Quindi che Frappé vuoi?

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Ed ecco un'altra lacrima che scende lentamente dal viso di Giulia, quasi come se non volesse staccarsi. Una di quelle lacrime che segnano il viso. È proprio vero che le cose che non vuoi lasciar andare sono quelle che fanno piú male. Quella lacrima che poi si traforma in un pianto che ti bagna il viso come un acquazzone in piena estate, inaspettato, improvviso. Quel pianto che poi si trasforma in un una serie di pianti che si susseguono giorno dopo giorno, e diventano insopportabili pur essendo parte della quotidianità. Finalmente stava cominciando ad andare tutto bene ma Roberto se n'è dovuto andare. L'ha dovuta lasciare da sola, dopo che lei si era aggrappata completamente a lui. Era triste, aveva problemi molti dei quali non si potevano dire ai grandi. Non poteva parlare con i suoi, né con suo fratello, né con i suoi compagni, né con le sue amiche. Con nessuno. Era sola.
Roberto, un suo caro amico che diventò il suo ragazzo. Lei le raccontò tutti i suoi segreti, i suoi scheletri nell'armadio, i sogni nel cassetto e i fantasmi dell'infanzia. Lui disse di accettarli ma come tutti se ne andò. Dopo la scopata, la attesissima prima volta di Giulia, lui non ne volle più sapere. Ecco cosa voleva. Lui voleva solamente scopare con la più bella della 4G. Non voleva nessun impegno, nessun aiuto, nulla. Voleva una di quelle scopate da adolescenti per poi abbandonarla come tutti avevano già fatto prima di lui.
Allora lei cominciò a fare cose che non avrebbe mai fatto prima. Oltre al solito pianto appena sveglio, prima della doccia e quello prima di andare a dormire andò da un parrucchiere. Si tagliò i suoi bei capelli che una volta sarebbero arrivati quasi fino al sedere, ma ora arrivano soltanto fino alle spalle. E quei capelli biondi non solo si accorciarono, ma scomparsero. Diventarono di un bianco innaturale, finto. Si tinse i capelli da cima a fondo, per cambiare. Li portava sempre raccolti con un elastico messo un po'senza cura, con sempre quelle solite due o tre ciocchette che le cadevano sopra il volto. Cominciò a leggere di più e trovò un nuovo libro preferito: "Mangia, Prega, Ama" con cui però si trovava sempre in contraddizione. Si mise a guardare le stelle che non aveva mai visto. Cominciò a bere, cominciò a cantare, cominciò a guidare. Cominciò a fare esperienze nuove, sperando che le avrebbero dato conforto e sollievo. Ma non fu così. Sentiva sempre quel vuoto dentro al cuore che si estendeva allo stomaco rendendo più pesante la mente.
Quel giorno Giulia stava camminando per il Ponte Sant'Angelo e si mise a fissare l'acqua del fiume finché non le cadde una lacrima salata su quel fiume dolce. Sembrò quasi che appena la lacrima tocco il fiume, quello cambiò totalmente. Giulia potrebbe anche giurare di aver visto uno sbrilluccichio d'orato in quell'acqua.
All'improvviso si avvicinò a lei uno strano ragazzo della sua scuola, che però vedeva solo di sfuggita all'entrata.

-Ehi.
•Ehi
-Sarò sincero. Ti vedevo ogni tanto a scuola. Ti trovavo e ti trovo tutt'ora bellissima, solo non avevo mai il coraggio di parlarti.
•Vattene.
-Perché?
•Lo so cosa vuoi.
-Vai, dimmelo allora.
•Vuoi solo scopare.
-Ah. Ti fermi qui? Beh che peccato.
•Cosa?
-Ad essere sincero avrei voluto asciugarti quelle lacrime che ti rovinano quei bellissimi occhi. Poi avrei voluto portarti a mangiare un frappé, o un gelato, per consolarti. Poi ti avrei chiesto di venire a cena con me questa stessa sera per portarti in uno di quei ristoranti eleganti in centro. Proprio per farti abituare ai ristoranti di classe e poi al tuo compleanno portarti in una semplice pizzeria campagnola, di quelle belle in cui ti senti a casa. Ti avrei chiesto il numero di telefono. Avrei cominciato ad uscire con te e poi mi sarei messo con te, solo se lo avessi voluto anche tu. Per poi farti tanti regali. Ma di quelli importanti, che li guardi e poi dici "cazzo. Sono davvero felice". Poi col tempo di avrei chiesto di venire a vivere con me, per poi sposarti. E poi fare l'amore con te. Che è diverso da "scopare". E sì, avrei voluto anche quello, ma è l'ultima cosa nella lista di desideri.
•Perché dovrei crederti?
-Perché dico la verità.
•Ma potresti anche mentirmi.
-Non tutti i maschi vogliono solo scopare sai?
•Fammi un esempio di ragazzo che non voglia solo scopare.
-Io.
•Hahah. Un altro.
-Mio padre. Che se avesse voluto solo scopare mia madre non sarebbe ancora a prendersi cura di noi.
•Oh. Beh resta il fatto che le relazioni sono difficili. I tuoi sono fortunati, ma è una cosa complicata stare con qualcuno. Con me poi ancora di più.
-No.
•Come scusa?
-Non è difficile. È semplice. È molto più semplice di quel che si pensa.
•No. È difficile.
-Che ci vuole? Vieni a prendere un frappé con me. E poi quando ci metteremo insieme la penserai come me.
•Ma ho dei problemi.
-E allora? I problemi ci sono anche se non stai insieme a qualcuno. E in due tutto pesa meno.
•Quindi?
-Quindi che frappé vuoi?

E dopo quel giorno Giulia pianse tante altre volte, di gioia e di dolore. Ci volle ancora parecchio tempo prima che si sposò con il ragazzo del Ponte. Visse la sua vita, fino a quando si trovò invecchiata, nel letto di casa sua, insieme a suo marito. E allora chiamò i suoi figli, ormai adulti, e li fece sedere vicino a lei.

•Amori miei. Sapete che siete stati una delle mie più grandi gioie di tutta la mia vita, se non la più grande? Per questo voglio solo ricordarvi una cosa. Un giorno, quando ero ancora una ragazzina, incontrai un bizzarro ragazzo che mi insegnò una delle cose più importanti di tutte. Amare qualcuno è la cosa più facile del mondo, e starci insieme è ancora più facile. Siamo solo noi che rendiamo difficili le cose più naturali che esistano. Quindi amate, amate più che potete. Perché quel ragazzo che mi insegnò questa cosa e che subito dopo mi offrì un frappé l'ho sposato. Quindi non abbiate paura di mostrare il vostro amore. Ripetetelo sempre. Amare è la cosa più semplice di tutte. Lo fanno pure i bambini, no?

E dette quelle parole a Giulia scese una lacrima. Una lacrima di gioia immensa. Una lacrima indescrivibile, un sentimento che è possibile capire solo se lo si prova. Giulia, che pianse quella sua ultima lacrima della sua vita tra le braccia del marito. Giulia, quella donna che fu veramente felice nella sua vita. Giulia. Che aveva compreso il significato della sua vita.

Il Rumore Di Un RespiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora