Ocean| Nash Grier

Capitolo 7

La sveglia suona alle 7.00 a.m.
Sento qualcosa appoggiato sul mio fianco e qualcosa dietro la mia testa.
Apro piano gli occhi e guardo in basso.
Il braccio di Nash mi avvolgeva la vita tenendomi stretta al suo petto.
Mi alzo di scatto ricevendo un mugolio di disapprovazione da parte sua.

"Nash" lo chiamo in un sussurro.

"Nash!!" Dico più forte.

Prendo il primo pupazzo che mi capita tra le mani e glielo lancio in pieno viso.
Apre piano gli occhi e si stroppiccia la faccia.
Mi guarda per poi fissare il pupazzo.

"Un unicorno?" Disse rivolgendomi uno sguardo divertito.
Lo guardai male facendogli segno di alzarsi.

"Alzati e vestiti. I miei fratelli si sveglieranno tra poco." Dissi lanciandogli i suoi vestiti.
Si alzò dal letto per poi vestirsi velocemente,arrossii alla vista sei suoi addominali scolpiti.
Indietreggiai quando lo vidi avvicinarsi finché non andai a sbattere contro la parete.
Fece aderire i nostri corpi.

"Grazie piccola." Mi sussurrò con voce roca all'orecchio per poi lasciarmi un dolce bacio sulla guancia, arrossii ed una scossa elettrica mi attraversò la spina dorsale.
Mi guardò negli occhi un ultima volta e poi uscii dalla finestra.
Che risveglio movimentato.
Mi spogliai rimanendo in intimo e mi guardai allo specchio.
Avevo delle occhiaie enormi e gli occhi erano gonfi, il ventre coperto di lividi di tonalità diverse con qualche taglio, sul petto vi era un livido viola che spuntava fuori dal reggiseno e braccia e gambe erano coperte di cicatrici e tagli. Distolsi lo sguardo dal mio riflesso con le lacrime agli occhi incapace di fissare ancora il mio corpo distrutto.
Mi feci una doccia veloce, mi vestii indossando una maglietta nera, degli skinny jeans blu scuri e una felpa dei Nirvana di Tyler.
Asciugai i capelli e li legai in una coda disordinata.
Scesi di sotto e trovai i miei fratelli a fare tranquillamente colazione.

"Buongiorno" dissero insieme.

Mi avvicinai e stampai un bacio sulla guancia ad entrambi, presi una mela ed uscii di casa.
Misi le cuffiette nelle orecchie e feci partire "I'll Show You" di Justin Bieber.
Mentre attraversavo la strada un clacson mi distrasse dai miei pensieri. Guardai a destra e vidi una macchina che si avvicinava velocemente a me. Prima di poter iniziare a correre un braccio mi avvolse la vita e mi trascinò sul marciapiede.
Ero paralizzata. Non riuscivo a muovermi. Tremavo ed il respiro cominciava a venir meno. Avevo freddo e gli occhi erano pieni di lacrime.
Iniziai a singhiozzare e le gambe diventarono gelatina. Tremavo fortissimo e facevo fatica a respirare.
Un altro attacco no, ti prego.

"Ehi piccola guardami. Sta calma. Devi respirare." Alzai lo sguardo e con la vista appannata per le lacrime vidi Nash in tutta la sua bellezza.Era in ginocchio accanto a me.
Mi avvolse il viso con le mani e mi guardò dritto negli occhi. Che occhi...

"Respira. Lentamente." Disse con voce sicura. È difficile. Abbasso lo sguardo..non c'è la faccio.. non ci riesco..

"Cazzo guardami. Piccola devi respirare." Disse prendendomi una mano e portandosela al petto.
Provai a seguire il suo ritmo..Era dannatamente difficile.

"Brava, così. Continua piccola."

Dopo alcuni minuti riuscii a calmarmi e lì realizzai. Mi aveva salvata.

"G-graz-zie." Dissi continuando a respirare lentamente.

"Guarda la strada la prossima volta." Disse con voce severa per poi alzarsi e porgermi la mano per aiutarmi.
La afferrai e con fatica mi alzai in piedi e mi asciugai le lacrime.
Ci avviammo a scuola e quando arrivammo davanti al cancello iniziai a tremare. Nash se ne accorse e mi prese per le spalle guardandomi negli occhi.