{Vi consiglio vivamente di ascoltare il capitolo con queste canzoni:
-Spirits, The Strumbellas
-Ego, Willy William
-Sofia, Alvaro Soler
Buona lettura!
P.S.= l'immagine in allegato è il simbolo che presto scoprirete, non voglio spoilerare niente ;)}Ammetto di sentire abbastanza freddo, più del necessario.
Siamo nella macchina di Rachel. Lei alla guida, accanto Edward. Dietro ci sono io, al centro tra Jenna e Dylan. Quest'ultimo ha la pelle stranamente fredda, quasi ghiacciata. E dire che prima stava sudando come fossimo nel deserto del Sahara, ma non me ne preoccupo molto. Quando gli ho restituito il telefono era maledettamente calmo, Dio come vorrei sapere che cosa ha fatto prima!
Tutti parlano tra di loro, qualche volta faccio un piccolo cenno col capo per far vedere che ci sono anche io, ma non sono realmente presente. L'ansia sta scorrendo nelle mie vene alla velocità della luce, provocandomi un leggero innalzamento della temperatura. Non sono mai stata ad una festa, ne tanto meno a una per festeggiare la prima partita di basket vinta. Oggi è una giornata piena di prime volte. Sento di essermi staccata dalla vita che facevo prima, che non era certo monotona, ma un po' di calma e tranquillità fa bene a tutti, una pausa.
Rachel posteggia, il che mi fa capire che siamo arrivati. Ci sono molte macchine, quando scendiamo mi trovo davanti un pub stranamente familiare. "Andiamo!" grida Jenna entusiasta e prendendo a braccetto Edward.
Rido sonoramente mentre li vedo allontanarsi, adesso vedo arrivare anche Christabel insieme alle sue amichette cheerleader e poi Thomas. I capelli sono nascosti dal cappellino nero e indossa una felpa grigia che gli nasconde la maglietta aderente. Adesso inizio a ricordare perché il pub mi fosse tanto familiare, quel cappellino nero...
"Andiamo Jillian?", senza rendermene conto mi ero fermata e Rachel mi sta sventolando una mano davanti la faccia. Spero proprio non abbia visto chi stavo mangiando con gli occhi, anche perché lo stavo solo osservando.
Entriamo dentro, Dylan è scomparso dalla faccia della terra come per magia. Il pub è semi buio, le luci a led sono le uniche cose in grado di far vedere con chi stai parlando. È piccolo, sì, ma accogliente. L'odore di carne mi investe le narici, tutto molto familiare a quanto vedo.
La musica a palla non riesce a farmi pensare lucidamente, si infiltra nella mia mente. Rachel inizia a ballare, a muovere le braccia. Rido a questa scena, in lontananza Christabel ancheggia con i fianchi proprio accanto a Thomas, e Jenna grida come una pazza, ride e balla con Edward.
Decido di lasciarmi andare anche io, d'altronde aspettavo solo questo. Mi butto nella mischia insieme a Rachel che ride come una pazza. "Dobbiamo bere qualcosa!" dice urlando per farsi sentire da me.
Mi trascina per il polso vicino al bancone, fa un segno con la mano e il barista, sorridendo, le porta due bicchieri pieno di un liquido blu. Si vede che viene spesso qui, beviamo tutto d'un sorso ciò che ci ha dato il barista, questa sera ho solo voglia di divertirmi, senza pensare a ciò che accadrà domani.
Continuiamo a ballare in mezzo agli altri, presto ci raggiungono Edward, Jenna e altre due ragazze di cui non conosco il nome. Le luci psicodeliche iniziano a funzionare, tutto sembra girare lentamente e le voci sono un po' ovattate.
A volte ho letto su Internet di alcuni effetti che provoca l'alcool, di ciò che succede alle povere ragazze indifese e prive di lucidità. Jenna mi offre un altro bicchiere, stavolta contenente del liquido rosso. Lo mando giù velocemente e mi lecco le labbra, il sapore del liquore e rimasto nelle mie labbra, la gola inizia a bruciare violentemente.
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The Time Machine- la macchina del tempo
Fantezie"Nulla accade per caso", questo è il motto di un'associazione, dotata di una macchina del tempo, che recluta giovani ragazzi per portare a termine una missione che hanno iniziato i genitori di Jillian, sedicenne dalle grandi idee e con un animo buo...