Capitolo 2

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Dopo quella notizia rimasi un po' silenziosa. Come sarebbe stato vivere con un ragazzo di un anno più grande? Sarebbe venuto a scuola con me? Avrebbe frequentato i miei futuri amici? Era bello? Simpatico? Non riuscivo a smettere di pensare e farmi domande. Zia aveva detto che era un ragazzo davvero carino e educato. Aveva anche detto che avrei dovuto condividere il piano con lui e quindi anche il mio bagno. I miei sogni e desideri in fumo. Era troppo chiedere un bagno tutto mio? Evidentemente si. Eravamo ancora per centri commerciali visto che la zia pensava che i mille vestiti che mi aveva comprato fossero pochi. Era da tantissimo che camminavamo e mi facevano male i piedi. Le scarpe che avevano comprato e mi avevano fatto indossare non erano così male. Delle semplici scarpe sportive. Comode per un po' infernali per il resto del tempo. Quanto vorrei ritornare nel mio vecchio paesino e mettermi i miei scarponi pesanti e comodi. Dopo varie suppliche riuscii a convincere quelle due donne armate di carta di credito, io volevo tornare a casa. Finalmente seduta in macchina, schiacciata dalle troppe borse e scatole. La prossima volta ,e spero sinceramente che non ci sia chiariamoci, io vengo con un'altra macchina. Dopo mezz'ora di viaggio arrivammo a casa e mi mandarono a chiamare papà per avere un aiuto. Quando mio padre vide la mia faccia scoppiò a ridere e andò fuori da mamma. Io invece andai in camera mia e preso l'intimo mi buttai sotto l'acqua calda. Mi lavai i capelli prendendomi il mio tempo. Poi passai al corpo e alla fine mi buttai di nuovo sotto l'acqua per togliere il sapone. Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano sul corpo e uno sui capelli. Tornai in camera ormai in pigiama e con i capelli bagnati mi buttai sul letto. Era una sensazione fantastica. Poi una domanda di fondamentale importanza mi venne in mente : quando sarebbe arrivato questo ragazzo? Mi precipitai giù e notai tutti a tavola
" perfetto tesoro, stavamo per chiamarti" disse mio padre
Mi sedetti a tavola e dopo che la zia annunciò l'arrivo di questo mio futuro cugino, non riuscii a tapparmi la bocca
" allora quando arriva? " Chiesi con curiosità
Mia zia mi guardò sorridendo e con evidente divertimento negli occhi
" domani mattina tesoro"
Spalancammo tutti la bocca
" C-cosa ? " Chiesi ancora stupita
" Hai sentito bene tesoro domani alle 11"
Presi un po' d'aria e la buttai velocemente fuori. Mi misi composta sulla sedia e in silenzio continuai a mangiare. Guardai sul telefono l'ora e con mia sorpresa vidi che erano già arrivate le 21.30. A quel punto mi alzai e baciai tutti sulla guancia augurando la buonanotte a tutti. Arrivata in camera mi buttai sul letto e mi addormentai immediatamente. Il viaggio era stato lungo e questo nuovo problema doveva arrivare tra poche ore.
La mattina dopo mi alzai alle 10 giusto in tempo per fare colazione e farmi un doccia. Non mi sarei messa in vestito o cose così, dovevo conoscere un ragazzo non il principe di qualche regno sperduto. Quindi mangiai dei biscotti, feci la doccia e indossai un paio di jeans corti e una canottiera, devo ammettere che qui fa davvero caldo. Misi del mascara e un burrocacao. Io odiavo i trucchi, non capivo il senso di diventare una maschera del carnevale di Venezia. E poi tutte le ragazze che si mettono fondotinta, cipria, ombretto, eyeliner, mascara, lucidalabbra e tutte quelle robe lì, ma come fanno? Io non ricordo nemmeno il mio nome figuriamoci l'ordine del trucco. Ma soprattutto come si fa a rinunciare a mezz'ora di sonno? Non lo capirò mai. Ad un tratto sentii il campanello e così curiosa mi avviai verso l'entrata principale. Quando aprii la porta mi resi conto di aver fatto una grandissima cazzata a non vestirmi carina. Sgranai gli occhi,ma subito mi ricomposi. Avanzai verso di lui spinta dalla zia e gli tesi la mano
"Isabelle"
Lui mi guardò e sorrise e cazzo che sorriso. Afferrò la mia mano e si presentò
" Liam"
Sorrisi anch'io e poi lasciai che Liam si presentasse anche al resto della famiglia. La zia aveva detto la verità era davvero un bel ragazzo e sembrava anche educato. Poi papà mi guardò e con tono per niente contento disse
" Tesoro noi tre dobbiamo andare a sbrigare delle pratiche per l'adozione torneremo questa sera voi fate amicizia"
Ci rimasi malissimo, un giorno intero con Liam, da sola. Loro uscirono, noi ci guardammo e capii che ero nella merda.
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Ciao a tutti
Spero che questi due capitoli vi siamo piaciuti
Fatemi sapere cosa ne pensate
Didizzy02

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