Six.

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Il giorno dopo, puntualissima, Natalia si trovó davanti alla boutique, in attesa dell'arrivo del direttore, che non tardò ad arrivare.
"Puntualissima,signorina Finley,un ottimo inizio. Entri, indossi la sua divisa e cominci a sistemare un po quelle vetrine ... Sono passate di moda! Melanie arriva sempre un po' in ritardo,dovrai farci l'abitudine."
"Non potrebbe dirle di arrivare puntuale come tutti?"esclamò Natalia seccata, ma poi si rimproverò per la sua insolenza.
Philip la guardò confuso,ma poi sorrise.
"Strano, pensavo fossi la tipica ragazza che se ne sta sempre zitta e invece... Molto bene. Comincia pure,se hai bisogno mi trovi nel mio ufficio."
Natalia restó per qualche istante immobile a fissare il punto dove era sparito Philip,sbalordita, poi si riprese e cominció a darsi da fare.
Non ci poteva ancora credere,stava già lavorando, a New York,dopo soli tre giorni!
"Se la fortuna ha voluto aiutarmi,non è certo il caso di sprecare questa opportunità." Pensó la ragazza. Si diresse verso i manichini esposti in vetrina,pronta a dare loro qualche ritocco.
Melanie non arrivò prima delle nove e mezza,con la scusa che il suo fidanzato l'aveva trattenuta per importantissime questioni familiari;tuttavia, Philip la convocò nel suo ufficio, e, a giudicare dall'espressione della donna una volta uscita, doveva averle fatto una bella ramanzina.
"Non capisco, Phil non mi ha mai detto niente ..."si lamentò Melanie, più parlando da sola che con Natalia, la quale sorrideva dentro di se.
La mattinata trascorse tranquillamente, senza troppi clienti.
"Sai,potresti anche non farti vedere troppo con i clienti,cara. In fondo, sei solo l'ultima arrivata,non hai il diritto di metterti in mostra." Disse Melanie all'ora di pranzo.
"Cara, mi sembra che l'unica in cerca di qualche attenzione qui sia tu. A proposito, evita di lanciarmi frecciatine mentre sono impegnata cercando di distrarmi, perché non riuscirai mai a farmi fare brutta figura."
Melanie le lanciò un'occhiataccia e a Natalia parve di sentirla dire un "questo lo vedremo" pieno di odio,ma non ci diede peso.
Proprio in quel momento entrò la persona che Natalia non si sarebbe mai aspettata di vedere lì,in quella boutique femminile.
"Ehi,Natalia,cos'è quella faccia?"Chiese John,divertito.
"John?Ma cosa ci fai qui?"
"Caaaaaara. Non mi presenti questo bel ragazzo?"S'intromise Melanie.
"Melanie,sei fidanzata, e non t'impicciare."sbottò Natalia,ma la collega non la ascoltó nemmeno e si presentò subito a John.
"Io sono Melanie,molto piacere. Se hai bisogno di qualunque cosa, io sono a tua disposizione."Disse, con un l'atteggiamento più seducente possibile. A Natalia venne da vomitare solo a guardare quella scena.
Era assolutamente patetica. Disgustosa.
"Vorrei solo parlare con Natalia. In privato."le rispose John con freddezza.
Natalia sorrise nel vedere il sorriso di Melanie congelarsi e svanire;poi prese il ragazzo per un braccio e lo trascinò fuori.
"Ma cosa ci fai qui?"Ripetè Natalia
"Volevo passare a salutarti,mi sono fatto dare l'indirizzo da Rita."
"Ok,Be,grazie,ma ora credo sia il caso che tu vada ..."
"Non ho finito. Mamma mia,come sei ansiosa."Esclamò John,fingendo di rimproverarla.
"Dimmi cosa vuoi, che poi devo tornare al lavoro!"
"Ieri, quello che ti ho detto... Io lo pensavo davvero,sai...e anche quando me ne sono andato, ho pensato di aver lasciato un po il discorso in sospeso."
"Veramente no,mi hai fatto un complimento,ti ringrazio,ma non c'è altro da aggiungere."Taglió corto Natalia.
Ok,ora la situazione stava diventando davvero imbarazzante.
"Invece si. Non sono riuscito a smettere di pensarti, e non so come sia possibile. Voglio dire,sono fidanzato,amo Rita,ma ieri riuscivo a pensare solo a te. A nient'altro."
Natalia lo fissava con occhi sbarrati.
No,non stava succedendo davvero. John le piaceva,era un bel ragazzo,simpatico e tutto il resto. Ma era fidanzato. Con sua cugina, per giunta. Decise che quel teatrino romantico doveva finire,non poteva inimicarsi proprio Rita. Non dopo tre giorni.
"John,sei fidanzato con mia cugina!"
"Lo so,lo so,ma volevo solo farti capire come tu, solo tu, mi fai sentire..."La prese per le braccia e delicatamente la spinse contro il muro. Il cuore della ragazza ora batteva all'impazzata.
No,no,tutto questo è sbagliato,lui è fidanzato,lui è fidanzato!
Una vocina continuava a urlare queste cose dentro la testa di Natalia, la quale non riusciva più a muoversi.
O forse non voleva muoversi...
Il volto di John si avvicinava sempre di più al suo. Ormai distavano solo pochi centimetri l'uno dall'altra. Le stava sfiorando le labbra quando una voce li fece sussultare e poi voltare:
"John?Natalia?"
Rita.
Cazzo.

Ciao a tutti,scusatemi se non ho aggiornato per tutto questo tempo,ma essendo l'ultimo mese di scuola ho avuto un sacco di verifiche. Da qui comincia la storia "vera e propria", ci sto mettendo davvero tanto impegno e spero di non annoiarvi troppo:) come sempre se avete suggerimenti sarò felice di ascoltarli, un bacio😘    Ale

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