Ogni alba rimasta (Ex ANCHE ORA- Il castello del tempo)

Prologo

"Opera tutelata dal plagio su www.patamu.com con numero deposito 52591"

Se non lo avete fatto, leggete il capitolo zero, grazie! :)

Rivivo quel momento ogni giorno.

Stavo ripetendo ad alta voce l'ultimo argomento del programma di letteratura. A distanza di due giorni avrei avuto l'esame e l'ansia era così tanta da poterla palpare. Lo squillo del telefono mi colse di sorpresa. Sbuffando, andai a rovistare nella borsa cercandolo freneticamente.

《Pronto?》

Un minuto e trentacinque secondi fu la durata della chiamata. Accertandomi prima di averlo spento, posai il telefono sulla scrivania colma di libri. Andai in camera di mia madre e frugai nel cassetto del suo comò alla ricerca della chiave della cassaforte. Il freddo di quel piccolo pezzo di metallo contro la mia pelle bollente fu un piccolo e piacevole sollievo. Mi diressi in salone e spostai il quadro realizzato da mio nonno anni prima. Girai velocemente la chiave nella serratura e tirai fuori dalla cassaforte una minuscola scatola rossa in plastica, ben nascosta tra i documenti e i gioielli famiglia. Mi inginocchiai a terra e la aprii prestando molta attenzione a non romperla. Indossai la catenina d'oro regalatami al Battesimo e mi guardai allo specchio, accarezzando il crocifisso che da essa pendeva in silenzio.

Non avevo mai creduto in Dio nonostante le radicate tradizioni cristiane della mia famiglia, eppure in quel momento sentivo che l'unico in grado di capirmi fosse quell'omino a braccia aperte, con le mani e i piedi inchiodati alla croce.

Il mio calvario era appena iniziato.