~ Under the same sky ~ Scott McCall ~

Capitolo 3~Chimica~

Ormai era passata quasi un'ora ma Scott si trovava così bene con Mia che non se ne accorse e mentre lei parlava lui la guardava con uno sguardo dolce e sognante.

-Dopo che mio fratello ha perso la vita per colpa del' attacco di un leone di montagna, i miei genitori iniziarono a incolparsi a vicenda, io ero sempre più triste e mi isolavo da quelli che un tempo ritenevo amici, ma che appena se ne presentava l' occasione mi prendevano in giro.
I miei genitori divorziarono e io passai qualche mese a casa con mio padre, ma i miei compagni di scuola iniziarono ad andarci pesante e un giorno mi aspettarono fuori da scuola e iniziarono a insultarmi e picchiarmi. Io dissi tutto a mio padre ma lui disse che esageravo, ma quando mia mamma venne a sapere tutto chiese la custodia esclusiva e be... Ci trasferimmo qui, non so perché proprio a Beacon Hills, ma mia madre dice sempre che questa città la attirava-

Scott ascoltò tutto molto attentamente e alcune cose gli sembrarono strane e familiari ma i suoi pensieri vennero interrotti dall'orribile suono di quella cavolo di campanella che segnava la fine dell'ora che avevano da passare insieme.

-cos'hai alla prossima ora?-chiese lui.
-chimica con il professor...-stava rispondendo lei. In quel momento Scott voleva solo sentire il nome del suo stesso professore.
-Harris?- finì lei insicura, aveva paura di incontrare i nuovi professori. Scott invece non poteva essere più euforico!
Avrebbero passato un'altra ora insieme, gli avrebbe presentato Stiles e Lydia. Facevano chimica tutti insieme, di solito i due ragazzi stavano insieme in laboratorio mentre Lydia si sedeva con qualche ragazza. Ma non oggi, oggi Stiles sarebbe stato costretto a stare con Lydia e viceversa.

Scott sapeva quanto all'amico non piaceva rimanere solo vicino la ragazza più bella e popolare della scuola, suona strano ma dopo il bacio, Aiden, Malia il loro rapporto era cambiato.
Quel bacio, alcune volte Stiles ci ripensava e sentiva di nuovo quel sapore di lucidalabbra alla fragola delle labbra di Lydia e il sapore salato delle sue,per colpa delle lacrime.
Ora però tra di loro non era più come una volta, Stiles non rincorreva più Lydia e la ragazza non lo ignorava più... Ora erano amici, veri amici. In alcuni momenti però entrambi si sarebbero saltati addosso, ma non potevano, per il branco. Se tra loro non avesse funzionato il branco si sarebbe spezzato in due.

Arrivati in classe trovarono Stiles seduto a una delle postazioni e in quella dietro Lydia.
Scott ordinò al primo di andare vicino la ragazza con lo sguardo ma prima lui si avvicinò a Mia per conoscerla.
- piacere Stiles Stilinski- urlò così forte che Scott si coprì le orecchie.
- ciao io sono Mia- rispose la bionda stringendo la mano al ragazzo.
Uno... Due... Tre... Scott contava i secondi che quella stretta durava che a lui iniziavano a sembrare troppi... Cinque... Sei.
Si staccarono e poco dopo si sentì lo sbattere dei tacchi di Lydia sul pavimento.
- piacere io sono Lydia- disse con un sorriso molto dolce.
- Scott mi aveva parlato di te ma non mi aspettavo che tu fossi davvero così tanto bella e comunque io sono Mia-
- Okay, tu sei la mia nuova migliore amica- disse la rossa. Non avrebbe dovuto dirlo, l'ultima a cui l' aveva detto era stata Allison, aveva usato la stesse parole. Questo la rattristò un po' ma non ebbe il tempo che il professore entrò.
Appena si sedettero tutti ai propri posti il signor Harris guardò verso Mia.
- lei deve essere la nuova ragazza, Mia Reeds?- lei annuì.
- bene, venga qui vicino alla cattedra che la presento alla classe- finì l' uomo.
Mia non voleva farsi vedere da tutti, ma non aveva scelta. Mentre si alzava si sentì qualche fischio e commento da parte dei ragazzi nella classe.
- ragazzi per favore un minimo di contegno!- ma non accennavano a piantarla e Mia passava dall'essere rossa a bordeaux.
Solo quando Scott urlò un po' troppo forte di fare silenzio tutti si ammutolirono.
La ragazza tornò a respirare normalmente mentre correva al posto. Arrivò e subito appoggiò la mano su quella del ragazzo.

Per il resto la lezione proseguì normalmente tra l'esplosione dell'esperimento di Stiles e Lydia e tante, tantissime risate.
Mia si trovava davvero bene ma sentiva che le stavano nascondendo qualcosa, che quando Stiles diceva qualcosa di strano tipo sulla luna o su mostri e leggende e Scott lo guardava male non era per caso.

Ci fu un picciolo intervallo di 15 minuti in cui i ragazzi parlarono un po' di loro a Mia e anche sta volta dovettero omettere dettagli come "uno dei miei ultimi fidanzati era una lucertola gigante ma poi è morto e risorto licantropo" oppure "sai che ho risorto un lupo mannaro psicopatico" per Lydia oppure "sono stato posseduto da un demone giapponese" per Stiles e"sono riuscito a diventare il vero alpha ma ora ho paura di uccidere tutto il mio branco" per Scott , anche se quest'ultimo pensava di aver finalmente trovato qualcuno con cui parlare di tutti i suoi problemi non poteva... Per ora.

La campanella suonò e Mia corse in aula di storia per poter avere un buon posto negli ultimi banchi.
Entrò e un ragazzo era già seduto nella classe; aveva i capelli castano chiaro e gli occhi chiari, aveva davvero un bel fisico, era molto muscoloso,ma meno di Scott ma era un po' più alto del moro.
Si squadrarono a vicenda e poi lui indicò con lo sguardo il posto affianco a lui e lei "corse" a sedersi.
- io sono Theo. Tu?-
-io sono Mia,piacere-
- sei davvero tenera e carina-
- in che senso?- disse Mia confusa.
- sembri una bambola di porcellana sembri così fragile-
- fragile ci chiami qualcun'altro- disse la ragazza con nervosismo.
- scusa, scusa... Calmati. E comunque era una specie di complimento-
-non sei molto bravo con le ragazze?-
-sono andato in un collegio maschile per tutta la vita dopo la quarta elementare-
-e prima?-chiese Mia.
-andavo a scuola qui a Beacon Hills, ero in classe con alcuni ragazzi che ho visto ultimamente nei corridoi-
- tipo chi?-
-tipo Scott McCall-