Paura di te

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Dopo quella chiamata incominciai a guardarmi intorno e a stare più attenta con chi parlavo e a chi davo confidenza.

Era estate. Piena estate. La stagione più bella dell'anno a mio parere. Colori, vestitini corti , caldo,mare,niente scuola, uscite con gli amici . Be insomma la felicità.

Era un giorno bellissimo. La mia amica Elena era appena arrivata a casa mia per andare a mare insieme. Elena era fantastica come amica. Ci conoscevamo da sei anni. Era una ragazza dolce e piena di energia. Era quell'amica che c'e' nei periodi meno belli della vita. Quell'amica che ti sostiene e che ti da consigli. Be perfetta è il termine esatto. Lei è magra,ha capelli corti color castano chiaro e occhi color marrone scuro.

"Dai Smeralda mettiti il costume così andiamo."

"Si. Che dici mi metto quello giallo o quello nero?"

Mi osservò e poi scoppiò a ridere.

"Be entrambi mostrano il tuo seno enorme quindi vanno bene tutti e due. "

Scoppiammo a ridere mentre io mi mettevo il costume nero.

"Adesso sono pronta. "

Mia madre era in cucina quando si mise a gridare come al suo solito.

"Ragazzeeeeeeee i panini sono pronti."

"No mamma mangiamo qualcosa fuori."

Mia madre venne nella stanza dove eravamo con due panini giganti.

"Non se ne parla. Questi li portate con voi. Sono due piccoli spuntini ripieni di maionese,pomodori ,lattuga e prosciutto. Vi farà solo bene non è vero Elena?"

Elena andava molto d'accordo con mia madre. Stava più tempo con lei che con me quando veniva a casa mia. Avevano molte cose in comune. Per esempio amavano i film horror , amavano di più i cibbi dolci che quelli salati ed erano persone tranquille, tutto il contrario di me.

"Certo! Non si preoccupi. Li portiamo con noi."

"Quante volte ti ho detto di darmi del tu Elena. Ormai fai parte della famiglia. "

"Grazie mille e scusa ancora mi devo abituare. "

Lì guardavo parlare e non vedevo l'ora di andarmene. Non che mi dispiacesse che loro andassero d'accordo ma quando loro incominciavano a parlare non la finivano più.

"Forza forza adesso andiamo sennò non arriveremo a mare neanche per le 10:00."

Io e Elena prendemmo tutto quello che ci serviva e poi incominciammo a camminare per arrivare a mare. Già a mare a piedi. Non era molto lontano da casa e così avevo anche la scusa per camminare un pò dato che, dopo quella chiamata ,facevo ammeno di uscire di casa. Avevo paura che succedesse qualcosa alla mia famiglia. Ormai io le avevo passate tutte ma non avrei mai permesso che qualcuno toccasse la mia famiglia.

"Guarda Memi il maree. FINALMENTEEEE. Chi arriva per ultima paga il gelato. "

Oh quasi dimenticavo! Elena mi chiamava sempre con un nomignolo che solo lei usava "Memi".

"No non è giusto. "

Lei sapeva benissimo che io non correvo mai in pubblico accausa del mio seno enorme. Tutti avrebbero incominciato a guardarmi e io odio stare al centro dell'attenzione.

Iniziai a correre più veloce che potevo ma arrivai lo stesso ultima e così dovevo mantenere la scommessa e pagare io i gelati.

"Dai la prossima volta sarai più fortunata Memi."

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