Le altre cinque ore passano in fretta, tra presentazioni, lezioni e fischi apprezzanti sul mio culo, è andata molto bene. Decido di non prendere l'autobus, oggi voglio camminare. La cosa bella di mentre cammini è osservare le persone, magari sai più cose te di quelli che le conoscono, magari l'uomo in giacca e cravatta che è appena passato con una ragazza troppo giovane per lui, sta tradendo sua moglie, che magari è in attesa a casa, ansiosa di rivederlo. Oppure quell'anziana signora, che beve wisky dalla fiaschetta dice che è andata dagli alcolisti anonimi, invece è lì su quella panchina ad ubriacarsi. Camminando inciampo, rivolgo il mio sgoardo ai piedi e noto che c'è un'agenda, la raccolgo e mi guardo intorno , ma non c'è nessuno.
Lo apro e subito noto che è interamente scritto con la penna stilografica, mi siedo su una panchina ed inizio la lettura:
Era il 15 maggio 1947 quando la vidi per la prima volta, stava varcando la soglia della porta della scuola, con il suo magnifico vestito giallo canarino e le ballerine abbinate a quest'ultimo. Aveva i capelli legati ed indossava un sorriso splendente, quel giorno non avrei mai pensato che quella donna sarebbe diventata mia moglie per il resto della mia vita. Ero appoggiato al mio armadietto, il numero 231, quando tutti i miei compagni di squadra si voltarono per ammirare quella bellezza unica, seguii il loro sguardo e appena posai lo sguardo su di lei sapevo già che si sarebbe innamorata di me, ma non fu così semplice.
Misi quel diario dentro la borsa e ripresi il cammino verso casa.
Dopo aver perso venti minuti della mia vita a cercare un paio di chiavi, decisi di continuare a leggere quel diario:
La campanella suonò e mi diressi dentro quell' inferno che le persone comuni chiamavano classe. Mi sedetti al mio solito posto, il posto che per tutto quell'anno scolastico avrei amato, poiché di fronte a me si sarebbe seduta la ragazza più bella della scuola. A quei tempi ancora non sapevo che era la figlia del nuovo socio d'affari di mio padre, ma avrei affrontato qualsiasi cosa pur di provare la sensazione delle sue labbra sulle mie. Dio mio, quelle labbra ti facevano andare in paradiso quanto all'inferno.
Chiusi il diario di scatto poiché sentii bussare alla porta"chi è?"
"Sono mamma"santo cielo mi mancava solo lei, ora si che la giornata sarebbe peggiorata.
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||Josh||
Non faccio che pensare a lei, ai suoi capelli, alle sue labbra... Non mi era mai capitato che una ragazza mi attraesse in questo modo, mi era capitato solo con Tatiana. Non deve riaccadere ciò che è successo con lei. Mi stendo un attimo navigando un po' sui vari social e, involontariamente, mi addormento...."Che cosa vuoi fare oggi?" si gira rivolgendomi il suo solito sguardo, lo stesso sguardo che ho amato sin dal primo momento, quegli occhi verdi che incanterebbero chiunque.
"Non so, qualsiasi cosa tu voglia fare va bene anche a me"
"dai scelgo sempre io, per una volta scegli tu"
"Andiamo in discoteca"
"okay, allora andiamo al Birima"le sorrido e cambio direzione dirigendomi verso la discoteca, è la preferita di Tatiana quando andiamo in discoteca lei vuole andare sempre là. Arrivati gli mostriamo i nostri documenti falsi, entrambi abbiamo ancora un'età inferiore ai diciotto anni, cioè diciassette. Quando entriamo ci accolgono porgendoci dei drink, sicuramente alcolici, entrambi li accettiamo ed andiamo a ballare, ho perso di vista Tatiana non so più dove sia. Vado in bagno per chiamarla, è possibile che l'unico luogo dove qui dentro prenda sia il bagno? Perché diavolo non risponde? Esco dal bagno per lavarmi le mani, ma vengo bloccato dalla scena che sta avvenendo di fronte a me
"Tatiana? Sei tu?"cerco di capire meglio chi sia la sagoma che la sta baciando
"Oddio! James smettila! Senti Josh non è come sembra" la guardo incredulo"e come dovrebbe essere spiegamelo tu perché sai non capisco bene, anzi no capisco benissimo tu te la fai con un altro alle mie spalle! Ora capisco perché volevi venire sempre qui, per fartela con un altro! Ora tu vieni con me!"
La afferro per un braccio e la trascino fino in macchina, premo l'acceleratore e mi dirigo sulla tangenziale.
"Ma come cazzo ti è venuto in mente? Se non volevi stare von me, me lo potevi dire prima no? Così risparmiavo un sacco di soldi e di tempo!"
"Josh non è come sembra"la interrompo dicendo"ah si? E come dovrebbe essere, spiegamelo!"
"Amo entrambi, l'ho conosciuto mesi fa, volevo dirtelo solo che mi innamoravo sempre più di te e non sapevo cosa fare, e poi non ti volevo ferire"
Inchiodo facendola sussultare" te lo dico io cosa dovevi fare: dovevi mettere fine a questa farsa sin dall'inizio e sii sincera con te stessa, stai con me solo perché ho tanti soldi, anzi:STAVI"
Poi di colpo, senza che ce ne accorgiamo, una macchina ci viene contro...Mi sveglio sudato nel letto, prendo il telefono e chiamo la dottoressa, uno, due, tre squilli e risponde"Pronto?Dottoressa Savastano, posso sapere chi è?"
"Ehm si, dottoressa sono Josh, sono quel ragazzo che è venuto più volte da lei ma non ha parlato,Josh White"
"Ah ciao Josh, come mai mi chiami?"
"Vorrei prenotare un appuntamento, prometto che questa volta le dirò tutto ciò che mi turba"
"Va bene ci vediamo domani alle,aspetta un attimo, sono libera alle cinque per te va bene?"
"Perfetto, arrivederci e buona serata"Mi sdraio sul letto, prendo la foto di Tatiana dal cassetto ed inizio a piangere osservando quegli occhi verdi.
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Ciao scusate il super mega ritardo ma ho avuto qualche problema e adesso che avrò più tempo aggiornerò più spesso.
Saluti, Francesca.

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Un Amore Irresistibile
Romance[...] "Bella vista?" "Bhe direi di si, visto ciò che ho davanti" rimane sorpresa dalla mia risposta e noto le sue guance arrossarsi; ma anche io sono ancora sorpreso dalla sua domanda, non mi era mai capitato una ragazza che mi parlasse in questo mo...