In coma

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[sempre dal punto di vista di Sans...]

Ero in un lungo corridoio grigio, un po' come quelli del vecchio palazzo di Asgore, nell'Underground.
Non mi sentivo in ansia e ne sentivo il bisogno di sapere come e quando ero finito in quel posto, quindi proseguii dritto senza mai guardarmi indietro, finchè arrivai a una specie di rettangolo luminoso.
Senza neanche rendermene conto, mi avvicinai a quella sottospecie di porta per vedere a cosa portasse.
Un giardino pieno di fiori, una bella giornata di sole, un pick-nick sotto un albero e Papyrus, Toriel, Undyne e Asgore sembravano aspettare solo me.
Tentai di oltrepassare quella porta per partecipare al pranzetto tra amici, ma quando Papyrus si girò e mi notò...dalla sua espressione capì che non era molto felice di vedermi.
Mi corse in contro e con un calcio mi spinse lontano dalla porta affinchè non entrassi.
Sans: Pap? Perchè mi fai questo?
Papyrus sembrò addolorato.
Alzò le mani e prese in braccio la sua testa.
Non potevo crederci.
Papyrus: NON È ANCORA IL TUO MOMENTO, SANS....
Mentre lo diceva notai che anche gli altri erano feriti, solo che non mostravano stanchezza e dolore.
Sans: i-in che senso non è il mio momento? Che cosa mi è successo? Perché sono qua?!
Papyrus si rimise la testa apposto e mi guardò sorridente.
Papyrus: TU HAI QUALCUN'ALTRO DA SALVARE.
A quel punto mi ricordai di Frisk.
Come potevo averla dimenticata, non potevo lasciarla da sola!
Guardai Papyrus.
Sans: se il  mio Papyrus è vivo, tu...tu chi sei?
Da dietro le sue spalle apparve un altro me, con un grosso taglio sulle costole.
Sans: questo è il mio...ora vai e salvala!
Mi girai e notai che il lungo corridoio grigio stava diventando sempre più buio.
Li guardai un'ultima volta prima di correre via.
Sembravano davvero felici.
Chissà se quel posto era il paradiso...
Dopo una corsa che mi sembró interminabile tutto si fece nero.
Non rallentai, fino a quando caddi in un baratro...oppure caddi dal letto.
Mi svegliai sul pavimento con un braccio dolorante.
Una ragazza umana che stava passando davanti alla mia stanza mi notó e mi venne incontro.
Era vestita con un camice di un azzurro pastello e aveva un cartellino bianco attaccato sulla maglia che diceva "infermiera del reparto 4 (mostri)".
Infermiera: signore, tutto a posto? Si sente bene?
Sans: sì sono solo un po' stordito...dove mi trovo?
Infermiera: lei è in ospedale. Mi faccia dare un'occhiata alla sua cartella.
Dopo avermi aiutato a rialzarmi e a sedermi sul letto, prese la mia cartella medica e le diede un'occhiata.
Sembró stupita di qualcosa.
Sans: cosa c'è scritto?
Infermiera: signore, lei era in coma da un anno...vado subito a chiamare il dottore!
Da un anno...
Poi mi venne in mente una cosa...
E se Frisk era in coma come me?
Mi alzai di scatto dal letto e per poco non persi l'equilibrio.
Ero troppo debole per camminare.
Quindi come potevo muovermi?
Osservai la stanza in cui ero e poco distante da me, appoggiate ad un armadio, c'era un paio di stampelle.
Mi alzai e sorreggendomi al letto cercai di recuperare le stampelle.
Al primo tentativo fallii mentre al secondo riuscii a farne cadere una con la quale poi ho recuperato la seconda.
Adesso bisognava solo trovare Frisk...




Continua?

AFTER THE END (concluded)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora