"Una piuma può tornire una pietra se la muove la mano dell'amore."
-Hugo Von Hofmannsthal
-Questo è quanto è successo.
Mormorò Brian, finendo poi per azzittirsi. Osservò lo sguardo atterrito e preoccupato del dottore e ne trasse quasi godimento: in realtà non gli dispiaceva poi tanto stupire le persone, anche se in modo negativo.
Si morse il labbro, attendendo impazientemente che Myers dicesse qualcosa.
-Credo di essere malato. Riconosco che in me c'è qualcosa che non va.
Riprese poi.
Aveva appena raccontato tutto ciò che era avvenuto con Dylan il giorno prima, di come senza pietà era quasi arrivato ad ucciderla per una litigata tanto banale.
Ora Brian ringraziava il cielo per aver dato la forza alla ragazza di sottomettersi ancora una volta, altrimenti lui non si sarebbe di certo fermato.
-Ammetto che la situazione è piuttosto preoccupante.
Iniziò lo psichiatra, cercando le parole giuste.
-Ti abbiamo tenuto qui in osservazione per quattordici giorni. Hai litigato con buona parte degli altri internati della clinica, arrivando persino a fare a botte con alcuni di loro. Tuttavia, quando te ne sei andato sembravi pronto per iniziare un nuovo capitolo della tua vita. Mi avevi dato l'idea di aver capito come funzionano le cose nel mondo reale ...
L'uomo tirò fuori alcuni fogli da un cassetto della sua scrivania in legno di noce, prima di continuare il discorso.
-Pensavo davvero che qualche consulenza ... dei colloqui settimanali sarebbero bastati a risolvere tutto, magari in un anno o due. Ora invece ho inquadrato meglio la situazione.
Diede una penna a Brian, avvicinandogli dei documenti. Il musicista inarcò un sopracciglio: che cos' era quella roba?
-Hai un problema di controllo della rabbia molto grave, e tutto è peggiorato dal tuo alcolismo e dalla dipendenza dalla droga. Sei un pericolo per te stesso e per gli altri, Brian Haner. Potresti benissimo essere paragonato ad una mina antiuomo: non sappiamo quando qualcuno ti pesterà. Poco ma sicuro è che prima o poi succederà. E allora arriveranno i guai.
Il dottore si sfilò gli occhiali, iniziando a pulirli con un'apposita pezza.
-Quindi, in qualità di medico, dovrei assolutamente farti internare in un qualche centro di riabilitazione specializzato, ma con la carriera che hai non voglio arrivare a farti questo.
Synyster non parlava più, capì che forse sarebbe stato meglio stare zitto per una volta.
Si stava rendendo conto che essersi rivolto a quella clinica non era stata esattamente la scelta migliore. Certo, l'uomo che aveva davanti era uno dei dottori più rinomati della California ... ma Myers sapeva tutto sul suo caso adesso. Avrebbe davvero potuto rovinargli la vita, se lo avesse voluto.
-In realtà stiamo testando una cura sperimentale per questo genere di problemi.
Un sorriso comparse sul volto dello psichiatra.
-Lo so, sembra strano. Eppure esistono delle pillole per tutto ormai ... e noi ne abbiamo anche per chi deve imparare a gestire i suoi scatti d'ira. Certo, dovrai comunque essere seguito nella disintossicazione dalle droghe ...
-Si fermi per un istante, dottore. Mi sembra assurdo che bisogni arrivare a prendere delle medicine per non esplodere in attacchi violenti.
Syn interruppe bruscamente l'uomo, guardandolo con fare circospetto. Le sue parole lo stavano mettendo in agitazione.
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I don't believe in fairy tales. // Avenged Sevenfold
FanfictionLe relazioni non sono mai rose e fiori. Dylan l'ha imparato a sue spese. Il suo principe azzurro non esiste. DAL TESTO: Con il dorso della mano la ragazza si pulì qualche goccia densa e rossa che le stava scivolando lungo il mento. Aveva il labbro r...