6. Una terribile diagnosi

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Valeriano acconsentì alla richiesta del figlio, talmente stupito dalla sua iniziativa, da non riuscire nemmeno a dire di no.

Porfiria, dopo aver ricordato ad Harry la madre, non parlò più al ragazzo.

Si avvicinò a Louis e lo aiutò a rialzarsi.

Lo rivestì con una tunica e gli diede un bacio in fronte.

Il medico arrivò dopo una ventina di minuti e la vecchia schiava, prendendo l'iniziativa, lo condusse in una stanza insieme a Clelia.

Mentre il dottore si occupava della bambina, giunse l'orario di chiusura del bordello e Valeriano mandò tutte le ragazze e i ragazzi al piano di sopra.

Harry osservò con la coda dell'occhio Louis e notò come gli occhi blu del ragazzo fossero incollato alla porta dietro cui era sparita Clelia.

Mezz'ora più tardi il medico uscì e, subito dopo, lo seguirono Porfiria e Clelia...la donna faceva fatica a trattenere le lacrime.

" La bambina ha qualcosa nella testa che spinge l'osso del cranio e che lo sta lentamente deformando.
L'unico tentativo che potrebbe salvarla sarebbe quello di portarla a Rimini, dove vive il più famoso chirurgo dell'impero...potrebbe tentare di trapanarle il cranio, ma il viaggio e il costo dell'intervento sono proibitivi.
Per il resto, se volete il mio parere, c'è solo da aspettare che muoia e che tolga il disturbo...
Io comunque ho dato alla donna una ricetta di erbe che possono calmarle parzialmente il dolore....lo speziale che ha il suo negozio vicino al tempio di Giove le potrebbe preparare...
Sono però, anche queste, costose e non credo che per una schiava valga la pena spendere..."

Dopo aver detto tali parole, il medico prese i soldi che Valeriano gli diede ed uscì.

Clelia si avvicinò a Louis, che aveva il volto rigato dalle lacrime e sussurrò:

" Non piangere, Louis, io...io andrò con la mia mamma e il mio piccolo fratellino e...sarò felice..."

" Piccola mia " singhiozzò il ragazzo " mi dispiace di non avere i soldi per portarti a Rimini e mi dispiace per non avere nemmeno quelli per comprarti le medicine...sono una tale vergogna di uomo..."

" No....io ti voglio tanto bene....non piangere..." disse la bambina abbracciandolo stretto.

Porfiria si asciugò gli occhi con una manica e guardò Valeriano che, come se niente fosse, si stava versando una coppa di vino.

Poi volse lo sguardo verso Harry e vide che il ragazzo apriva e stringeva i pugni in modo frenetico, come se fosse in preda ad una tempesta interiore.

Ad un certo punto si calmò, guardò il padre ed esclamò risoluto:

" La porto io...porto io la bambina a Rimini e....e pagherò l'intervento..."

Spes, ultima dea...  ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora