Quello che vedo in te

Capitolo 8

Ero in vasca quando la mia pancia cominciò a brontolare. Avevo una fame da lupi. Mi alzai e mi asciugai i capelli. Poi quando stavo per uscire dalla stanza mi ricordai che giù c'era l'intera famiglia. Sconsolata tornai nel mio letto. La fame sarebbe passata e al contrario la voglia di vedere Liam no. Così mi addormentai sperando che la mia pancia avrebbe smesso di borbottare.
Quando mi svegliai erano le 3 di notte. Sfinita di sentire il rumore della mia pancia mi alzai e andai in cucina facendo attenzione per le scale. Aprii la dipensa e afferrai un pacchetto di patatine poi andai sul divano e ripresi a guardare il film lasciato in sospeso quel pomeriggio con Liam. Circa mezz'ora dopo ero in lacrime mentre affondavo la testa in un cuscino del divano. La morte del protagonista aveva sconvolto anche me. Non me lo sarei mai aspettato. Appoggiai la testa sul divano coprendomela con il cuscino. Venivo cullata dalle note malinconiche dei titoli di coda mentre facevo dei respiri profondi. Riuscii a calmarmi quando all'improvviso la musica si fermò. Aprii gli occhi si scatto lasciando il cuscino che scivolò ai miei piedi. Liam era in piedi davanti a me che sorrideva
"Hai visto il finale del film vedo. Anch'io ci sono rimasto parecchio male"
Sì avvicinò e con grazia si sedette vicino a me.
"Ascolta mi dispiace per prima, non volevo gridare."
Lo abbracciai. Il motivo non lo so ma lo strinsi a me. All'inizio sembrò quasi sorpreso poi però ricambiò. Entrambi senza sonno guardammo un altro film questa volta scelto da me. Mangiammo patatine per tutta la notte e scherzammo proprio come due cugini. La mattina non sapevo proprio come avrei fatto a stare attenta a scuola. Ma non mi importava. Per la prima volta riuscivamo a capirci. Per la prima volta riuscivamo a parlarci senza urlare o senza prenderci in giro. Le luci dell'alba segnarono la fine di quella magia. Tutti e due ci alzammo e stanchi ci avviammo al nostro piano attenti a non far rumore. Entrammo ognuno nella propria stanza e io cominciai a preparare le cose per la scuola. Astuccio, diario, libri, bottiglietta d'acqua e merenda perfetto c'è tutto. La sveglia del mio telefono cominciò a suonare e visto che la canzone mi piaceva la lasciai suonare. Presi dei jeans e una maglietta e proprio quando stavo per spogliarmi la sveglia si spense. Era passato un minuto. Svogliata entrai sul lettore musicale e rimisi la canzone. Poi continuai a vestirmi e guardandomi allo specchio pensai che l'unico modo per coprire le occhiaie era del trucco. Presi il correttore e lo misi così senza preoccuparmene troppo. Afferrai il fondotinta e anche qui lo spalmai velocemente. Li fissai con la cipria e diedi un po' di colore alle guance con quella polvere rosa. Non chiedetemi come si chiama perché non lo so. Tirai fuori il mascara e lo misi. Guardai il risultato finale e era semplicemente... orrendo. Il fondotinta era messo malissimo e la polvere rosa era troppa. Sembravo scottata dal sole. Presi un batuffolo di cotone e lo passai su tutta la faccia con dello struccante. Tempo perso. Corsi in bagno e mi lavai la faccia. Il mascara era colato e ora sembravo un panda. Guardai l'ora erano le 7.30. Mi misi le mani nei capelli. Torno di là super velocemente e rifaccio tutto. Il risultato alla fine non era così male. Avevo speso qualche minuto in più per stendere meglio il fondotinta. Non feci colazione, nella notte avevo mangiato anche troppo. Tornai in bagno e vidi Liam che si stava lavando i denti. Merda il denti. Presi spazzolino e dentifricio. Lavai i denti e rimisi il trucco che si era tolto. Poi spazzolai i capelli. Ero sicura di una cosa avevo bisogno di una doccia. Infilai le scarpe e corsi per le scale. Trovai Liam tutto pronto che sembrava infastidito dal mio ritardo.
"Sia ringraziato Dio! Veloce!"
Salutai tutti e entrammo in macchina.
"Siamo in ritardo corri" dissi
" Secondo di chi è la colpa Isabelle?"
Rispose alzando un po' il tono della voce. Me ne restai zitta. Arrivammo a scuola e non pensammo neanche a lasciare la macchina lontana per mantenere il nostro segreto.
Velocemente corsi in classe e arrivai un secondo prima dell'insegnante.
Questa volta mi era andata bene.