"Mija. È ora che voi andiate" dice mio nonno freddo. "Carlos vi accompagnerá fino all'Habana. Sofi è giá in macchina. Muovetevi" Dice accarezzandomi una guancia e io annuisco cercando di non piangere. Corro in macchina e mi siedo nel posto passeggeri visto che dietro c'è stesa Sofi che dorme.
"Camila. Adesso che arriveremo all'aereoporto Sofia dovrá partire subito e tu dovrai dirle che ci sono i genitori di tua madre, che tanto sono morti prima che nascesse, ad aspettarla. Hai capito?" Mi chiede mentre delle lacrime iniziano a rigarmi il viso.
"E se.....e-e se chiedesse d-di mamma e papá?" Chiedo in lacrime.
"Digli che stanno dormendo e che non si risveglieranno" mi dice mettendomi una mano sulla spalla.
"I-io....non.....perchè?" Chiedo scoppiando a piangere.
"Camila fidati. Conoscendo tuo nonno li fará fuori tutti. Di questo ne sono sicuroo" Mi dice.
"Lo so...ma questo non ci ridará mamma e papá"dico asciugadomi le lacrime. Vorrei buttarmi giú da questa macchina e farmi investire, ma non posso. Sofi non deve soffrire, o almeno il minimo.
"mama...." sento Sofi parlare,ma quando mi giro dorme ancora.
Guardo Carlos e lui ha uno sguardo disperato.
" Vaffanculo dio" dico e Carlos mi guarda stupito,ma comprensivo.
"mama...." sento ancora Sofi, ma stavolta si sta stropicciando gli occhi."Hei principessa" dico sorridendogli.
"Ciao Kaki. Dov'è mama?" Mi chiede sorridendomi.
"Mama e Papá stanno dormendo Sofi. Sono....sono molto stanchi" dico trattenendo le lacrime.
"E noi dove andiamo? Io voglio andare da mama" Mi dice con sguardo serio.
" No Sofi non andremo da mama. Sai dove stiamo andando?" gli dico.
"Dove?" Mi chiede sbadigliando"Dagli altri nonni. Andiamo negli Stati Uniti e tu farai una vacanza dai nonni mentre io andró dai miei amici. È un gioco sai? Chi è più felice vince" gli dico sorridendo e lei sorride.
"Allora preparati a perdere" mi dice e io rido.
"Che ne dici di dormire ancora un po'?" Le chiedo e lei annuisce, ristendendosi sui sedili e chiudendo gli occhi. Io appoggio la testa al finestrino e guardo nel buio della notte le stelle che brillano. Due pero' sembrano brillare di più, come a volersi farsi riconoscere...mamma e papá...mi lascio scappare un sorriso oltre a delle lacrime silenziose che sembrano trasmettere il dolore che sto provando in questo momento. Per il resto del viaggio è tutto silenzioso, sia fuori che dentro di me.
"Eccoci" dice Carlos ad un certo punto, scendendo dalla macchina e io lo imito prendendo Sofi in braccio.
"Quando iniziamo a giocare?" Mi chiede sorridendo.
"Camila.....sono loro" dice Carlos indicando due signori anziani che ci guardano.
"Guarda Sofi. Ci sono la i nonni. Vai a salutarli" dico e lei gli corre incontro abbracciandoli poi torna da me.
"Kaki io vado. Ci vediamo quando vincerò"dice abbracciandomi forte e io rido cercando di non piangere però.
"Ci vediamo presto" Dico e lei si stacca correndo dai signori di prima. Appena si allontana sento il cuore spezzarsi e scoppio a piangere abbracciando Carlos finchè stanca non mi addormento sulle poltrone dell'areoporto.
La mattina dopo mi sveglia Carlos e mi da il biglietto per Miami. Mi saluta e mi dice che quando scenderò dovrò cercare una persona con il cartello Jauregui. Io piango ancora e poi salgo sul mio volo. Solo quando vedo la mia terra allontanarsi capisco la difficoltá di perdere tutto.
Addio Cuba, arrivo Miami.

STAI LEGGENDO
MOVIN' ON
Storie d'amore"Camila. Camila guardami. Prendi sofi e vai a casa del nonno. Vai. Vai" All'improvviso la porta viene buttata giù e un paio di uomini vestiti di nero entrano in casa. Subito prendo Sofi per mano scappo dal retro. "Kaki, ma papi non viene?" Mi chie...