Drinnn Drinnn Drinnn
ma oggi è domenica..perché la sveglia suona..??
"Jennifer alzati devi andare da Giada muoviti che ora devo uscire" urla mia madre dal piano di sotto..non mi voglio svegliare.
mi rifiuto.
e maltrattamento del sonno questo.
sento dei passi e la porta spalancarsi.
"svegliatii daii poi Giada resta male se non ci vaii." dice la voce fastidiosa di mia madre.
"chi..chi è giada..?!" domando io ancora mezza addormenta....ma che dico mezza.?? tutta addormenta.
"Giada la tua migliore amica vi conoscete da quando avete 10 anni..ma hai battuto la testa stanotte.??" domanda mia madre..
Sbuffo e mi alzo.
"esci che mi devo vestire." dico strofinando gli occhi.
mia mamma si alza ed esce fuori. appena la porta si chiude mi ribbutto sul letto
"lo sapevo ti devo buttare l'acqua addosso.??" dice una voce.
ma non era uscita.??
"ma tu non dovevi uscire.??" dico io sbuffando.
"si se ti muovi ora esco." dice mia madre con le mani ulla vita.
"vabbene vado in bagno." dico e esco dalla mia stanza.
Entro in bagno, mi guardo allo specchio e quasi non mi viene un infarto.
"oddio santo bambino." urlo io
"ma chi hai visto un mostro.??" dice Genny, mio fratello ha 19 anni, alto, muscoloso, occhi chiari, capelli biondo scuro..beeh tutte le ragazze della mia scuola lo vogliono.
Ogni volta che mi viene a prendere a scuola tutte le ragazze si fermano a fissarlo con la bocca aperta.
Uno spettacolo inquietante insomma.
" No ma quando sono entrata potevi dire "occupato." dico.
"ma se non me ne sono accorto neanhce che sei entrata." dice lui pettinandosi i capelli.
"okok ora esci però dai" dico io buttando fuori.
Finalmente esce.
bussa di nuovo.
"genny che vuoi.??" urlo.
"ehm..mi servirebbero le mutande" dice lui
"E che vuoi da me.??" urlo ancora io.
"stanno in bagno" sbuffa lui.
"e prendile" dico.
" hai chiuso la porta a chiave idiota" dice lui
gli apro la porta prende le sue mutande ed esce.
Faccio le solite cose che ogni mattina faccio.
Con solo un asciugamano che mi arriva sopra al ginocchio vado in camera mia.
"uffaaaaaaa che palle" dico io
mi sono dimenticata l'intimo in bagno.
Esco di nuovo e vado a sbattere su qualcuno forse è genny se è lui lo butto giù dalle scale.
"sorella di genny vedi dove vai" dice una voce.
quella voce.
"ciao anche a te" dico a Simone.
è l'amico di mio fratello.
è più piccolo.Alto anche lui, capelli biondi, occhi chiari.
E un bel ragazzo ma non è il mio tipo.
E troppo stronzo e poi si fa tutta la scuola.
Stiamo nella stessa scuola l'artistico.
"Ciao piccola Evans"
《Evans》è il mio cognome.
Lo solpasso e vado in bagno prendo l'intimo e ritorno in camera ignorando i commenti poco fini di Simone sul mio reggiseno.
Mi vesto con un pantalone strappato, una maglia nera larga e le converse rosse.
prendo la borsa a tracolla nera, prendo il telefono, le chiavi e scendo le scale.
"genny io esco" urlo dal piano di sotto.
"dove vai.??" domanda lui scendendo le scale.
"vado dal mio ragazzo" dico ironica.
"il tuo ragazzo??" domanda.
naturalmente lui l'umorismo non lo capisce.
"si, se vedi una moto correre veloce ci sono io sopra" dico facendo l'occhiolino.
"Non fare tardi che mamma stasera non torna" dice Genny.
"si okey ora vado ciao" dico io dandogli un bacio sulla guancia e correndo fuori.
Arrivo da Giada in poco tempo.
Per fortuna viviamo molto vicine.
Bussò al campanello e subito la mamma mi viene ad aprire.
"Ciao Maria" dico io dandogli il cinque.
"Ciao jennifer" dice lei
Ho molta confidenza con lei.
Ha avuto Giada a 16 anni quindi è molto piccola.
"Giada??" domando io
"sta sopra" dice lei poi mi fa cenno di avvicinarmi
"l'ho sentita urlare forse ha litigato con kekko" dice sussurrando.
annuisco e salgo di sopra.
Apro la porta della sua stanza e la trovo a pancia in giù sul suo letto con un cuscino sulla faccia.
"Giadaaaaaa" sussurro io
"mhh vattene mamma" dice le sventolando una mano nel vuoto.
"ho la voce da tua madre..andiamo bene."dico io ridendo..
"heyy scusami e che non connetto." dice lei sedendosi a gambe incrociate sul letto.
Io prendo uno di quei così giganti di tutti i colori e mi siedo sopra.
"hai litigato con kekko.??" domando io
lei annuisce ed io sbuffo.
"ma è impossibile che litigate ogni giorno " dico io levandomi il giubbino di pelle.
"ma questa volta è per sempre." dice lei con una faccia decisa.
"non credo proprio anche una settimana fa hai detto 《e questa volta è per sempre》"dico imitando la sua voce.
lei nega con la testa e corre in bagno.
"Giada.??" dico io entrando nel bagno e vedendola vomitare.
Io gli attacco i capelli e gli metto una mano in fronte.
"graz-ie" dice lei phlendosi le labbra con un fazzoletto.
"hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male.??" domando io
lei annuisce tutto ad un tratto sbianca e sbarra gli occhi.
" Giada che succede.??" dico io alzandomi per poi mettermi di fronte a lei.
"niente tranquilla ieri mi sono mangiata delle fragole e io sono allergica mi hanno fatto male tutto qui."dice lei facendo un lieve sorriso.
Io annuisco e me ne vado in camera sua.
"Giada io dovrei andare devo passare a vedere Tommy" urlo io
"vabbene allora ci vediamo domani a scuola " dice lei ripendendosi sul suo letto.
"sisi " gli do un bacio sulla guancia e scendo le scale.
"già vai Jennifer.??" mi domanda Maria.
"si devo passare da Tommy" dico io facendole un sorriso.
Lei annuisce ed io esco di casa.
Vado a piedi fino a casa di Tommy.
Finalmente dopo dieci minuti di cammino arrivo.
Bussò il campanello e mi viene ad aprire proprio lui.
" ciao polpetta" dice lui abbracciandomi.
"ciao ranocchio" dico io.
" ma è possibile che tutti chiamano i propri migliori amici cucciolo amore e tu ranocchio." dice con una faccia buffa.
Io scoppio a ridere " devi essere onorato che ti chiami ranocchio perché chiamo solo te cosi" dico io
"intelligente la ragazza" dice lui
"modestamente" rispondo io.
" rimango qui a mangiare per pranzo" dico io sedendomi sul divano.
"ma io non te l'ho chiesto." dice lui affacciandosi dalla cucina.
"okey me ne vado." dico io con la faccia offesa alzandomi dal divano.
"Nono resta" dice lui ridendo
" se insisti tanto rimango." dico io facendo un sorriso soddisfatto.
"non ti sei fatta proprio sentire in questa settimana." dice lui scendendosi sul divano affianco a me.
"lo so scusami e che questa settimana stava mia madre a casa e volevo stare un po con lei." dico io
"vabbe sei giustificata ma per l'ultima volta." dice lui.
"vabbene" dico io dandogli un bacio sulla guancia.
Passiamo tutto il pomeriggio a mangiare con dei maiali.
Bussano il campanello e vado ad aprire.
"Vado iooo" dico io alzandomi dal divano.
Apro il portoncino e mi trovo avanti la persona che non volevo più vedere in vita mia.
E invece eccola qua.
STAI LEGGENDO
Non credo nel destino.
RomantiekJennifer una comune ragazza con una vita normale. Ma la sua infanzia la metterà a dura prova e il passato tornerà. Simone capelli biondi occhi chiari. il classico principe azzurro il classico balletto della scuola. ma anche lui con un passato non f...