L'amore ti cambia

Capitolo 10

Oggi è sabato e mi sveglio tardi, scendo a fare colazione e trovo un biglietto sul tavolo della cucina, è di mio papà:l

Sono al lavoro, per la pausa pranzo passa in negozio che ti devo parlare

Non sono preoccupata per quello che da dirmi, in un modo o nell'altro me la caverò, come sempre del resto.
Faccio colazione e salgo in camera, appena entro mi guardo intorno, c'è troppo disordine. Metto la musica a palla, mi lavo, mi vesto e inizio a pulire la stanza.
Verso le undici e mezza esco di casa e mi avvio verso il negozio. Inizia a piovigginare, sono senza ombrello e metto il cappuccio.
<<Ciao>> mi volto e vedo Lyonel <<Ciao>> cammino velocemente per superarlo ma lui continua a seguirmi <<Vuoi qualcosa?>> mi guarda perplesso, a volte odio essere così diretta <<No, pensavo di passeggiare insieme.>>
<<Ah, non è necessario. Io mi fermo qua.>> indico il negozio e poi lo guardo, non so perché ma sta sorridendo <<Si anch'io, è il negozio di mio padre.>> alzo gli occhi al cielo e entriamo insieme.
Al bancone c'è un uomo, immagino sia il padre di Lyonel, sono uguali ma il padre è molto più macho e sexy.
<<Buongiorno, ciao figliolo. Posso aiutarla?>> mi guardo intorno e vedo mio papà nel magazzino dietro al bancone. <<volevo parlare con mio padre>> lui si gira e tutto sorridente va a chiamare mio padre, è un bel negozio, grande e ben organizzato. Noto che Lyonel mi guarda, tengo a freno la lingua, non voglio far fare una brutta figura a mio padre.
<<Ciao Safiria, seguimi.>> è freddo e distaccato, mi accompagna in un ufficio e mi fa sedere.
<<Sono molto deluso da te, non mi aspettavo un comportamento del genere da parte tua. Stai tranquilla non l'ho denunciato ma non voglio più che tu faccia entrare certa gente a casa mia! Un'ultima cosa è abbastanza delicata...>> si tocca i capelli e guarda per terra, è palesemente imbarazzato.
<<Io ho una relazione con Roberto, il mio capo e stavamo ripensando di trasferirci a casa sua che è spaziosa è comoda.>>
Il mondo mi crolla addosso, mi alzo e esco dal negozio senza guardare in faccia nessuno e corro sotto la pioggia, non so dove andare, so solo che non voglio stare qua.