Parte 1

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Chotto matte! Mi ero dimenticata di aggiungere una cosa!
I personaggi che conosco bene, e che posso descriverli bene, sono:
-Haruka Nanase
-Makoto Tachibana
-Nagisa Hazuki
-Rei Ryuugazaki
-Rin Matsuoka
-Sousuke Yamazaki
Avrete loro da scegliere (mi dispiace se alcuni non li ho messi, ma non conoscendoli non me la sento di metterli ed azzardare).
Divertitevi~

(Nome)(cognome) era la compagna di classe di Haruka Nanase e Makoto Tachibana e loro amica d'infanzia.
La sua casa dista a cinque minuti da quella di Makoto e da sempre è stata con loro: li aveva accompagnati all'asilo, alle elementari, alle medie e adesso anche alle superiori.
(Nome) li conosce come le tasche dei suoi pantaloni, sa quali sono le loro passioni e quali no, a volte riesce anche a prevedere i loro pensieri o le loro mosse.
Un po' come stava succedendo in questo momento.

(Nome), dopo aver fatto la colazione e dopo essersi preparata per andare a scuola, afferrò la cartella ed uscì di casa lasciando un veloce saluto ai suoi genitori prima di incamminarsi verso la casa del suo vicino Makoto.
Lo trovò a qualche passo vicino alla casa di Haruka, vedendolo poi fermarsi e chinarsi a terra.
Sorrise divertita, sapendo il motivo che aveva fermato il ragazzo nonostante l'ora.
<< Mako-chan! >> urlò, avvicinandosi a lui trotterellando con allegria.
La divisa scolastica estiva risaltava la sua chiara e morbida pelle, lasciandola fresca anche se il caldo persisteva molto in quei giorni.
Gli occhi olivastro del ragazzo si spostarono dal gatto bianco alla ragazza, diventando sempre più preoccupato vedendola saltellare per gli scalini.
<< (nome)-chan, è pericoloso salire le scale in quella maniera >> sospirò lui, non riuscendo a nascondere la sua preoccupazione.
La ragazza ridacchiò, avvicinandosi sempre di più a lui quando la punta del piede inciampò su uno scalino facendole perdere l'equilibrio.
Makoto agì velocemente: si alzò di scatto e la prese al volo ancor prima che cadesse a terra.
Il tutto con gli occhi sparati a mille.
<< (nome)! Stai bene!? >>
<< S-Sì... arigatou, Mako-chan >>
La ragazza sapeva bene che quando il ragazzo toglieva il "-chan", la sua preoccupazione era alle stelle e conveniva rimanere tranquilla fino a quando non si sarebbe calmato.
Makoto tirò un sospiro di sollievo, prima di afferrare la mano di (nome) e cominciare sa salire le scale di pietra (o erano di cemento? Non ricordo) insieme a lei.
Brontolò qualcosa di confuso mentre camminava stringendole la mano, dove (nome) capì solo un "non lasciare la mia mano" e un "perché sei sempre così poco attenta a te stessa?".
La ragazza osservò la scena, cominciando ad arrossire: il calore della mano di Makoto la faceva sentire al sicuro, lontana da ogni preoccupazione e lontana dal pericolo; il suo caldo sorriso le avrebbe reso la giornata migliore.
Rimasero in silenzio per tutto il tragitto, almeno fino a quando non entrarono in casa di Haruka.
Lì, Makoto lasciò la mano andando in cerca del suo amico, mentre (nome) si dirigeva in cucina.
Mentre cucinava qualcosa, sentì il piagnucolare di "Mamakoto" che cercava di far ragionare il suo apatico "figliolo" appena uscito dalla vasca a bagno.
Un ragazzo dagli occhi azzurri entrò in cucina per fare colazione, ma la ragazza dai (colore) capelli lo batté sul tempo allungandogli un piatto fumante di sgombro.
<< Forza, mangia velocemente. Mako-chan, dagli lambivano scolastica e la cartella, oggi quell'autobus non lo perderemo! >> esclamò con decisione, facendo brillare gli occhi di Haruka e sospirare un Makoto che stava andando a prendere le cose indicate.
Nel giro di poco tempo, riuscirono ad arrivare in orario a scuola.
Il ragazzo dai capelli blu notte inarcò un sopracciglio ad una particolare scena, decidendo poi di intervenire.
<< Da quando vi tenete per mano? >>
I due si fermarono e si girarono per guardarlo, poi si guardarono le mani e si lasciarono di scarto arrossendo.
<< (n-nome)-chan ha rischiato più volte di f-farsi male! La tenevo per mano per evitare ciò! >>
(Nome) si grattò la guancia con imbarazzo, entrando insieme ai due nel cortile della scuola.
<< Makoto-senpai, Haru-chan, (nome)-senpai! >>
Un fulmine dai capelli giorni saltò addosso alla ragazza, facendola indietreggiare per non cadere rovinosamente a terra.
<< Ohayou, Nagisa-kun >> lo salutò lei, facendolo scendere.
<< Nagisa-kun, non puoi saltare addosso ai senpai! >> lo rimproverò un ragazzo con gli occhiali, raggiungendo il gruppo con una camminata veloce per poi abbassare lo sguardo completamente rosso.
<< O-Ohayou, (nome)-senpai >>
<< A te, Rei-kun~ >>
Scambiati i saluti, il gruppo di nuotatori e la ragazza si diressero dentro scuola ognuno per andare nella propria classe.
-IL TEMPO PASSA-
Dopo le lezioni scolastiche, il gruppo si trovò nella piscina della scuola per il giornaliero allenamento.
Mentre la sua amica Gou-, scusate... Kou-chan stava preparando gli strumenti da usare nell'allenamento, (nome) spiegava loro una imminente gara.
<< Il prossimo mese abbiamo una gara contro la Samezuka... >>
<< Eh!? (Nome)-chan è riuscita a ottenere il consenso!? Viva la nostra seconda manager! >>
<< Grazie, Nagisa-kun... comunque, hanno accettato mettendo in palio un premio per chi arriverà al primo posto >>
Tutti si fecero più attenti... tranne Haruka, ovviamente troppo impegnato ad osservare con speranza l'acqua della piscina.
Con speranza, perché (nome) lo stava trattenendo per la mano per evitare che si buttasse in acqua.
Sarà una ragazza calma e tranquilla, ma tutti sapevano che era meglio non farla arrabbiare...
<< La squadra che arriverà prima potrà godersi una piccola vacanza di una settimana in un centro sport, con la piscina più grande e più attrezzata di tutto il Giappone >>
Ora aveva la più completa attenzione di Haruka, che la guardò di scatto con gli occhi che brillavano con vivi interesse.
Haru-chan.... è così facile farti felice~
<< Beh... credo che non ho più nulla da dire, sapete bene cosa fare~ >>
I ragazzi risposero in maniera positiva e (nome) lasciò, finalmente, la mano del moretto che si spogliò immediatamente e si buttò in acqua.
<< Ah~ perché Haru onnisciente a resistere? >> sospirò Makoto, scuotendo la testa.
<< Eheh~ lascialo fare, infondo Haru è Haru~ >> ridacchiò (nome).
I ragazzi rimasti fuori cominciarono ad arrossire alla sua risata, ognuno con lo stesso pensiero.
Com'è carina quando ride~
Comunque non durò molto, dato che (nome) si trovò improvvisamente dentro la piscina.
<< Haru! Che cavolo...! Perché mi hai buttata in piscina? >>
<< L'acqua ti stava chiamando... potevo sentirlo >>
<< Va bene, ma ora come ora non ho il cambio! Mi dici come faccio!? >>
<< Ti darò il mio >>
<< Cosa indossi tu dopo!? >>
Makoto tirò un sospiro mescolato tra un divertito e un esausto, seguito dalle risate del biondino che si buttò in acqua dopo essersi svestito.
(Nome) uscì dall'acqua, facendosi scappare una risata.
Buona fortuna, ragazzi!

Ed ecco qua la prima parte~
Spero che vi piaccia ciò che ho scritto, mi piace molto il nuoto ^^
Ci vediamo~

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