mondo e che non potrò mai cancellare: "aspettami, sto arrivando. Tua, per sempre".

Spazio autrice
Adesso potete insultarmi e dire tutto quello che vi pare, ma io tengo particolarmente a questa mini storia. È una parte di me e vorrei che mi dite cosa ne pensate. A breve pubblicherò il resto della storia. Baci❤️

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