"Be...eccoci arrivati" Dice Lauren parcheggiando nel vialetto della mia nuova casa. Il quartiere è molto bello da quello che ho visto durante il viaggio ed è vicino al centro di circa trenta minuti. La casa è carina, non è una villa enorme come alcune che ho visto, ma è comunque grande. È a due piani e si trova in mezzo ad altre due case i cui unici divisori son dei muretti.
"Ti piace?" Mi chiede togliendosi gli occhiali e appoggiandoli sul collo della maglietta. Io annuisco semplicemente e appena lei accenna a muoversi, la seguo. La mia casa a Cuba era molto più piccola, ma perfetta direi. Non mi importava niente se non delle persone che ci abitano....anzi abitavano. Mi fermo davanti alla porta, consapevole che una volta attraversata sarà tutto diverso. Lascio sfuggire una lacrima che cade sulla guancia, fino a raggiungere le labbra. Lauren apre la porta per farmi entrare, ma appena vede la scia bagnata sulla guancia, lasciata dalla lacrima ormai leccata via, mi porge uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto.
"Camila iniziare una cosa nuova non vuol per forza dire dimenticarsi di quella vecchia" Dice con voce dolce e rassicurante. Sento una strana sensazione partire dallo stomaco, piacevole, di solievo. Prendo un bel respiro, riflettendo sulle sue parola. È vero, ha ragione, ma se succedesse? Se mi dimenticassi di loro? Se non ci pensassi più? Se iniziassi a chiamare loro mamma e papà? Se iniziassi a vedere Lauren come una sorella? E Sofi? Quando vedró Sofi? Cosa le racconterò poi? Sento il tocco di una mano e mi risveglio dai miei pensieri. Lauren mi sfiora la mano destra per poi porgermi la sua, un sorriso rassicurante sul volto. La guardo, la osservo, ci penso e poi l'afferro, notando quanto la sua pelle sia morbida al tatto, per poi varcare la soglia della mia nuova casa.
"Siamo a casa!" Urla leggermente Lauren per avvertire i presenti."Mike sono arrivate!" Una donna, presumo la mamma di Lauren, fa il suo ingresso nel corridoio che parte nel punto dove ci troviamo noi per continuare più avanti, intravedo il vuoto delle porte, due per lato, lungo il muro e alla fine una rampa di scale. Subito dopo la donna, compare un uomo poco più alto della moglie, seguito da un ragazzo molto alto e una ragazzina, alta più o meno come me. Stanno sorridendo tutti e sembrano così felici che un senso di nausea mi passa per tutto il corpo, pensando che anch'io....ero così felice ogni volta che ero con la mia famiglia.
"Camila, ti presento mia mamma Clara, mio papà Michael, ma puoi chiamarlo Mike e loro sono i miei fratelli, Chris e Taylor" Dice Lauren raggiungendoli mentre Clara si fa avanti, abbracciandomi.
"Mi dispiace molto per ciò che è successo a Sinuhe e Alejandro, noi cercheremo di fare il possibile per farti ritornare il sorriso" Dice mentre si stacca e ritorna vicino ai figli mentre Mike prender parola.
"Mia moglie ha ragione e ti promettiamo che ogni volta che ne sentirai la necessità ti porteremo a Cojimar, anche perchè una vacanza ci vorrebbe" Dice strappandomi un sorriso.
"Saremo a tua completa disposizione" Dice Taylor.
"Vedici come i tuoi migliori amici" Dice Lauren con il suo sorriso meraviglioso.
"Ti dispiace se ci provo con te?" Chiede Chris facendo ridere tutti mentre io arrossisco.
"Io vi ringrazio, si vede che siete brave persone e metterò anch'io il mio impegno per ambientarmi"Tutti sorridono alle mie parole e noto Lauren avvicinarsi e afferrare nuovamente la mia mano.
"Ti abbiamo preparato un piccolo benvenuto di là, anche per conoscerci meglio" Dice lei sorridendomi.
"Il primo pezzo di torta è mio" Urla Chris correndo nella prima porta sulla facciata destra.
"Te lo scordi, l'ho fatta io, tocca a me il primo pezzo!" Gli urla Taylor seguendolo mentre un piccolo sorriso compare sulle mie labbra. Mike e Clara seguono i due figli mentre Lauren non accenna a muoversi, quindi la guardo.
"Eri bella da bambina, ma ora lo sei ancora di più" Dice fissandomi e facendomi arrossire. Aspetta! Da bambina? Come fa a saperlo?
"E come lo sai?" Chiedo fissandola a mia volta in quei due smeraldi.
"Sicuramente non te lo ricordi, ma quando avevo due anni papà ha portato me e mamma a Cojimar e io mi ricordo perfettamente il tuo viso e il modo in cui mi guardavi, lo stesso di adesso" Dice, ma non faccio in tempo a rispondere che Clara compare di nuovo nella nostra visuale.
"Avanti Camila, che quei due si finiscono tutta la torta" Dice la donna per poi tornare nella stanza. Lauren lascia la mia mano e mi sorride, facendomi cenno di seguirla. Il muro del corridoio è giallo chiaro, come quello fuori, mentre il pavimento in legno, abbinato alle porte, fa un bel contrasto. La stanza in cui entriamo è abbastanza grande: un divano bianco, in pelle, si trova in fondo alla parete, di fianco, a sinistra, un tavolo in legno, con sopra la torta e alcune bevande, mentre a destra vi sono due poltrone del medesimo colore e materiale. Un mobile con dei cassetti sul lato, in alto delle mensole e sotto esse un televisore gigante, occupa tutta la parete opposta mentre la laterale, opposta alla porta, è occupata da una grande finestra che illumina la stanza completamente.
Taylor e Chris si stanno gustando la torta, mezza mangiata, sul tavolo mentre Mike e Clara stanno sorseggiando qualcosa sulle poltrone. Intenta a osservare la stanza non noto Lauren, di fianco a me, con due piatti di torta che aspetta un mio movimento per prenderne uno. Cosi faccio e contemporaneamente a lei, mi siedo sul divano, molto comodo devo dire.
"Allora Camila, l'ultima volta che ti ho visto avevi solo un anno, cosa ci racconti di nuovo?"
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عاطفية"Camila. Camila guardami. Prendi sofi e vai a casa del nonno. Vai. Vai" All'improvviso la porta viene buttata giù e un paio di uomini vestiti di nero entrano in casa. Subito prendo Sofi per mano scappo dal retro. "Kaki, ma papi non viene?" Mi chie...