Capitolo 3

27 2 0
                                    

Arrivo a casa che ormai solo le 14.00. Mio papà non è in casa, deve essere andato al lavoro prima. Da quando lo hanno assunto in quel negozio di attrezzature per il giardino passa più tempo lì che a casa.
Vado in cucina e tirò fuori dal frigo dello speck e prendo un panino. Mi siedo sul divano e mangio il panino mentre guardo la TV, guardò un po al telefono e annoiata da questo pomeriggio poco produttivo mi addormento.
Sento suonare il telefono, mi sveglio di soprassalto e senza guardare chi mi chiama rispondo.
<<Pronto?>>
<<Ciao, sono Alex.>> sto per dire che ha sbagliato numero, che non conosco nessun Alex quando mi ricordo di quel ragazzo che due anni fa a una festa durante Obbligo o Verità avevo dovuto baciare toccandolo, da quella sera non l'avevo più ne sentito ne visto.
<<Ciao! Da quanto tempo.>>
<<Già, senti volevo chiederti una cosa ma preferisco chiedertelo di persona. Ci possiamo vedere domani pomeriggio?>> penso se ho impegni, sono curiosa di sapere cosa vuole.
<<Si ci sono. Alle cinque va bene? Dove ci vediamo?>>
<<Facciamo al boschetto vicino alla tua scuola. A domani.>>
Chissà cosa vorrà, continuo a pensare cosa potrebbe volere e quando arriva mio papà non me ne accorgo.
<<Ciao>> sobbalzo e guardo verso la porta d'entrata, mio papà appoggia le chiavi e mi guarda.
<<Hey John!>> mi guarda male, quando voglio scherzare lo chiamo John, in realtà si chiama Giovanni.
<<La cena? Non si prepara?>> sbuffo e mi alzo dal divano e vado a preparare un piatto di pasta.
Dopo cena salgo in bagno mi faccio una doccia calda e mi metto il pigiamone, mi infilo sotto le coperte e sogno uno strano ragazzo che mi porta in un boschetto.

L'amore ti cambiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora