Capitolo 3

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Harry's POV

Caysie si preparò la cena da sola, quella sera. La vidi rattristarsi, suo padre lavorava fino a tardi.

La lasciai da sola e me ne andai in camera sua, che una volta era la mia. Non c'erano più i miei libri, non c'erano più i miei vestiti, non c'era più nulla.

Mi sedetti sul letto sconsolato. Ogni sera venivo in questa camera, prima che lei venisse a dormire. Ma ora, che non c'era più il bisogno di nascondermi, non ne vedevo più il problema.

Sentii i suoi passi salire le scale, mentre sussurrava parole.

"Perchè non passi mai una serata con me..."

Si stava riferendo sicuramente a suo padre. Un po' però mi dispiaceva...

Aprì la porta della camera di scatto, ma era talmente persa nei suoi pensieri che non mi vide neppure.

Poi, mi notò. La guardai e stava piangendo.

Mi si strinse il cuore.

"Cosa ci fai qui?"

"Stai piangendo?"

"Ti ho fatto una domanda. O rispondi o esci fuori."

Cosa le prende?

"Cay cosa ti prende?"

"Va tutto benissimo. Puoi andartene per favore? Se no andrò io."

Che caratterino.

"Ma-"

"D'accordo, ciao."

Fece per andare verso la porta, ma la chiusi a chiave con la mia telecinesi.

"Aprila."

"No. Prima mi spieghi che ti prende."

"Non ti interessa."

Ricominciò a piangere. Mi faceva un po' male, sapendo già il motivo per cui piangeva.

Mi alzai dal letto e le andai incontro.

"Cay-"

Non finii di parlare che mi buttò le braccia al collo. Voleva un abbraccio e sorprendentemente ricambiai.

Ero davvero confuso. Un demone che abbraccia un'umana?

Roba da pazzi.

Il suo corpo era caldo, lei era calda. Io in confronto ero un cubetto di ghiaccio.

Tanto freddo da essere bollente.

Si staccò e mi guardò negli occhi. I miei occhi neri, stupidi occhi da demone.

"S-scusa. Ti ho macchiato la maglia."

Guardai sulla mia spalla e vidi che era tutta sporca di nero. Presumo fosse trucco.

Più che arrabbiarmi, mi veniva da sorridere. Era davvero un caso disperato.

"Oh...non ti preoccupare."

Cercai di farla calmare. Non era davvero il momento di incazzarmi, con lei messa in questa situazione.

"Vuoi spiegarmi cosa ti prende?"

"Mio padre non passa quasi mai tempo con me. Sono sempre da sola in questa casa."

Non avevo davvero tante parole per confortarla. Non era nella mia natura.

"Mi dispiace...se vuoi ora ci sono io."

Mi guardò con uno sguardo interrogativo.

"Vabbè, devo andare."

"Dove?"

"Dal padrone. Devo comunicargli delle cose."

"Chi è il padrone?"

Quanto è ingenua.

"Puoi immaginarlo."

E me ne andai.

Caysie's POV

Quello che successe fu davvero strano.

Harry era stato gentile con me.

Forse non era così male come pensavo.

The Haunted House || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora