Pov's Steph
Bevvi un altro sorso del mio caffè, mentre camminavo al campus.
Come ogni volta, ragazzi e ragazze andavano di fretta, a causa di alcuni ritardi alle lezioni.Dylan
Non lo vedevo da un po', non era più venuto al campus, anche se da una parte, dopotutto, speravo ci ritornasse solo per poterlo vedere, ma dall'altra parte speravo non tornasse..per un semplice motivo: non volevo starci male.
Continuai a passeggiare, finché intravidi un viso a me conosciuto.
I suoi occhi guizzarono su di me.
Era lui: Dylan.
Il bicchiere di plastica, nel quale era contenuto il mio caffè cadde a terra, riversando il liquido scuro che conteneva.
Feci un paio di passi indietro non appena lo vidi avanzare verso di me e quando fu troppo vicino, mi voltai e cominciai a correre il più velocemente possibile."Steph" mi richiamò.
L'attenzione del campus era su di noi, alcune ragazze avevano già cominciato a spettegolare sulla scena che era passata loro davanti.
Sicuramente non avevano mai visto Dylan inseguire una ragazza e per loro doveva essere una novità."Steph" urlò, tentando di fermarmi.
All'improvviso una mano si strinse intorno al mio polso, facendomi fermare.
"Non scappare." Disse lui, con il fiatone. "Non scappare più da me." Aggiunse e mi fece voltare verso di lui.
Non sapendo sostenere il suo sguardo, evitai di guardarlo negli occhi.
"Steph,guardami." Sussurrò.
Scossi la testa.
"Ho detto di guardarmi." Disse, in modo più duro di prima.
Non appena lo guardai, notai la sua espressione.
Vidi il suo viso: la barbetta che cominciava a ricrescere, era da un po' che non se la toglieva,i suoi occhi stanchi, sicuramente non aveva dormito bene..oppure non aveva dormito affatto."Di qualcosa." Ordinò
Mi limitai a guardarlo.
Nessuno dei due aveva qualcosa da dire. Restammo così, in silenzio.
Rabbrividii non appena senti le sue labbra appoggiarsi sulla mia guancia, per poi scendere, fino ad arrivare al mio collo.
Bacio dolcemente l'incavo del mio collo, per poi cominciare a succhiare. Succhiava sempre più forte,mi torturava e non appena si staccò sorrise soddisfatto al succhiotto che aveva sicuramente lasciato.
Sobbalzai non appena posò le labbra sulla zona arrossata e leggermente dolorante."Devi capire una cosa." Disse, staccandosi e ritornando a guardarmi in viso.
"Che cosa?" Sospirai, ma a quell'affermazione lo guardai confusa.
Ci fu un'attimo di silenzio.
"Che sei mia." Affermò.
Sentii un colpo al cuore.
Non riesco a definire se era di emozione oppure di sofferenza. Forse un po' tutte e due."Dylan, devi smetterla."
Mi allontanai di qualche passo da lui, ma fu inutile dato che Dylan avanzò ancora verso di me.
Mi prese per i fianchi, il suo viso era a poca distanza dal mio, i miei occhi nei suoi e i suoi immersi nei miei. Ci guardammo intensamente."Cosa dovrei capire? Stai cercando di dire che non sei mia?" Domandò lui, ma non seppi rispondere.
"Vuoi dire che ogni volta che ti sfioro non provi niente? Vuoi dire che non hai mai la pelle d'oca quando ti sfioro il collo con le labbra? Stai cercando di dire che non vuoi che tutto questo continui? Dai, andiamo Steph, non puoi evitare quello che provi per me e lo sai anche tu. Basta che mi avvicino al tuo viso, come sto facendo adesso e il tuo cuore batterà così forte.." si interruppe un' attimo e appoggiò la sua mano sul mio petto "lo sento, pensi che sia così stupido? Pensi che sia così stupido da non capire che provi qualcosa per me? Steph..non mi mentire, sai anche tu che sei mia. Sei più mia di quanto tu pensi..e se adesso ti baciassi, non ricambieresti il bacio?" Soffiò sulle mie labbra.
Scossi la testa "no,Dylan..non ricambierei il bacio." Mentii.
"Ne sei così certa?" Le sue labbra sfiorarono le mie e non riuscii a resistere.
Ci baciammo e in quel momento mi sentii viva, mi sentii quasi felice anche se sapevo che non voleva relazioni e che per lui ero solo un giocattolo, ma ormai, dipendevo da lui.
"Così, non avresti ricambiato eh?" Si staccò dalle mie labbra.
Abbassai lo sguardo e sentii le sue labbra sulla mia guancia.
"Lo sai anche tu: sei mia." Disse ancora una volta.
"Dylan..ma.." mi bloccai, non riuscendo a finire la frase.
Mi guardò confuso, aspettando che finissi quello che stavo dicendo.
"Ma cosa?" Mi incoraggiò.
"Noi..non.." Quasi balbettai.
Mi guardò e pensai che avesse sicuramente capito la mia domanda dato che, stava riflettendo.
"No." Rispose secco.
"Cosa?" Abbassai lo sguardo.
"Lo sai, non voglio relazioni." Sbuffò seccato.
Guardai altrove, per evitare il suo sguardo.
"Ma possiamo essere qualcos'altro" mi guardò.
"E cosa dovremmo essere?" Risposi, quasi scioccata.
"Amici." Disse lui.
"Amici?" Non riuscii a sostenere il suo sguardo.
"Amici, cioè, amici con benefici."
Alzai lo sguardo di scatto, sgranando gli occhi.
"Steph, siamo amici. Amici a cui piace fare questo."
Non mi lasciò il tempo di ribattere. Posò le sue labbra sulle mie e ci baciammo ancora una volta.
Il suo cellulare cominciò a squillare. Dylan si staccò e lo prese, portandolo al suo orecchio."Arrivo subito." Disse seriamente.
Mi baciò sulla guancia e se ne andò, lasciandomi li, ancora spiazzata per quello che mi aveva detto poco prima.
**Spazio autrice**
Scusate per l'attesa, ma in questo periodo ho avuto vari problemi con la scuola e per motivi personali. Però, ecco qui il nuovo capitolo.
Spero vi piaccia. Continuerò a breve. (Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate u.u)
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Insegnami ad amare
De TodoMi dissero che era un cattivo ragazzo,che rovinava la gente,che stava con una ragazza diversa ogni notte. Mi dissero che non provava sentimenti,che era incapace di amare..ma io mi avvicinai a lui. Mi rovinai,mi rovinai a tal punto da non essere più...