26. Mi è chiaro il mio ruolo

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Louis e Clelia attraversarono un lungo corridoio che portò alla sala d'aspetto della domus.

Il corridoio era buio e, a rischiararlo debolmente, c'era solo una lucerna a più bocche appesa al centro del soffitto.

Nell'aria si sentiva un forte odore di incenso ed il silenzio era tale che sembrava di essere in un luogo sacro.

Louis e Clelia si sedettero su due sedie, accanto agli altri pazienti in attesa.

" Dici che guarirò?" chiese Clelia con voce flebile.

" Certo, piccola, ne sono sicuro..." rispose Louis, chinando il volto e baciandola sulla fronte.

Harry arrivò dopo circa un'ora, con la tunica stropicciata e sgualcita.

Louis vide i vistosi segni rossi che aveva sul collo e, non appena i suoi occhi blu incontrarono quelli verdi del riccio, distolse lo sguardo.

" Ti dà fastidio che sia stato con una donna? Dovresti essere solidale con lei, fa la puttana proprio come te..." sputò Harry con tono sarcastico e cattivo.

Louis non rispose e si limitò a voltarsi verso Clelia, accarezzandole i capelli per non far vedere ad Harry le lacrime che gli stavano scendendo sulle guance.

Il riccio, però, si pentì all'istante delle parole che aveva detto e sussurrò:

" Scusa, non volevo trattarti male...è...è che ho le mie necessità e lei era...come dire...disponibile..."

" Non ti devi giustificare con me, mi è chiaro il mio ruolo, sono uno schiavo e una puttana, come hai detto poco fa " ribatté Louis con amarezza.

Harry stava per replicare, quando un servo del medico venne a chiamarli.

Si alzarono di scatto e accelerarono il passo dietro al servitore.

La porta dello studio si aprì.

Louis, Harry e Clelia esitarono un istante, poi entrarono, arrivando fino al centro della stanza e fermandosi.

Il medico sembrò quasi ignorarli, tanto era concentrato in ciò che stava facendo.

Era seduto dietro la scrivania e stava scrivendo su una tavoletta di cera molto probabilmente la prescrizione per qualche paziente.

Sul pavimento c'era un bellissimo mosaico con tanti riquadri che racchiudevano animali selvatici in corsa: una pantera, degli uccelli, una gazzella ed un leone.

Questi riquadri erano disposti a cerchio attorno ad una figura mitologica, che Harry identificò con quella di Orfeo che, con la sua cetra, era in grado di sconfiggere la morte.

Sembrava decisamente un buon auspicio!

Spes, ultima dea...  ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora