Capitolo 4

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Mi mancava Harry così tanto.

Avevo voglia di raccontargli tutto quello che avevo fatto nella mia giornata produttiva.

Ma purtroppo non lo vedevo da settimane. O addirittura mesi.

Sentii all'improvviso il letto muoversi. Cosa stava succedendo?

Mi spaventai per il movimento brusco e caddi sul pavimento.

"Ma che cavolo...!"

Uscì da sotto il letto una nube, che si trasformò in Harry.

"Ciao Caysie."

Mi aiutò a rialzarmi. Lo guardai con un'espressione indecifrabile.

"Non si saluta, ragazzina?"

"Mi hai fatta volare giù dal letto. Ti pare una cosa normale?"

"Mhm...si."

"Ovviamente."

"Stavo pensando realmente di poterti ucciedere, ma non penso che lo farò. Almeno, non ora."

"Sei davvero rassicurante, Harry."

"È ironia quella?"

"Scusami...sai, mi è sempre stato impossibile non essere ironica."

"Con me non lo devi fare. Altrimenti ti incenerisco."

"Va bene, ho capito. Ora me ne andrò fuori."

"Dove?"

"Probabilmente dal mio ragazzo."

"Hai un ragazzo?"

"Nah. Ti stavo prendendo in giro."

Sorprendentemente mi sorrise.

"Sei davvero impossibile."

"E tu sei geloso."

"N-non è vero."

Arrossì e mi venne da ridere, ma il mio sorriso assorbì il tutto.

"Sei dolce per essere un demone."

"Tu dici?"

"Si."

"Non mi provocare Caysie."

"Okay okay, scusami. Però devo andare veramente."

"Dove?"

"A fare la spesa. Vieni con me?"

"Ehm...okay?"

"Bene."

Andai fuori e presi il motorino. Aspettai che Harry mi raggiungesse.

"Hey Harry, non avere paura, è solo un motorino."

"È...strano..."

"Dai, non avere paura, guido io."

Provai a convincerlo con un sorriso: riuscii nel mio intento.

"Mettiti questo casco, sali e attaccati ai miei fianchi."

Fece come dissi e si aggrappò alla mia maglia.

"Cay ho paura."

"Fidati di me, non avere paura."

Misi in moto, ma Harry mi fermò.

"No, ti prego Caysie, ho paura."

Scesi dalla moto e per guardarlo in faccia.

"Harry. Ti prego. Devi fidarti di me."

"Chi me lo dice?"

"Harry, non ti succederà niente. Per favore, fai il bravo."

"Okay..."

Risalii sulla moto e rimisi in moto.

"Posso andare?"

"Vai prima che cambi idea."

Senza dirmelo due volte, partii a tutta velocità. Sentii le mani di Harry stringersi in due pugni sulla mia maglia.

Sorrisi: era così codardo.

Andai per le strade urlando come una pazza, per mettermi un po' in mostra.

"Caysie! Ma che cazzo fai?!"

"Urla anche tu, fatti sentire!"

Harry's POV

Questa è pazza. Vuole che urli per la strada su un cavolo di motorino?

"Dai Harry!"

Mi tirò una piedata sugli stinchi.

Cercai di non bruciarla viva.

"Harry...ti prego!"

Okay...potevo fare un'eccezione per lei.

Urlai e la sentii ridere. La sua risata aveva un suono così dolce, che mi venne da sorridere.

E andavamo così per le strade, senza pensieri, urlando a squarciagola.

Caysie's POV

Ero così felice di sentire gli urli malsani di Harry. Lui mi rendeva felice.

Mi fermai in un parcheggio vicino a un bar.

"Siamo già arrivati?"

"No, ho solo bisogno di andare in bagno. Mi aspetti qui?"

"Assolutamente no."

"Come vuoi."

Entrammo nel piccolo bar e chiesi al barista dove fosse il bagno.

"Ciao tesoro, cosa prendi oggi?"

"Ehm no scusa, avevo solo bisogno di andare in bagno."

"Certamente, vai in quel corridoio e poi svolta a destra."

"Grazie mille."

"Figurati."

Segui le sue indicazioni e presto arrivai alla porta del bagno.

"Caysie!"

"Cosa ci fai qui Harry? È il bagno delle donne, ti cacceranno fuori."

"Non sono affari tuoi. E poi, nessuno può vedermi, oltre te."

"Fai come vuoi, io ti ho solo avvisato. E non tornare a fare lo sbruffone con me."

"Sbruffone?"

"Si, esattamente. Io non capisco perchè prima, in moto, eri spensierato, mi abbracciavi quasi spontaneamente. Ora invece sei più scontroso di un adolescente."

Lui mi guardò attentamente senza dire una parola, i suoi occhi parlavano abbastanza.

"Mi vuoi dire perchè mi tratti così? Okay che sei un demone, ma non c'è bisogno di trattarmi come una merda."

Continuava a non dire niente, solo a fissarmi imperterrito.

"Va bene, ho capito. Addio Harry."

Mi girai per andarmene e sorprendentemente Harry non mi fermò. Restò a fissare il vuoto.

"Se vuoi dirmi qualcosa puoi sempre farlo."

E me ne andai.

Raggiunsi il mio motorino, ma Harry era già lì.

"Caysie, mi dispiace."

Parlò a testa bassa e vidi una lacrima raggiungere il pavimento.

Ma questa volta la lacrima non era una goccia di sangue. Era una vera lacrima.

Alzò la testa per guardarmi e alla vista rimasi molto, ma molto sorpresa. Non aveva più gli occhi neri, aveva gli occhi verde-acqua.

Niente di più bello, pensai.

The Haunted House || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora