"Aspetta ti vengo ad aprire"
Apro la porta e mia madre fa la sua entrata nella mia camera con indosso un vestito rosso molto elegante, nonostante io sia sua figlia, anche con me deve fare la tipica donna con i soldi. Alla fine non è che abbiamo molti soldi, riceviamo una gran somma di denaro da parte di mio padre, bhe dopotutto possiede una catena di aziende molto conosciute a Miami, ma per il resto mia madre non guadagna molto.Si avvicina a me e si siede sul letto.
"Allora ,è un argomento molto complicato, lo so che sia io che tuo padre non ti siamo stati vicini in questi anni, dopo che... bhe lo sai, dopo che abbiamo divorziato. Io ho deciso di non frequentare nessun'altro, ma tuo padre come ben sai ci ha lasciati proprio perché non mi amava più e perché c'era un'altra persona che aveva preso posto nel suo cuore" per un momento mi è parso di vedere i suoi occhi diventare lucidi, come se per un momento la barriera che ha nei miei confronti si sia abbattuta
"Mamma dove vuoi arrivare con questo discorso?"
"Tuo padre si sposa, in teoria si RIsposa"
"Si ho capito il concetto, non c'è bisogno di sottolineare il fatto che si sposa un'altra volta"
In questo momento è come se tutto il mondo mi fosse crollato addosso, non so perché ,ma lui ,da quando hanno divorziato, è sempre stato con quella Ashley, ma ho sempre sperato che un giorno si rendesse conto del fatto che siamo noi la sua vera famiglia e sarebbe tornato da noi, ma adesso non sarà più possibile."È inutile che fai quella faccia, tanto tuo padre non sarebbe più tornato" ed ecco che torna la mamma che conosco
"Perché dici questo?"
"Perché non si può lasciare la donna che ami con un biglietto dicendo che vai a vivere dalla propria amante!"
"Sei tu che l'hai ridotto così!"sento le lacrime farsi strada dentro di me, è ora che le dico ciò che penso"avevo un bellissimo rapporto con lui, e tu, tu cosa hai fatto? Tu hai messo in primo piano la tua vita lavorativa, hai messo al primo posto il lavoro, prima di tua figlia e di tuo marito,vuoi sapere perché ti ha lasciata?"alza lo sguardo verso di me, ma attraverso i suoi occhi non traspare nemmeno un'emozione, solo arroganza"perché anche se era sposato, non lo era, era solo,nonostante avesse una mogli, era SOLO"
"Hai cenato?"la guardo male, varie volte, quando parlavamo di papà, cambiava discorso.
"Come al solito cambi discorso, ma lo fai solo perché sei consapevole del fatto che ho ragione. Comunque si, ho cenato"
Si alza e se ne va via, lasciandomi da sola nella mia stanza, ancora con le mie parole che viaggiano nell'aria.Abitando al piano terra possediamo un giardino, sinceramente ancora non l'ho visto così decido di uscire dalla finestra, evidando così gli sguardi truci di mia madre che mi avrebbe fatto se fossi passata per il salone. Apro la finestra e decido di portare con me il diario trovato per strada. Mi siedo sotto l'albero, osservo per un po' le stelle pensando che forse lassù mia nonna stia vedendo tutto.
Mia nonna era una grande donna, la stimavo molto, era aperta a tutto e qualsiasi cosa le dicevi non ti giudicava, potevi anche dirle di aver ucciso una persona, lei non analizzava solo il fatto, analizzava anche la causa, e alla fine ti avrebbe dato addirittura ragione. Nella mia vita ho superato vari momenti critici, ma lei era sempre pronta a rialzarmi dalle mie cadute, cosciente del fatto che se fossimo ricadute, lo avremmo fatto insieme. Mia nonna era quel tipo di nonna che la potevi paragonare alla tua migliore amica. Lei era la mia migliore amica.
"Ehi"
Una voce mi risveglia dal sogno ad occhi aperti che stavo facendo, mi giro e vedo Michael dietro lo steccato di legno.
"Ehm ciao, Michael giusto?"
"Si, e te Clary giusto"
"Si" Dio mio sono sicuramente diventata rossa sul viso, quando parlo con i ragazzi,addirittura con Dylan mi capita,nonostante lo consca da quando sono nata. Cerco di coprirmi un po' il viso con le mani, ma lui scavalca lo steccato e si avvicina a me, poi si siede, posa la sua chitarra sull'erba e mi toglie le mani dal viso
"Sei bellissima non ti coprire" ecco ,perfetto ,adesso sarò diventata ancora più rossa.
"Grazie.Come mai sei quì?"cerco di cambiare discorso
"Bhe, sono andato a suonare in un locale quì vicino e tornando ti ho vista e non ho potuto fare altro che fermarmi"
"Suoni?"
"Sì prima avevo una band, poi però è successa una cosa..."
"Cosa?"la sua faccia diventa di un colore biancastro, le lacrime si fanno strada nei suoi occhi, gli stringo la mano"facciamo che me lo dici un'altra volta ,okay? Quando te la sentirai io sarò pronta"annuisce e fa un respiro profondo.
"Tu invece perché stai quì tutta sola a fissare il cielo?"
"Stavo pensando ad una persona che non c'è più" faccio anche io un grande sospiro, e lui mi stringe ancor di più la mano. Mi giro e lui mi guarda con i suoi occhi profondi si avvicina, ma io lo fermo subito mettendogli una mano sul petto, osservando ancora le sue labbra. Cerco di farmi gorza per non cadere in tentazione, richiamando tutti gli ormoni che in questo momento sono in subbuglio.
"Senti, non so per chi tu mi abbia presa ma, non sono quel genere di ragazza, se ti piaccio okay, solo che praticamente non ti conosco... magari con il tempo ti conoscerò meglio"si alza di scatto grattandosi la nuca, sbuffa e si passa una mano sulla faccia.
"Anche io non sono il genere di ragazzo che si fa tutte, solo che, no niente lasciamo stare"riscavalca la staccionata e mi saluta con un cenno della mano.
Così rimango con la mano a mezz'aria, un'altra volta da sola.||Josh||
Driin-driin, mi sveglio di colpo e dò una botta alla sveglia per farla zittire. Mi giro e mi ritrovo mia sorella minore che dorme. Il suo nome è Julie e ha 6 anni ed è una bambina dolcissima.
Si sveglia e si stropiccia gli occhi,poi mi guarda con i suoi occhioni azzurri e mi dice"ciao Joshy, ma cosa ci fai nel mio letto?"
Rido e le rispondo"veramnete sei te che stai nel mio letto"
"Ah è vero, questa notte sono andata al bagno e mentre tornavo in camera mia avevo troppa paura del buio così sono entrata nella prima stanza che ho trovato ed è la tua"
"Mmm, okay andiamo a fare colazione?"
"Siiiii, io mi mangio le gocciole"
"Ahhahahahahah va bene"Ci laviamo e scendiamo al piano di sotto e i miei genitori sono già seduti a tavola.
"Buongiorno"diciamo io e Julie all'unisono.
"Buongiorno"risponde solo mia madre, mio padre è troppo impegnato a controllare delle scartoffie per rispondere.
"Senti mamma oggi pomeriggio,dopo scuola vado dalla dottoressa"mio padre alza subito lo sguardo
"E perché mai dovresti andare dalla dottoressa? Quando ti ci abbiamo mandato noi hai solo fatto scena muta e ci hai fatto spendere un sacco di soldi"
"James non attaccarlo così, ha detto solo che va dalla dottoressa"
"No! La sua priorità in questo momento è andare a scuola e prendere dei buoni voti, così si laurea e può lavorare nella mia azienda"
Io e mia madre ci guardiamo e lei non ha il coraggio di rispondergli"ovvio papà, per te sono importanti solo due cose: i soldi e la tua stupida azienda!"
"La mia stupida azienda manterrà la tua famiglia un giorno!"Decido di non rispondergli perché so già come andrà a finire questa discussione così prendo lo zaino ed esco di casa.
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Scusate se ho pubblicato dopo tanto tempo.

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Un Amore Irresistibile
Roman d'amour[...] "Bella vista?" "Bhe direi di si, visto ciò che ho davanti" rimane sorpresa dalla mia risposta e noto le sue guance arrossarsi; ma anche io sono ancora sorpreso dalla sua domanda, non mi era mai capitato una ragazza che mi parlasse in questo mo...