~ Under the same sky ~ Scott McCall ~

Capitolo 2 ~Brividi~

Narratore pov

Erano le 06:00 e Scott non aveva ancora chiuso occhio.
Era ormai così da 3 giorni si sentiva strano come se gli mancasse qualcosa, come se qualcosa stesse cambiando e non sapeva se avrebbe resistito ad altri cambiamenti.
Le cose ultimamente andavano bene, anche troppo. Con la sua nuova fidanzata Kira andava tutto bene. Non poteva dire di amarla, non provava le stesse cose che sentiva per Allison...
Allison gli mancava,era passato tanto da quando era morta, ma lui la amava ancora. Certo non più come una volta... Ma lei gli aveva lasciato un vuoto che Kira non sarebbe mai riuscita a riempire.
Avrebbe voluto parlare di questo con qualcuno ma non sapeva davvero con chi... Con Stiles, il suo migliore amico, non poteva. Si dava ancora la colpa per quello che era successo, ogni volta che questo argomento veniva fuori lui cadeva in depressione.
Con Liam non poteva perché lui non conosceva Allison, lui non poteva capire.
Aveva pensato di andare a parlare con Lydia ma lei aveva perso più di tutti per colpa del nogitsune... Allison e Aidan, la sua migliore amica e il ragazzo che le piaceva.

Non si era nemmeno accorto di aver passato un'altra ora a pensare e ora doveva prepararsi di corsa. Corse in doccia e ci passo 15 minuti, si vestì, mangiò qualcosa e poi salì in moto.

Arrivò a scuola in 10 minuti e parcheggiò vicino a Stiles. Scese dalla moto e qualcosa catturò la sua attenzione... Un odore, dolce come di vaniglia, ma allo stesso tempo sentì qualcosa di selvatico, come di un animale. Dopo poco sentì Stiles che urlava -Scott mi stai ascoltando?! Scott? Ci sei??-
Guardò l'ora sul cellulare <<7:50>> possibile che avesse passato 10 minuti a concentrarsi su quell'odore senza capire di chi fosse?!
Ultimamente era davvero stanco e debole, ma lui era il vero Alpha, dovrebbe essere  uno degli Alfa più potenti... Ma lui non si sentiva così.
Da quando nel magazzino degli Argent aveva quasi ucciso un uomo, solo con gli artigli, aveva paura di trasformarsi... LUI,SCOTT MCCALL, IL VERO ALPHA, AVEVA PAURA.
Paura di perdere il controllo, di diventare come Peter, un mostro. Avrebbe potuto far del male alle persone che più amava, far del male al suo branco.
Poi sentì Stiles -oggi non dovevi fare il giro delle scuola con la ragazza nuova- guardò Stiles e poi si mise a correre verso la presidenza dove la ragazza lo stava aspettando.
Entrò senza bussare, per fortuna non era troppo in ritardo.

Appena entrato l'odore dolce di prima lo assalì e notò davanti a lui una ragazza, era particolare e questo la rendeva bellissima.
Aveva i capelli color oro molto lunghi, la luce del sole li illumina e li rendeva ancora più belli. I suoi occhi erano verdi, era poco più bassa di Scott, non era magrissima come Kira, aveva una terza abbondante, se non una quarta. Era messa di profilo e per quello che vedevo aveva anche un bel culo.
<<Scott sei FIDANZATO, ricordatelo>> disse una vocina nella sua testa.

Si avvicinò e le porse la mano
-ciao sono Scott-
Dopo pochi secondi lei gli prese la mano e la strinse, lei aveva le mani così piccole e morbide, rispetto a quelle del ragazzo.
-piacere, Mia-
rispose lei, aveva una voce dolce e acuta, davvero bellissima.
Il preside li congedò poco dopo dicendo che di avere molto lavoro da fare e i ragazzi uscirono dall'ufficio.
Iniziò a mostrarle la scuola mentre gli ultimi ritardatari, compreso Stiles, entrarono nelle classi. Quest'ultimo si accorse di Mia al suo fianco e fece l'occhiolino al moro. Lui ringhiò all'amico e Mia lo guardò male, ma non chiese niente. 
Passarono il resto della visita a ridere e a raccontare un po' della propria vita all'altro. Il ragazzo tralasciò l'argomento " Licantropi, Sovrannaturale e Morte"
Ma lei non mentì per tutto il tempo, il suo battito fu regolare fino a quando lui le prese la mano, per portarla al campo di lacrosse. Sentì 3 o 4 battiti saltare. Ma lui poteva capirla, ogni volta che le loro mani o le loro braccia si sfioravano sentiva i brividi.
La vocina nella sua testa continuava a ripetergli <<Scott tu sei FIDANZATO>>  ma dopo poco iniziò ad ignorarla... Non facevano niente di male...