Parte 2

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Eccomi con la seconda parte~
Vi è piaciuta la prima? Spero proprio di sì.
Adesso ho finito tutte le interrogazioni, quindi ho del tempo libero.
... più o meno, essendo in quinta anche se ho finito la scuola, devo studiare comunque per l'esame di stato *inserire qui lacrime amare accompagnate da una musichetta triste*
Vi lascio alla lettura~

Erano passati giorni da quando i ragazzi avevano iniziato ad allenarsi.
La gara contro la Samezuka si sarebbe tenuta ad agosto e quella vacanza una settimana dopo la gara.
I ragazzi della Iwatobi erano determinati a vincere quella vacanza ad ogni costo.
Nagisa continuava a dire che voleva creare tanti ricordi insieme al suo team.
Haruka voleva nuotare e basta, ma almeno sembrava un po' motivato a vincere.
Makoto, con il suo saluto sorriso amichevole, appoggiava l'idea del biondino aggiungendo che "un po' di esperienza non fa male" e anche di divertirsi nuotando.
Rei farfugliava qualcosa che si avvicinava a dei calcoli e un "bellissimo" gli sfuggiva sempre dalle labbra.
Beh... come diceva Makoto, l'importante era divertirsi, no?

In una bella giornata calda, (nome) si trovava a casa della zia per controllare il suo cugino di otto anni dato che i genitori si erano presi una pausa dal lavoro per andare at covare un parente malato.
La ragazza se ne stava seduta sul divano intenta a scrivere diversi esercizi di riscaldamento per i ragazzi prima di ogni allenamento, quando notò che il suo piccolo parente se ne stava a terra a sbuffare con la guancia appoggiata al pavimento di legno.
<< Ehi, (nome cugino)... che ne dici se andiamo nella piscina del quartiere? >> suggerì lei, lasciando da parte carta e penna.
Il piccolo ragazzo balzò in piedi con gli occhi che gli brillavano dall'emozione.
<< Sì! Andiamo andiamo! >> urlò il bambino, correndo poi nella propria cameretta per mettersi il costume.
(Nome), mentre lo aspettava, si ricordò che il suo costume preferito a casa era diventato ormai troppo piccolo per lei.
Viva me e la mia pigrizia nel rimandare ogni volta il giorno dello shopping... prima o poi dovrò comprarne uno nuovo.
Decise che l'avrebbe semplicemente accompagnato e, una volta arrivati al posto designato, adocchiò un lettino e vi mise le borse lasciando poi scorazzare il cugino dopo un abbondante crema solare.
Si stese nel lettino con l'intenzione di rilassarsi, anche se i suoi occhi continuavano a tenere lo sguardo fisso su (nome cugino).
<< (nome)-chan? >>
Una voce familiare la fece girare verso la fonte e vide avvicinarsi due ragazzi che conosceva molto bene.
<< Makoto, Haru! Che ci fate qui? >> sorrise lei sedendosi, felice di vedere i suoi due amici d'infanzia.
<< Haru voleva nuotare quindi- >> il rumore di un tuffo e un fischio seguito subito dopo fermò Makoto, che lo fece sospirare.
<< ... l'ho accompagnato, tu invece? >>
<< Controllo mio cugino >> lo indicò con la nuca, osservando un bambino di otto anni sguazzare felicemente.
Makoto le si sedette accanto e cominciarono a parlare del più e del meno, fino a quando non le si avvicinò (nome cugino).
<< (nome)... vorrei nuotare nell'acqua alta, ma ancora non riesco a superare la paura >>
La ragazza si intenerì al suo sguardo, ma si morse le labbra ricordandosi di un fatto.
<< (nome cugino)-kun... purtroppo non ho il costume... >>
Allo sguardo triste del bambino, Makoto si sciolse dalla tenerezza e decise di intervenire.
<< Se vuoti insegno a non avere paura dell'acqua alta >>
(Nome cugino) lo osservò a lungo, poi guardò la parente in cerca di conferma.
(Nome) lo rassicurò dicendogli che era un amico e lui si tranquillizzò trotterellando verso la piscina.
Quando Makoto si apprestò a seguirlo, la ragazza lo fece abbassare tirandolo per un braccio e gli stampò un bacio nella guancia.
<< Ti ringrazio molto, Makoto >>
Il ragazzo cominciò ad arrossire molto, annuendo velocemente e seguendo poi il bambino che gli urlava da lontano di sbrigarsi.
(Nome) sorrise e decise di rinfrescare i piedi sedendosi nel bordo della piscina e immergendo i piedi nell'acqua.
Rimase rilassata con gli chiusi, quando una mano le afferrò la caviglia facendola sobbalzare sorpresa.
Vide Haruka emergere dall'acqua e tirò un sospiro di sollievo.
<< Haru-chan, mi hai spaventata! >> disse lei, vedendo la faccia scocciata del suo amico alla parola "chan".
<< Perché non entri in acqua? >>
<< Non ho il costume, devo andare a comprarlo >>
<< Sbrigati a comprarlo >>
(Nome) sorrise teneramente ancora una volta.
Haruka la costringeva sempre a entrare in acqua, fin da quando erano piccoli perché anche lei nuotava a stile libero.
(Nome) gli accarezzò i capelli, sorridendo con dolcezza.
<< Sì, così nuoteremo insieme >>
Haruka scacciò via la mano, dandole le spalle per tornare a nuotare.
A (nome) non gli sfuggì le sue orecchie colorate di un leggero rosso.

Nello stesso giorno, (nome) scese in centro con l'intenzione di comprarsi un costume nuovo con i soldi che i suoi zii le avevano regalato per aver badato al loro bambino.
Canticchiando con piacere, girò per i vari negozio fino a quando qualcosa di piccolo non andò a sbattere contro di lei.
(Nome) guardò verso il basso e vide una bambina che la fissava con gli occhi lucidi.
<< ... mi sono persa... >> cominciò a singhiozzare lei, strofinandosi gli occhi pieni di lacrime.
La ragazza cominciò ad agitarsi, accucciandosi alla sua altezza.
<< C-Calmati piccola... ah, ecco! Ti compro un gelato, così dopo ti aiuto a cercare i tuoi genitori! Ok? >>
La piccola la guardò, poi annuì asciugandosi le lacrime dagli occhi.
(Nome) le sorrise con dolcezza e le allungò la mano per poi accompagnarla nella gelateria.
Dopo averle comprato quello che voleva, aspettò con pazienza che la bambina si calmasse prima di farle qualche domanda.
<< Ricordi l'ultima volta che hai visto, prima di separarti dai tuoi genitori? >>
Sakura, il nome della bambina, negò con la nuca.
<< Ero con mio cugino... e guardavamo le vetrine, poi ho visto una bellissima farfalla, l'ho seguita e mi sono persa >>
<< E ti ricordi cosa c'era nell'ultima vetrina che hai visto? >>
Sakura ci pensò a lungo, finendo il suo gelato.
<< Scarpe... >>
Ok, il cerchio si è stretto un po'... << Bene, torniamo da quei negozi, magari il tuo cugino è lì che ti sta cercando >>
La bambina annuì con aria felice e, insieme a (nome), cominciarono a girare davanti ai negozi di scarpe in cerca di questo cugino.
Tra un giro e l'altro, (nome) vide una faccia familiare da lontano fermando la sua ricerca.
Quello... non è Sousuke-kun? Sembra stia cercando qualcosa o qualcuno...
<< So-kun! >> urlò Sakura, staccandosi dalla ragazza e correndo da lui.
Il moro si girò velocemente verso la voce e immediatamente la prese in braccio.
<< Sakura! Cosa ti avevo detto prima!? Non devi allontanarti da me senza chiedere permesso! >>
La bambina abbassò lo sguardo, mormorando un docile "scusa".
Finalmente Sousuke guardò la ragazza e sobbalzò nel constatare chi era la ragazza che aveva riportato la sua cugina.
<< (nome)? Che ci fai qui? >>
<< Volevo comprare un costume, ma data l'ora... credo che farò un altro giorno. Sono felice di essere stata d'aiuto~ >>
<< T-Ti chiedo scusa per il disturbo... >>
<< Ma figurati, Sousuke-kun! Sul serio, sono felice di averti riportato Sakura sana e salva prima che qualcuno... beh, la portava via >>
<< Posso fare qualcosa per ricambiare? >>
(Nome) lo guardò, pensierosa, poi cominciò a ridacchiare.
<< Un bel gelato! Ho fame~ >>
Sousuke arrossì al suo ridacchiare e volse lo sguardo altrove.
<< Va... bene, ti compro questo gelato >>
(Nome) rise ancora, seguendo il suo amico dalla faccia completamente rossa.

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