Giunta a scuola, interamente bagnata grazie alla pioggia, mi ritrovai davanti ad una scena che mi fece ricordare in realtà io chi fossi: una povera stupida che sarebbe rimasta da sola e che metteva vergogna. Stavano prendendo in giro Zayn, perché negli ultimi periodi lo avevano visto con me. Sapevo che a lui non interessava, lo si vedeva anche dal suo viso, ma io non potevo far continuare ciò. Forse avevano ragione.
"La piccola Grande? Ma dai, puoi fare di meglio," e poi lui si girò verso questi ragazzi, ne prese uno dal colletto della camicia e vidi quel che fece: un pugno arrivò dritto sul viso di quel ragazzo e lo sguardo di sfida che fece agli altri tre che ancora continuavano a dire quelle cose, a prenderlo in giro, o almeno fino a poco prima che lui avesse reagito.
"Lasciatela stare o non so neanche io cosa posso combinare, okay? Non ve lo ripeto più!" quasi urlò e quei ragazzi corsero via da lui in meno di un secondo, poi lui vide me. Mi ha guardata come per chiedermi scusa, io lo avevo dimenticato: lui è sempre stato così, dal secondo anno.. diverse volte lo hanno rimandato per la sua cattiva condotta bensì fosse bravo nello studio. Ha sempre odiato quando con mani o parole toccavano cose sue, cose a cui teneva... Ora stava per beccarsi una nota per me.
Mimai con le labbra uno "Scusami tu" e andai via, uscii dalla scuola e andai a sedermi sotto il mio albero. Solo qualche leggera lacrima scivolò sul mio viso, che asciugai subito quando lui mi raggiunse.
"Ariana?," lo vidi sedersi di fronte a me "Perché stai piangendo?" e mi accarezzò le guance, per asciugarle.
Scossi la testa lentamente fino a far allontanare la sua mano dalle mie guance.
"Non sto piangendo," e risi forzatamente "Ti pare che i-.."
Riportò le mani sul mio viso, facendomi zittire con un "shh", poi prese a parlare lui.
"Lo so benissimo che stavi piangendo, Ariana," quasi sussurrò "E so anche perché, è che.. Scusami, non sopporto che parlino così, senza sapere nulla di te.."
"No, Zayn, hanno ragione e lo sai. Poi perché dovresti beccarti una nota ed essere rimandato anche quest'anno per colpa mia?" scossi ancora la testa, abbassando lo sguardo sulle mie manine che avevo iniziato a muovere tra di loro, nervosamente.
"Non dire sciocchezze, Ariana.." e senza allontanare le mani dal mio viso, lo alzò facendo sii che il mio sguardo si posasse sul suo "Loro lo fanno perché sei così piccola," mordicchiò il suo labbro inferiore subito dopo "Sei così..così tu e sanno tutti quanto sei sensibile, che basta una sola parola per farti piangere, un solo gesto.. E allora lo fanno, ma nessuno sa cos'hai qui," e portò una mano sul proprio cuore "E quanto bella tu sia quando sorridi" e con la mano che aveva ancora sul mio viso, sfiorò le mie labbra facendomi inevitabilmente sorridere.
"Visto che sei più bella se sorridi?" continuò a sussurrare lui.
Io restai in silenzio e restai a guardarlo, lui mi sorrise e dopo degli impercettibili secondi si alzò.
"Dove..Dove vai adesso?" mormorai, restando seduta sul prato ed alzando ancor più lo sguardo per poter guardare lui.
"Aspettami, Ariana.." rispose "Aspettami qui, torno tra qualche minuto.." e si voltò di spalle, incamminandosi verso non so dove.
Lo seguii con lo sguardo e vidi che uscì dal cortile della scuola. Stava andando via dalla scuola, ma perché?
*Spazio autrice;
Sono tornata con un nuovo capitolo, anche se non ho raggiunto "l'obbiettivo" nel capitolo precedente. I capitoli sono abbastanza corti, ma posso giustificarmi dicendo che aggiornerò comunque più volte alla settimana. Come sempre spero che vi piaccia, e W i Zariana, ahaha.
Baci!
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White Roses. ~ Zariana
Fiksi Penggemar"Le rose bianche sono i miei fiori preferiti." Dicemmo, insieme. Ed entrambi sorridemmo. Poi lui spostò l'auricolare dal suo orecchio, si alzò ed andò via, ma io non gli dissi nulla. Strinsi il libro che avevo tra le manine a me e restai con quel so...