Will si svegliò alle sette in punto e cominciò a girovagare per quella radura sconosciuta. Coprì Alice con la sua felpa e prese il sentiero, che, apparentemente, portava verso ovest.
Camminando gli venne in mente di come aveva conosciuto Alice.Avranno avuto su per giù undici anni e lei stava ritornando da scuola. Era con Lydia, come sempre e, ad un certo punto si accorse della sua risata e se ne era innamorato. Poi si rese conto che la ragazza, ridendo, lo stava fissando, allora si accorse di essere caduto dalla sua bici. Lydia svoltò a casa sua e Alice gli si avvicinò per la prima volta...
Un rumore improvviso lo riscosse dai suoi pensieri. Si girò, senza scorgere nessuno. Proseguì il cammino.
Si mise ad ammirare gli alberi e i fiori, il cielo e la terra battuta del sentiero.
Era tutto strano.
Gli alberi avrebbero dovuto infondere voglia di vita, di libertá, con i loro enormi rami ed i loro tronchi possenti, ma, invece, sembravano la faccia sofferente di persone incomprese e destinate ad una fine non troppo lontana.
I fiori erano per lo più primule e tulipani, ma sembrava che qualcuno si fosse dimenticato di dipingerli; come le rose, erano bianche, con solamente qualche macchia di rosso.
Il cielo minacciava pioggia, ma sembrava che essa non potesse mai arrivare, come se le nuvole non potessero liberarsi di un peso.
Will si avvicinò ai fiori per controllare se ci fossero veramente della chiazze sulle rose, ma non si avvicinò mai abbastanza per capirlo.
Su una foglia di un tulipano scorse un verme...no, un bruco!
Aveva in bocca un calumè e un insolito monocolo appoggiato sull'occhio destro. Aveva un cappello a cilindro: rosicchiato e sgualfo, con alcune toppe cucite male. Infine, a coprirgli una buona parte del corpo e quattro braccia, una casacca ben rifinita, con orli alle maniche ed un colletto impeccabile. Sarebbe stata perfetta per una cerimonia, se non fosse che era coperta di...
"Sangue?!" Il bruco, vecchio e rugoso in viso, guardò storto William: "Cos'hai detto ragazzo? Sai è troppo tempo che nessuno mi parla, le mie orecchie sono arruginite, potresti ripetere?"
Will si stropicciò gli occhi e giurò che sul viso di quell animale comparve un ghigno. Era troppo scioccato per riuscire a parlare, ma non ce ne fu nemmeno il tempo.
Si accorse di un fazzoletto indaco che gli veniva imposto sul naso, addormentandosi sentì una voce gridare il suo nome.Alice era immobile tra due alberi e tentava di capire chi avesse toccato Will, ma il suo aggressore era incappucciato e quando si accorse della presenza della ragazza fece salire sul braccio il bruco, il quale le fece un occhiolino, e corse via, trascinando William tra la polvere del selciato, come se fosse spazzatura.
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Angolo autrice:
Salve a tutti, vorrei solo dire che se volete commentare o criticare questa storia accetterei tutto molto volentieri. Questa non è la prima storia che scrivo, ma la prima che vorrei tenere.
Spero che la storia stia piacendo!!! Grazie mille!!Vorrei soprattutto ringraziare jaja__giada ❤❤ per il suo supporto.
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Ritorno nel Paese delle Meraviglie
FantasyAlice Raven Gruth è la pronipote di Alice Kingsleigh, cononsciuta per aver intrapreso viaggi mozzafiato nel Paese delle Meraviglie. La quindicenne, però, è continuamente perseguitata da strani sogni e l'unico a credere che possano essere pericolosi...