Capitolo 2

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La lezione finisce e mentre il professorino mette via le sue cose mi avvicino alla cattedra e appoggio la mano sul libro che sta prendendo. Alza lo sguardo, non riesco a decifrarlo, non è arrabbiato, ma non è neanche impaurito.
<<Allora professorino, com'è andato il primo giorno di scuola?>> sorrido e lui si raddrizza incrociando le braccia, le osservo, sono veramente muscolose anche sono nascoste da quella camicia orrenda.
<<Benissimo, a parte una ragazzina impertinente.>> sorrido e stacco le mani dal libro, ritorna a mettere via le sue cose e nel frattempo arriva la prof di matematica. Christofer se ne va quasi correndo. Davvero non lo capisco.

13:00 finisce la scuola. Non ho voglia di tornare subito a casa, mi siedo su una panchina e osservo gli studenti che passano. Vedo Maicol con una tipa con i capelli verdi, si abbracciano e si baciano. Sembra felice, be era felice anche quando stava con me, la nostra non era una storia d'amore, ci divertivamo e basta. Lui non se ne rendeva conto, voleva di più ma io non ero innamorata quanto lui. C'eravamo incontrati in un pub e lui mi aveva dichiarato il suo amore, io lo avevo scaricato dicendo che non me ne fregava niente di lui. C'era rimasto talmente male che era scappato piangendo. Sul momento mi sono messa a ridere, ma ora non lo trovo più divertente.
Accendo una sigaretta e guardo l'ora, si è fatta l'una e mezza, passa una golf nera e riconosco subito il ciuffo punk di Mirko, sbuffo ma aspetto che si sieda accanto a me. Non mi saluta si limita a accendersi una sigaretta anche lui e mette il braccio dietro di me.
<<Hai deciso di non rispondermi ai messaggi?>> aspetto a rispondergli, mi godo il silenzio e la mia sigaretta.
<<Non sono obbligata a scriverti, lo sai>> sono tranquilla forse anche troppo, ma sto talmente bene qua che non ho voglia di litigare.
<<Non sono come Maicol, non ti sto chiedendo di stare con me, solo di sentirci e divertirci quando hai voglia.>> non lo guardo e medito della sua offerta, mi alzo e mi avvio verso casa, faccio qualche metro e senza girarmi alzo la mano e urlo <<Si può fare>> e me ne vado.

L'amore ti cambiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora