Giardino

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[dal punto di vista di Frisk]

Mi trovavo in un giardino da sola.
Ero sotto un'albero, credo una quercia, e intorno a me c'erano una miriade di fiori gialli dalle venature del colore dell'oro.
Tutto quello che ricordavo era di essermi svegliata in quel posto qualche tempo prima, non sapevo nè come ci ero entrata nè come sarei uscita.
Mi ricordavo a malapena chi sono.
Io sono Frisk.
Sono una ragazza.
Ecco tutto quello che mi ricordavo.
Era una bellissima giornata di sole e la temperatura era piacevole.
L'ombra che proiettava la bellissima quercia sopra di me, mi riparava dai raggi di un sole estivo e un vento tiepido faceva frusciare le foglie producendo un suono rilassante.
Ad un certo punto decisi di alzarmi e di fare una passeggiata.
Dopo un paio di metri intravidi in lontananza un lago e una specie di casetta dipinta di un celeste perfettamente uguale a quello del cielo, forse era per questo che non l'avevo notata prima.
Tutt'un tratto mi venne una gran voglia di tuffarmi.
Mi avvicinai ed entrai lentamente in acqua.
Non era fredda come mi sarei aspettata, era invece calda e piacevole.
Mi immersi e con mia grande sorpresa mi ritrovai in un fondale marino pieno di pesci colorati.
Sembrava di essere in paradiso, ma sentivo che mancava qualcosa, qualcosa o qualcuno di molto importante.
Andai sempre più in profondità e quasi non mi accorsi del fatto che non sentivo il bisogno di riemergere per respirare.
Tutto era bellissimo e colorato tranne in angolo di quella bellissima vista.
Un burrone dove sembrava che la luce non volesse illuminare si apriva fino a non so dove.
Quando mi avvicinai, intravidi nell'oscurità un puntino azzurro che contrastava con il buio che lo circondava.
Era un desiderio più forte di me.
Man mano che mi avvicinavo il puntino luminoso andava via via definendosi finché non capì che era un fiore.
Un fiore blu e azzurro, luminoso.
Non so dire il perché ma mi avvicinai e lo accarezzai in attesa di qualcosa che non capivo.
Rimasi lì per non so quanto tempo e intanto il paesaggio intorno a me cambiava, come se volesse invogliarmi ad allontanarmi, ma io ero determinata, determinata a rimanere accanto al fiore che mi attirava tanto, finché...
Fiore: Frisk...
All'inizio rimasi un po' stupita ma mi resi conto che un po' me lo aspettavo, così mi avvicinai ad ascoltare.
Fiore: FRISK!
Non capivo perché ma quella voce  l'avevo già sentita.
Fiore: FRISK! SVEGLIATI!
Sembrava che chiunque fosse a parlare stesse anche piangendo...e io conoscevo quella voce...
Fiore: TI PREGO!...TORNA DA ME! SVEGLIATI! SONO IO! SANS!
Frisk: Sans?
Il paesaggio attorno a me stava impazzendo.
Frisk: Sans!
Cominciavo a ricordare.
Poi tutto si fermò di nuovo nel giardino.
???: Frisk?
Mi voltai e davanti a me trovai uno scheletro con una mano rivolta verso di me.
Scheletro: sai, non dovresti stare così vicina ad un burrone...potresti farti del male.
Mi rigirai e scoprii che al posto del fiore era comparso un enorme buco...uno che avevo già visto.
Scheletro: dai andiamo...afferra la mia mano...
Qualcuno mi chiamava.
Scheletro: Frisk? Afferra la mia mano.
Un cuoricino apparve davanti a me.
Scheletro: Frisk! Afferra la mia mano!
A quel punto ricordai tutto.
Sans che stava per dissolversi, io che l'avevo salvato.
Burrone: FRIIIIIIIIIISK!!!!!
Quella parola, il mio nome, fu gridato come se io stessi per morire.
Scheletro:  AFFERRALA!!
Frisk: mostrami la tua anima e verrò con te.
Lo scheletro sembró interdetto.
Scheletro: TU RIMARRAI QUI!
Con uno scatto cercó di afferrarmi il braccio, ma io mi ero già buttata.
Verso la salvezza.
Verso chi mi aveva rubato il cuore.





Continua?

AFTER THE END (concluded)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora