12.0 : il passato

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Rimasi immobile in piedi. Quelle parole, il suo tono di voce, il suo sguardo... mi sentii presa da una sensazione immensa di gioia, sia per aver raggiunto le sue stesse conclusioni, sia perchè mi ero dimostrata all'altezza della sua fiducia.
Elle si avvicinó lentamente.
« hai voglia di un po' di The? »
Quella domanda fuori argomento mi strappò un sorriso e annuii; lui soddisfatto chiamó Watari, che portó la teiera con due tazze e poi ci lasció nuovamente soli.
Osservavo Ryuzaki incuriosita: non mi era mai capitato di essergli cosí vicina e di poterlo osservare mentre non era preso dalle indagini.
Alzó lo sguardo e mi osservó.
«sai... i tuoi occhi non ti si addicono»
Sorrisi imbarazzata.
«in-in che senso?»
«da quel che ho potuto osservare, sei una persona estremamente timida, che cerca di mascherarlo rinchiudendosi in un guscio di freddezza e asocialità...»
Prese un biscotto tra le mani
«...ma appena ti senti minacciata, reagisci in maniera scomposta...
Sei una persona fondamentalmente fredda, ma i tuoi occhi hanno un colore veramente caldo e confortante...»
Arrossii capendo che lui era riuscito a fotografarmi perfettamente...
« da come arrossisci deduco che le mie ipotesi sono esatte...»
Tacqui per alcuni istanti
«sei veramente una persona speciale Elle, sono felice di averti incontrato... »
Balzai in piedi in maniera fulminea, e lui probabilmente non si aspettava che lo avrei abbracciato.
Mi strinse, come se non avesse mai visto o provato tale manifestazione di affetto.
I suoi capelli bruni, sebbene risultassero spettinati e ispidi all'aspetto, erano quanto di piú morbido mai accarezzato.
Mi distaccai da lui, che era lievemente rosso in volto.
«grazie del The Elle»
«di nulla, ringrazia Watari... è stato lui a prepararlo...» disse in maniera sbrigativa...
Pff... non cambierà mai. Ma in fondo io volevo restasse com'era...
«ora devo andare... a domani» uscii salutando dalla sede.
[...]
Tornai a casa e mi buttai sul letto profumato di Lavanda; presi il mio Taccuino e segnai ulteriori dati riguardo lo svolgimento del caso...
Ritrovai gli appunti del caso di due anni prima... in America...
La mia mente tornó indietro nel tempo, leggendo quanto scritto.
Era una fredda giornata di Ottobre, il magistrato era stato ucciso da 72 ore, e i membri del quartier generale si stavano preparando per scortare il figlio dell'uomo in una località sicura.
Quel bambino era speciale: tutti erano impressionati dalle sue capacità deduttive, emerse sin dal primo incontro con i poliziotti Americani.
Eravamo tutti convinti che lui sarebbe stato la chiave di svolta per la risoluzione del caso.
Il compito di scortarlo fino alla sede fu mio, mi misi in macchina e raggiunsi casa sua.
Il bambino interamente vestito di bianco, e con dei folti capelli ricci, fece capolino dalla finestra e lo portai a destinazione.
Scendemmo con cautela, ma mentre avanzavo sentii un susseguirsi improvviso e violento di spari
«Anigawa? Anigawa?! FAITH CHE SUCCEDE?!»
Quella era la voce di Elle.
Il bambino venne colpito e morí.
Elle mi pregó di continuare ad indagare con lui...
E alla fine fu proprio il detective a risolvere il caso.
[...]
Socchiusi gli occhi e mi addormentai

N.a.
Shiau splendori!
Spero il capitolo vi piaccia
💗tu che stai leggendo! Se il capitolo ti è piaciuto accendi una stellina e lasciami il tuo commento^^

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