Capitolo 10~non questa volta~

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Scott pov

Sento di essere debole e vuoto. Ancora una volta non sono riuscito a proteggere la ragazza che amo. Perché si, la amo e ne sono più sicuro che mai.

La mia vista si annebbia e mi lascio scivolare con la schiena contro il muro, per alcuni secondi che sembrano andare a rallentatore tutto diventa buio e penso che sarebbe così bello finirla qui. Dimenticarmi delle preoccupazioni e di ogni pericolo che mi circonda e che a poco a poco mi sta consumando. E poi tutto ritorna lentamente alla normalità e noto Liam in ginocchio davanti a me con un inalatore in mano con gli occhi che brillano. Uso l'inalatore e ritorno a respirare normalmente abbracciando Liam e ascoltando il suo cuore battere troppo forte.
Ritorno insieme al più piccolo negli spogliatoi e racconto tutto quello che è successo, anche di me e Mia, perché Liam è il mio beta, lui è come mio fratello.
-Devo dirti la verità? Non ho idea di cosa fare- ammetto tristemente.
-Troveremo una soluzione, per mia e per Heydan...-
-Heydan? Intendi la tua compagna?-
-Si...Credo...Cioè...lo so ma...-
-Liam riesci a fare una frase di senso compiuto - gli domando con un sorriso.
-Glihodettochesonounlicantropomano-
-Liam, Liam calma se parli così non capisco-
-Le ho detto che sono un licantropo perché a me lei piace davvero molto ma non mi ha creduto quindi glielo ho fatto vedere perché penso che lei possa essere una chimera- sputò tutto in una volta rimanendo senza fiato.
-meglio, se sa la verità possiamo tenerla al sicuro.-
-davvero?-
-Si. Sono stanco di vedere la gente morire e non poter fare niente-
-dovremmo trovare un collegamento tra le chimere per poter proteggere le persone prima che vengano trasformate-
-credo di averne trovato uno- e per la prima volta ringrazio la prof di biologia.

Mia pov

Sono incatenata a questo tavolo da ormai ore e Theo non fa altro che fissarmi studiando ogni mio piccolo movimento.
-ti devo ringraziare-dice lui.
-per cosa?-
-oh ,ma non te ne sei davvero resa conto-continua con una voce dolce quanto spaventosa.
-lascia che io ti illumini, hai presente i tuoi gioielli, quelli fatti di pietre violette, oppure il fatto che tua madre non voglia che ti porti amici a casa o il fatto che non ti lasci cucinare? È perché dal momento in cui sei nata lei ha iniziato a proteggerti da tutto questo, a proteggerti da quello che sei in realtà.-
-di cosa diamine stai parlando?-
-di strozzalupo, acolito, vischio, frassino, sorbo degli uccellatori ovunque: nel tuo cibo, nei tuoi vestiti, a casa tua, in macchina e perfino nel tuo shampoo. Tu sei il veleno più potente per una creatura sovrannaturale. Tu sei come una bomba a orologeria, i tuoi poteri sono stati bloccati per tanti anni ora vediamo di trovare un modo per riattivarli e Scott sarà troppo debole per salvarti-

Theo si avvicina con un coltello in mano e uno sguardo poco rassicurante.
-vediamo quanto ci metti a guarire-
Prende e fa una incisione sul mio braccio, iniziò a sanguinare e il suo sguardo è quasi deluso.
-dobbiamo farti trasformare... Ma prima, raccontami un po' come hai fatto ammazzare tuo fratello-
-non è stata colma mia!-
-ne sei sicura? tu dove eri mentre lui moriva?-
Io non lo ricordo. Non ho ricordi di quella sera e non ricordo di aver salutato Max prima che uscisse, mi ricordo solo di essere andata a dormire in camera mia verso le 16 per un forte mal di testa. Ho ripreso coscienza di quello che faceva solo verso le 11 del giorno dopo, svegliandomi nella macchina dei miei genitori.
-non lo so- dissi a bassa voce tenendo i denti stretti per il dolore.
-è tutta colpa tua, solo tua, se tuo fratello è morto, se i tuoi genitori si sono separati e se ora tutti i tuoi amici moriranno. - le sue parole mi ferivano ma le avevo già sentite molte volte.
-poi sei anche così stupida... pensi davvero che a un ragazzo come me potrebbe piacere una sfigata come te- sento come una fitta al cuore e poi tanto caldo che cresce dentro il petto.
-quando anche Scott si accorgerà di quanto tu sia inutile smetterà di cercarti.-
-cosa c'entra ora Scott?- ringhio contro di lui piena di rabbia.
-credi che non me ne sia accorto che da ormai due settimane tu vai a letto con lui puttana!-
A quell'ultimo insulto non mi riesco più a fermare e inizio a muovermi sul lettino, tirando il più possibile, ferendomi con le cinghie varie volte.
-è inutile che ci provi, ormai sei finita. Ne Stiles ne Scott ne Liam o chiunque altro può salvarti.- la rabbia diminuisce e diventa tristezza.
-ti sbagli loro mi stanno già cercando.-
-non so se però faranno in tempo- ho una siringa piena di uno strano liquido verde e io, ormai senza speranze faccio l'unica cosa che posso fare: urlo.
-ZITTA, ZITTA, ZITTA- urla Theo lanciando a terra la siringa e bloccandomi la bocca con una mano.
-urlare non ti servirà a niente ma è molto fastidioso. E poi la voce ti serve per spiegarmi della tua famiglia.

Scott pov

-Scott ammettilo, sei ubriaco-
-Stiles non è il momento giusto.- cercavo di farmi spazio tra le persone in corridoio, che oggi avevano deciso di andare più piano del solito.
- Non puoi presentarti a casa di sua madre e dirle "sua figlia, che probabilmente è un lupo, è stata rapita de un pazzo che vuole incontrarmi questa sera e ora lei mi dovrebbe raccontare tutta la storia della sua famiglia"-
-E cosa dovrei fare? Ignorare tutto e andare avanti? No, non lo farò. Non questa volta.- dissi con tono deciso uscendo da scuola.
-E io cosa dovrei dire al coach?- sbraitava Stiles da dentro la scuola
-Digli che sono morto- continuai io ormai in sella alla moto.

~ Under the same sky ~ Scott McCall ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora