L'aereo è atterrato da qualche minuto e prese le valige, mi dirigo velocemente in bagno per rifarmi il trucco colato dal pianto avuto durante il volo. Non ci credo ancora....i miei genitori.....no Camila, non piangere. E Sofi.....chissá quando la rivedrò....tutto questo è fottutamente assurdo!!! Dovró vivere con una famiglia che non conosco, andare in una scuola nuova e rifarmi una vita senza neanche la mia famiglia vicina!!! Devo essere forte, devo esserlo per Sofi e devo esserlo per i miei genitori..... Prendo un bel respiro mentre rimetto i trucchi regalati da mia madre nella valigia piccola. Prendo poi il trolley e lo trascino con me fuori dal bagno, dirigendomi insieme al resto della folla verso l'atrio d'entrata, cercando il cartello con il nome Jauregui. C'è davvero tanta gente e faccio fatica soltanto a camminare, ma finalmente intravedo una ragazza con in mano un cartello e il nome Jauregui sopra. Mi dirigo verso di lei e più mi avvicino, più qualcosa dentro di me si rompe. Ho paura, per la prima volta nella mia vita ho paura....e se non mi accettassero? E se non ce la facessi con la scuola? E se non riuscissi ad ambientarmi?Quando le sono abbastanza vicina, presta la sua attenzione a me e mi squadra qualche secondo prima di prendere parola.
"Sei tu Camila?" Chiede con una voce roca. È alla mia stessa altezza, ma visto che io indosso delle zeppe e lei delle semplici vans deve essere di qualche centimero piú alta. Ha dei capelli lunghi,di un nero corvino, che le arrivano a metá busto, il naso è piccolo, ma ci sta benissimo sul suo viso, la pelle pallida è contrastata dal rosso acceso delle sue labbra piene e i suoi occhi sono di un verde smeraldo stupendo. Indossa un semplice jeans nero strappato che le fascia quelle gambe perfette e sopra una canottiera dei Nirvana del medesimo colore ne mette in risalto le curve. È...wow. Sembra la fotocopia adolescente di Megan Fox.
"Ham....si sono io" Dico rialzando lo sguardo verso il suo.
"Io sono Lauren. Mi dispiace..per i tuoi genitori" Dice con sguardo neutro e per un momento non capisco di che parla, troppo presa a guardarle gli occhi, ma poi mi torna in mente che....i miei genitori sono...morti. Reprimo le lacrime che tentano di uscire e prendo un bel sospiro.
"Grazie" Dico accennandole un sorriso tirato. Lei mi osserva qualche secondo per poi allungare una mano e afferrare il trolley.
"Lo prendo io questo" Dice e io glielo lascio. "Seguimi, la macchina è parcheggiata fuori" Dice iniziando a camminare ed io la seguo fuori dall'areoporto fino al parcheggio per poi entrare con lei in una Range Rover nera. Posa i bagagli nel baule per poi salire al posto di guida. Ci allacciamo contemporaneamente la cintura, dopo di che accende il motore e lasciamo il parcheggio verso quella che sará la mia nuova casa.
"Hei, mi passeresti gli occhiali che ci sono nel porta oggetti?" Chiede indicandomi con un cenno il porta oggetti davanti a me. Lo apro e in mezzo a vari fogli ed un pacchetto di sigarette, prendo la custodia con dentro dei Ray-ban neri. Glieli passo e lei li afferra sussurrando un grazie. Rimetto la custodia all'interno per poi chiuderlo, nel frattempo lei accende la radio dove sta passando la nuova canzone di Justin Bieber, Love your self, che lei inizia a canticchiare, picchiettando le dita sul volentante a tempo. Ha una bellissima voce, roca e melodica e la sua espressione mentre intona le parole è pacifica. Per tutto il resto del viaggio non parliamo, lei continua a canticchiare le canzoni che passano mentre io guardo fuori dal finestrino la nuova cittá dovró vivró.....senza la mia famiglia.QUANTO MI MANCATE
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MOVIN' ON
Romance"Camila. Camila guardami. Prendi sofi e vai a casa del nonno. Vai. Vai" All'improvviso la porta viene buttata giù e un paio di uomini vestiti di nero entrano in casa. Subito prendo Sofi per mano scappo dal retro. "Kaki, ma papi non viene?" Mi chie...