Capitolo 4

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In questo capitolo:
Kevin Chapman - Lionel Fusco
Michael Emerson - Harold Finch
Jim Caviezel - John Reese
Taraji Penda Henson - Joss Carter
Amy Acker - Samanta Groves/Root
Sarah Shahi - Sameen Shaw
Chris Fisher - Produttore/Regista
Jonathan Nolan - Autore/Produttore/Showrunner
Greg Plageman - Produttore/Showrunner/Sceneggiatore
Steve Howey - Marito di Sarah Shahi
James Carpiniello - Marito di Amy Acker
Amanda Segel - Sceneggiatrice
Denise Thè - Sceneggiatrice/Produttrice
William Wolf Howey - Primogenito di Sarah Shahi
Ava Grace & Jackson James Carpinello - Figli di Amy Acker


- Passato

Punto di vista: Chris Fisher [Produttore & Regista]

''Tesoro ti sta squillando il cellulare''
Esco dalla doccia stringendo l'accappatoio in vita.
''Grazie angelo.'' Mi passi l'asciugamano per i capelli ed esci chiudendoti la porta alle spalle.
''Chris!''
''Jonathan sei già un cumulo di ansia alle nove del mattino?''
''Non fare il brontolone. Devo chiederti un favore.''
''Dimmi.'' Immagino non riesca a chiamare tutti, come al solito.
''Ci vediamo martedì prossimo nella sala prove degli studios alle nove e dovresti chiamare Michael, lui c'è anche lunedì per i primi episodi ma io sarò assente quindi.. visto che lunedì tu ci sei potresti dirgli di venire anche martedì? Oppure lo chiami.''
''Ma per chi mi hai preso?''
''Per favore! Ho avuto un imprevisto e Greg è alle prese con l'organizzazione degli altri compiti.''
''Va bene! C'è dell'altro?''
''No amico! Ti ringrazio, sono in debito con te!''
''Lo spero bene.''
Non vedo l'ora di cominciare a girare così la smette di mettermi sotto pressione con venti chiamate al giorno. Tiro i capelli all'indietro e compongo con calma il numero di Michael, ci vogliono tre o quattro squilli affinchè lui risponda:
''Salve Chris.''
''Ciao Michael, come stai?''
''Molto bene, tu?'' La sua voce quieta mi fa dimenticare delle urla di Jonathan.
''Benissimo, grazie. Ascolta, Jona mi ha chiesto di avvisarti, c'è una la prova generale per i copioni martedì alle nove nella sala prove degli studios, ok?''
''Sì avevo notato le sue chiamate, purtroppo ero impegnato, quindi ci vediamo sia lunedì che martedì?''
''Sì, arriviamo al sedicesimo episodio per farci tutti un'idea sui ruoli di Amy e Sarah.''
''Perfetto, ti ringrazio Chris.''
''Di nulla! A presto.''


8:45, sono in anticipo, mi poggio alla macchina parcheggiata rigorosamente male, le cose fatte bene sono brutte, sento che dobbiamo evadere da queste regole che non fanno altro che chiuderci in gabbie che chiamiamo società. Una chioma di capelli castani arriva in mia direzione.
''Chris Ficher e i suoi pensieri.''
''Denise Thè, ci rincontriamo. Come mai non sei venuta all'ultimo incontro?''
''Avevo del lavoro da sbrigare. Vi siete divertiti? Com'è Sarah Shahi?''
''Simpatica, la riconoscerai dal profumo forte.'' Ti guardi in giro.
''Shh! che potrebbero arrivare da un momento all'altro.'' Esclami felice. Non vedi l'ora di conoscerla.
Parliamo del lavoro, degli uccelli e di quanto sia fresca l'aria mattutina, aspettiamo gli altri come aspettiamo le olimpiadi, ogni prova è un'esercizio per l'avvenimento della nostra gara.
''Ecco Greg.'' Siamo comodi sul cofano.
Scende dall'auto con una cartellina stracolma di fogli volanti, cadono un po' a destra, un po' a sinistra, Denise accorre in suo aiuto.
Accodati a Greg arrivano Sarah e Kevin; lui esce buffamente incanstrando un lebo della giacca color sabbia nella portiera, lei sprigiona il suo adorabile profumo appena riduce i metri che ci allontanano.
''E' un piacere rivederti Sarah.'' Svio i convenevoli mettendole due caramelle tra le mani.
''Lo è anche per me Chris.'' Una la mette in tasca e l'altra la scarta seduta stante.
''Per me nessuna caramella?''
''Sono solo per le signore Kevin.'' Gliene lancio una al limone.
''Oh ma grazie zuccherino!'' Ricambia il lancio con un inchino signorile prima di entrare negli studios.
''Chi è quella ragazza con Greg?'' Avevo dimenticato Denise.
''Lei è Denise Thè, non l'hai ancora incontrata perchè non era presente al pranzo.''
''Sì, è una produttrice, Jonathan mi ha parlato di lei nell'e-mail.''
''E sceneggiatrice.'' Tutti omettono il fatto che lei, seppur produttrice, si occupi della sceneggiatura.
Il Suv nero di Amy Acker frena accanto alla Golf di Chapman. Si avvicina lentamente nei suoi jeans neri.
''E' una bella giornata, non trovate?''
La salutiamo entrambi con un buongiorno, è raggiante oggi.
''Ciao Chris e buongiorno a te.''
Sarah infila le mani in tasca e tende ad Amy l'altra caramella dal rivestimento arancione, arrossisce appena.
''Grazie!''
''Ti cedo quella all'arancia, per aiutare il tuo buon giorno.'' Lascia il ripieno di zuccheri nelle mani della collega. ''Di' a Denise che l'aspetto dentro per le presentazioni.'' Emula Kevin lasciandoci soli nel parcheggio con Greg che tenta di ordinare le sue scartoffie assieme a Denise.
''Avete già fatto amicizia.'' Stai fissando ancora la caramella, sembri sorpresa del gesto.
''Pare di sì, è un tipo strano.'' Affermi.
''Sarà un'ottima compagna di lavoro.'' Insinui la caramella tra le labbra.
''Sicuramente.'' Entri dentro anche tu mollando a me la carta.
''Fisher!'' Balzo sul posto voltandomi.
''Tara! Ma perchè fai così?!'' Ho sentito il cuore schiantarsi nella gola.
''Mi sono vendicata dello sportello.'' Mi baci le guance, il tuo sorrisetto divertito è evidente.
''Questa volta passi.'' Tiro un sospiro, sono rassegnato oramai.
''Dove sono gli altri?''
''Amy, Kevin e Sarah Shahi sono dentro, Amanda ha detto che sarebbe stata già qui per altre faccende, mancano Jonathan... '' Non termino la frase che m'interrompe.
''Jim e Michael stanno arrivando, li ho sentiti poco fa.'' Toglie il giacchino di jeans. ''Vi aspetto dentro.''
Pochi minuti dopo infatti arrivano, Jonathan si presenta con mezz'ora di ritardo in taxi, la sua auto gli ha dato buca durante il tragitto. Un lungo tavolo ci riunisce, ognuno con il proprio copione, Amanda, come aveva detto, era lì dalle 7:00, si è presentata a tutti con un urlo di battaglia, tra lei e Taraji non saprei dire chi è più fuori di testa.
Ieri abbiamo provato in un altro studio, molto più illuminato, questo è più cupo, crea anche l'atmosfera, ci sono degli scaffali su tutte le pareti pieni di libri e manuali di cinema e sceneggiatura, all'inizio dei miei studi adoravo toccarne il dorso nelle grandi biblioteche dell'università, adesso tutto questo comprende degli attori e come allora, adoro sfogliarne le pagine.
Siamo venuti per provare le parti di Sarah, così da rendere chiaro il suo personaggio a noi e a lei, quindi partiamo dal sedicesimo episodio, nulla di impegnativo, il grosso arriverà la settimana prossima.

Punto di vista: Sarah Shahi [Sameen Shaw]

Amanda mi sta indicando in linea generale le caratteristiche di cui devo tener conto per quanto riguarda il mio personaggio anche se Jonathan nella sua e-mail mi ha scritto praticamente tutto, so anche che cibo piace a Shaw. Gli script sono scritti davvero bene, non c'è nulla che io non riesca a capire, le prime battute filano lisce, adesso ho quelle con Amy Acker e c'è qualcosa che non quadra..
''Amy mi tortura con un ferro da stiro?''
''Esatto.'' Risponde Amanda in tono fiero.
''Sembra divertente.''
''Lo è.'' Interviene Amy sorridente.
Ripetiamo più volte le nostre scene, partendo dal Hi Veronica fino al just when we were starting to really connect, Amanda esulta ad ogni ripetizione.
''Siete davvero brave, mi piacete insieme.'' Afferma entusiasta del suo e del nostro lavoro.
''Un pensierino ce lo farei.'' Risuona la voce squillante di Denise dall'altra parte del tavolo.
''Non vedo l'ora di provare questo ferro da stiro.''
Non ricordo di aver mai visto una tortura del genere, o almeno non inscenata così, sembra più un gioco erotico tra le due.

Mentre usciamo dagli studios Amy mi rimprovera di non averle ancora inviato un messaggio, io ho il suo numero ma lei non ha il mio, Tara invece non si è risparmiata e mi ha chiamata per chiedermi se sarei stata presente anche lunedì, cioè ieri. Prometto ad Amy di inviarle un messaggio nel pomeriggio, sono le 14:00, per fortuna ho Steve che lavorerà stanotte e avendo la giornata libera sta badando al piccolo, amo quell'uomo.
Appena apro la porta William mi sommerge, gli piace da morire la nuova casa, mi indica Steve che è ai fornelli con un grembiule.
''Papà ha cucinato.'' Fa una smorfia perchè sa che suo padre non è molto abile con le pentole.
''Giuro che è buono.'' Dice in sua difesa Steve. Mi bacia dolcemente la fronte.
''Grazie per aver cucinato tesoro.'' Grazie per esserci. ''William ha pranzato?''
''Sì, mi sono occupato di tutto, adesso aspettami a tavola.'' Mi caccia letterlamente dalla cucina.
Vado via con piacere, essendomi allenata duramente in questi giorni, specialmente ieri, mi ritrovo con i muscoli esausti. Indosso una tuta comoda e mi lascio cadere sul divano, nel soggiorno.
Il cellulare comincia a vibrare, chi mi chiama adesso?
''Pronto?''
''Ciao Sarah, sono Chris Fisher. Greg mi ha chiesto di chiamarti.''
''Ciao Chris! Dimmi tutto.''
''Ha dimenticato di dirvi che ci vediamo lunedì alle otto, proviamo il resto degli script che ti riguardano.''
''Va bene Chris, grazie. A lunedì.''
Chiudo la chiamata e scorro la rubrica per inserire il numero di Chris.
- Amy A. - Devo inviarle un messaggio. Cosa potrei scriverle?
- Ciao Amy. - Troppo formale, cancello.
- Sei pronta ad usare il ferro da stiro? - Così magari capirà chi sono! Però è troppo confidenziale.
- Ciao! Sono Sarah, era buona la caramella? - Molto meglio. Invio.

Steve ha preparato della pasta al formaggio, l'aspetto è sorprendentemente invitante e anche il sapore non è male, forse ha esagerato con il formaggio. Mangiamo con calma, gli parlo del lavoro e delle persone con cui avrò a che fare, di certo non sarà una passeggiata, è un telefilm pieno d'azione e penso di essere davvero adatta a questo ruolo, mi fa sentire forte. Lui è contento quando mi vede così felice.
Terminato il pranzo ripulisce tutto.
''Mi stupisci oggi Steve Howey.''
''Ed è tutto vero piccola!'' Mi carezza la guancia e s'impegna per ripulire il disordine che ha provocato.

Riprendo il cellulare lasciato sul divano, mi ritrovo due messaggi, entrambi da Amy.
- kwejbgkwbebwgge.234. - Ok, e questa che risposta sarebbe?
- Scusa è stato mio figlio. La carmella era buonissima, non ne avresti altre? - Credo di star ridendo in modo ridicolo in questo momento.
- Ti piace lasciare il telefono in giro? Comunque me le aveva date Chris, mi spiace deluderti. -
- Non lo sono! Sto andando al central park con i bambini e hanno fatto un po' di capricci mentre ti stavo rispondendo. - Central Park è qui vicino, magari la raggiungo. Penso a come chiederglielo quando mi arriva un altro messaggio.
- Ma perchè non vieni anche tu? Hai preso casa a NY giusto? - Anticipa di nuovo le mie azioni, neanche mi conosce.
Clicco sulla cornetta verde per chiamarla direttamente.
''Amy.''
''Sarah, che piacere sentire la tua voce. Cos'hai deciso allora?''
''Verrò, devo solo darmi un punto d'incontro.''
''Magnifico, così i bambini e i nostri mariti faranno amicizia. Ci vediamo al ponte del lago, quello più grande.''
''Perfetto. A tra poco allora!''
Steve non sembra molto contento di uscire ma m'incuriosisce vedere Amy al di fuori del lavoro.

Punto di vista: Amy Acker [Samantha Groves/Root]

Avviso James dell'arrivo imminente di Sarah e ai bambini che avranno un nuovo compagno di giochi.
Raggiungiamo il ponte e aspettiamo mentre Ava e Jackson osservano i pesci, con aria trionfante Ava parla di una rana che ha visto tuffarsi nel lago mimandone i movimenti, suo padre comincia a fare il verso del medesimo animale per farla ridere.
Poggio gli avambracci sulla ringhiera del ponte, ci sono davvero tanti pesci e.. altre cose, non saprei dire cosa sono.
''Vuoi tuffarti?'' Sarah assume la mia stessa posizione con una caramella in mano. Mi guarda.
''Me ne hai portata un'altra?'' Questa volta è alla fragola, ha la carta rossa.
Mi risponde sorridendo, un gran cielo di gioia.

Passiamo una giornata piacevole, ho avuto l'opportunità di scambiare con lei più di quattro parole, i bambini hanno giocato insieme e credo si piacciano tantissimo, capisco che Sarah abbia insegnato al piccolo i valori che ho insegnato io ai miei, vanno d'accordo per questo. Ci ripromettiamo di vederci e lo facciamo.

Cominciamo a frequentarci più spesso, una cena, una colazione o una passeggiata, Steve è un gentiluomo ed è il classico tipo che James adora frequentare, hanno interessi molto simili, a volte si isolano per fare lunghe chiacchierate che a noi non dilettano molto.
Giriamo poche scene insieme durante la seconda stagione, quella del ferro da stiro, ad esempio, la ricorderò sempre, ho avuto molti ruoli da psicopatica, questo non è molto diverso dagli altri, però il ferro da stiro ha segnato qualcosa che resterà impresso, un ricordo inchiodato.

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