La Mia Schiava

il passato

"Dobbiamo parlare!"

Sembrava strano. Sudava freddo ed era bianco in faccia come se avesse visto un fantasma.

"Certo. "

"Non qui. Vieni con me."

Non calcolando Miki uscimmo dalla stanza. Mi portò fuori dal locale e mi fece salire in macchina. Non diceva una parola e stavo iniziando a preoccuparmi sul serio.

"Demon che sta succedendo? "

Lui non rispose, sembrava assorto nei suoi pensieri. Dopo quindici minuti la macchina si fermo. Scesi ,dopo Demon, ed incominciai a seguirlo. Senza mai voltarsi e senza mai dire una parola camminò per,più o meno, cinque minuti. Guardandomi intorno mi accorsi di essere in una specie di cimitero.

"Cosa ci facciamo qui ? Demon mi sto spaventando."

"Non hai niente di qui aver paura. "

All'improvviso si fermò davanti ad una lapide.

"Lei era mia madre. "

"Oh. Mi dispiace Demon. Io ...ecco..non sapevo che lei fosse deceduta. Mi dispiace."

"Ancora non sono rassegnato per la sua morte ,perché l'assassino é ancora a piede libero. "

All'improvviso mi senti mancare l'aria. Le gambe incominciavano a tremare ed il mio cuore per qualche secondo smise di battere.

"Tu mi stai dicendo che tua madre é stata .."

"Uccisa. Si é stata uccisa. "

"Perché l'assassino non é in carcere?"

"Perché la testimonianza di un bambino non era valida secondo il giudice. Un bambino che aveva visto sua madre morire sotto i suoi occhi...un bambino impotente...un bambino ormai segnato. "

Il bambino era lui! Come può essere vero...

"Demon perché mi stai dicendo queste cose? Non hai mai aperto un argomento cosi personale con me."

Appena si girò vidi le lacrime che colmavano i suoi occhi e che erano pronte a scappare via ,verso i solchi dei suoi occhi.

"Perché questo argomento ti riguarda. Ti riguarda più di quanto pensi. "