La stanza del Padrone

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Scesi le scale e mi ritrovai vicino alla porta Demon. Aveva un vestito completamento nero e degli occhiali anch'essi neri.

"Finalmente. "

"Non incominciare. "

"Non dire a me cosa fare e soprattutto non fare la sbruffona nel luogo dove andremo. Non potrò non punirti lì se non ti comporterai bene."

Me la stavo facendo sotto anche se sembravo tranquillissima. Cercavo di non pensare in quale luogo mi stesse portando per non agitarmi. Per tutto il tragitto non parlò. Damon quando ragiunsimo la nostra meta sembrava più agitato di me.

"Smeralda prima di entrare lì dentro devi sapere un paio di cose. Non devi mai allontanarti da me,potrebbe succederti di tutto lì dentro. Non dare confidenza a nessuno,neanche a ragazze o gay. Tieni gli occhi bassi quando qualcuno si avvicina a me  e tutto andrà bene."

"Ma se è così rischioso perché mi hai portata qui? Torniamo a casa."

La paura aveva preso il sopravvento su di me.

"No. Ricorda sta sempre accanto a me e tutto andrà bene."

Scendendo dalla macchina vidi l'enorme porta del locale e mi sentì persa. Andai incontro a Demon.

"Demon a che gioco stai giocando?"

Si tolse gli occhiali e mi prese per un braccio.

"Smeralda è inutile che cerchi di perdere tempo. Ormai tu ci sei dentro a questo gioco."

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Luce soffusa.  Gemiti. Persone che gridano ed io che mi stringo di più a Demon.

"Padrone Demone finalmente ti rivedo,vedo che sei stato impegnato. Chi è la ragazza una nuova ?"

"Billy ciao anche a te. La ragazza è off limits mi dispiace,se ne cerchi una  te la farò  mandare nella tua stanza."

"Grazie Padrone sei molto generoso."

Mi guardò per qualche frazione di secondo e poi se ne andò. Demon mi portò su delle scale e mi fece sedere sulle sue gambe. Eravamo in un divanetto e da lì  si poteva vedere tutta la stanza. Persone che correvano avanti e indietro ,corde e catene che venivano appese al muro,non capivo più niente.

"Salve Padrone vuole qualcosa da bere?"

Mi girai e mi ritrovai una specie di cameriera mezza nuda con un vassoio in mano. Guardava in basso e aveva una voce spaventata.

"No. Puoi andare ora."

La ragazza scappò  via per le scale ed io alzai la mano e colpi sul petto Demon.

"Che c'è?"

"Perché l'hai trattata in quel modo?"

"Lei adora essere trattata così. Io la tratto solo come vuole lei."

"Cosa? Quindi lei è una sottomessa ?"

"Si.  Sta per iniziare lo spettacolo silenzio."

All'improvviso fu tutto buio. Si aprì  una piccola luce in un angolo della stanza. C'era una ragazza a terra, tremante e nuda. Aveva un collare al collo ed una catena che era attaccata al collare. Non riuscivo a vedere bene chi teneva l'estremità di quest'ultima.

"Signori e signore godetevi lo spettacolo."

Mi sentì osservata. Guardai Demon e notai il suo sguardo fisso su di me. Era attento e serio ed io ero così spaventata. Sentì un lamento che proveniva da quell'angolo occupato dalla ragazza. Mi girai di scatto e trovai quest'ultima stesa a terra e con un piede che le schiacciava il viso.

"Ma cos-a"

"Non devi spaventarti. Lei è  Kaily ,sottomessa da più di tre anni. "

Lo guardai inorridita.

"Portami fuori da qui. Adesso."

"No. Finché non lo dico io tu rimani qui."

Cercai di alzarmi ma fu impossibile. Demon mi teneva stretta a se.

"Smeralda.."

"No sta zitto Demon. Se volevo guardarmi un porno andavo su internet non ti pare. "

"Se pensi che questo sia un porno ti sbagli. La sottomissione non coinvolge solo il corpo ma anche la mente. Alla fine diventi di chi ti frusta...alla fine diventi del tuo Padrone."

"Adesso capisco cosa sei...perché mi facevi quella cose...perché mi punivi."

"Cosa sono? Dimmelo."

Riflettei bene prima di rispondere....le punizioni erano una cosa a cui non ero abituata ...e non lo sarei mai voluta essere.

"Un sadico... un mostro."

"Perché chiamarmi mostro se quando ti tocco riesco a farti bagnare? Perché non riesci ad accettare questo mondo ? "

"Perché non è il mio."

"Potrebbe diventarlo se tu lo volessi."

"No. Da un uomo cerco la dolcezza non la violenza. Appena finirà  tutto questo e tornerò  a casa mi dimenticherò di tutto questo....sarà come un brutto sogno."

"Tu sei gia casa."

"No. Io..."

All'improvviso sentimmo dei tacchi salire le scale.

"Padrone mi scusi la stanza è pronta."

"Grazie. "

La ragazza girò i tacchi e se ne andò.

"Che stanza?"

"La nostra. Andiamo!"

Si alzò e mi prese per il braccio.

"Eh lasciami. Io non vengo da nessuna parte. "

Sbuffo e mi guardò scocciato.

"Ah sbuffi pure."

"Eh cosa si deve fare con queste donne!"

Si chinò e all'improvviso mi ritrovai con la faccia sul suo lato B.

"Fammi scendere,prima di subito."

Sentì  la sua risata.

"Demon mi hai sentita. Fammi scendere."

Passammo per un corridoio lunghissimo e pieno di porte. Tutti fissi a guardare me mentre mi dimenavo e gridavo.

"Devo dire che siete molto d'aiuto."

Nessuno mi rispose. Demon mi dese una pacca sul sedere come per dirmi di stare zitta.

"Non ti permettere zoticone hai capito. Appena scendo da qui ti faccio nero."

"Adoro le tue minacce."

"Perché ancora non sono diventate fatti. Fammi scendere e vediamo se ancora le adori."

Sentì ancora una volta la sua risata e mi fu impossibile dire altro. Mi  dimenavo ma niente lo faceva cedere, anzi stringeva ancora di più la presa.

"Ecco qui la nostra stanza."

Una porta nera si aprì. Demon mi mise giù ed io rimasi sulla soglia.

"Cos'è tutto questo."

"Questa è la stanza del Padrone. Del tuo Padrone."

#SPAZIOAUTRICE
Vi prego perdonatemi se avete aspettato tanto ma non sono riuscita a pubblicare il capitolo prima. Un bacio fatemi sapere se vi piace.

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