Mi sveglio con un gran mal di testa.
E poi perché qualche imbecille sta bussano alla porta di camera mia.
Appena scoprirò chi è sto imbecille lo castro.
..ma può essere anche una femmina..allora se è femmina gli faccio lo stascino per tutta Roma.
Scendo dal letto gettonando. Appena arrivo alla porta mi alzo e mi do una sistemata.
Si fa per dire.
Apro la porta con gli occhi ancora chiusi.
"Buongiorno" urla un ragazzo.
Quindi è un maschio.Ora lo castro.
Apro gli occhi per vedere chi è.
È Tommy.
"ah sei tu si ciao " dico io sbuffando e riferendomi sul letto.
"oh quanta felicità maró " dice entrando in camera mia e chiudendo la porta.
"Non vieni a Scuola.??" domanda lui posando il suo zaino per terra.
"Si oggi ho l'ultima interrogazione poi mi ritiro " dico io
Eh già siamo al 2 di giugno e la scuola tra tre giorni chiude. Era ora. Finalmente. Olè."anche io"
"Dopo scuola andiamo al mare.??" dice lui con gli occhi a cuoricino.
"fammi pensare...Mhh si dai" dico io sorridendo.
Lui esulta e poi mi salta addosso.
"Vestiti Dai cosi andiamo a Fare colazione" Dice lui uscendo dalla mia stanza.
Mi vesto con dei jeans stappatissimi neri con una maglia nera e un cappello nero e bianco messo al contrario.
Con le converse bianche.
Prendo una borsa e metto dentro il costume l'olio e un telo.
Mi pettino i capelli e mi trucco.
Scendo di sotto e trovo mio fratello, Simone e Tommy seduti sul divano a parlare di calcio, credo.
"andiamo" dico io a Tommy
lui si alza e si prende lo zaino che gli avevo sceso io.
"ah Genny non mangio a casa. Vengo solo per prendere la borsa e poi esco" dico a Genny
"È Dove vai?!" domanda lui incrociando le braccia.
" al mare" dico io aprendo la porta.Sento qualcuno sbuffare ma faccio finta di niente.
"okey sta attenta mi raccomando." dice Genny alzandosi e dandomi un bacio sulla fronte.
Esco di casa con Tommy e ci dirigiamo alla caffetteria affianco la scuola.
"Beh come va la vita amorosa ranocchio??." domando a Tommy affermando un pezzo di cornetto con i denti.
"Una vera schifezza." dice lui ridendo.
"anche a me tranquillo ranocchio" dico io facendo la finta dispiaciuta.
Guardo l'ora e quasi non mi strozzo con il cornetto.
"amo dobbiamo andare sono le 8:15 la campanella suona e venti" dico io alzandomi e prendendo la mia borsa e tirando Tommy con me.Arriviamo in tempo.
Tommy entra nella sua di classe e io entro nella mia.
Vedo subito Simone seduto con il cellulare in mano che sta messaggiando.
Chissà con chi.
Finisco di fissarlo e mi vado a sedere.
La prima ora finisce subito.
E Subito INIZIO Anche La seconda.L'interrogazione va bene mi ha messo 6+.Valevo molto di più.
Ma fa niente.
Poi mi sento vibrare il cellulare.
Lo prendo ed è...Simone.?bella sedere che hai Evans.
dice il messaggio di Simone.Ti devo picchiare io o preferisci mio fratello.
È te la scelta Tesoro.
Rispondo ioSei proprio una bambina.
Continua lui.Forttiti simone.
mi inizio ad incazzareFallo.tu.
risponde."Evans Rocchi datemi questi cellulari e andate fuori se avste così tanta voglia di parlare" urla la professoressa.
Gli diamo I Cellulari e usciamo Dalla classe.
"Se non era per te a quest'ora ero ancora in classe e quella stronza non mi metteva la nota." sbraito io.
"Oh calmati." dice lui
"Imbecille"
"Cretina"
"Idiota"
"bambina"
"sei proprio una bambina non ti sopporto più"Non me ne sono neanche accorta che ora i nostri visi sono ad un centimetro di distanza.
Lui piano piano si avvicina sempre di più.
Sono una bambina.??
Ti faccio vedere io Rocchi.
Prendo l'iniziativa è faccio sparire la poca distanza che c'era tra di noi.
Ci baciamo intensamente fino a quando io non mi allontano, rimanendo con una faccia delusa e sorpresa.
"Non avevi detto che non mi sopportavi.??" dico io facendo un sorriso soddisfatto.
"ma...tu.."
"Ci vediamo rocchi" dico io allontandndomi.
Ma l'ho fatto davvero..??
Nono...
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Non credo nel destino.
RomanceJennifer una comune ragazza con una vita normale. Ma la sua infanzia la metterà a dura prova e il passato tornerà. Simone capelli biondi occhi chiari. il classico principe azzurro il classico balletto della scuola. ma anche lui con un passato non f...